TARANTO - La Procura di Taranto ha presentato ricorso dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione contro la Sentenza del Tribunale del Riesame di Taranto del 23 maggio 2013. Con questo provvedimento giurisdizionale era stata annullata l’Ordinanza del 14/05/2013 emessa dal Gip, dottoressaTodisco, che disponeva - nell’ambito dell’indagine sull’ILVA denominata “Ambiente Svenduto” - gli arresti domiciliari dell’ex Direttore Generale della Provincia di Taranto Vincenzo Specchia, attuale Segretario Generale del Comune di Lecce.
La Corte di Cassazione, nell’udienza del 12 novembre 2013, ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Taranto contro Vincenzo Specchia costituitosi in giudizio con l’avvocato Andrea Sambati.
La decisione della Cassazione conferma la bontà della Sentenza del Tribunale del Riesame, che è andata ben oltre la revoca degli arresti domiciliari sancendo l’annullamento dell’ordinanza del Gip, dottoressaTodisco, emessa contro Vincenzo Specchia.
A questo proposito, il Segretario Generale del Comune di Lecce, Vincenzo Specchia, ha dichiarato:“Ho grande fiducia nella giustizia che presto sarà chiamata a decidere sull’eventuale rinvio a giudizio, un’ipotesi che allo stato attuale mi sembra, assolutamente improbabile”.
La Corte di Cassazione, nell’udienza del 12 novembre 2013, ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Taranto contro Vincenzo Specchia costituitosi in giudizio con l’avvocato Andrea Sambati.
La decisione della Cassazione conferma la bontà della Sentenza del Tribunale del Riesame, che è andata ben oltre la revoca degli arresti domiciliari sancendo l’annullamento dell’ordinanza del Gip, dottoressaTodisco, emessa contro Vincenzo Specchia.
A questo proposito, il Segretario Generale del Comune di Lecce, Vincenzo Specchia, ha dichiarato:“Ho grande fiducia nella giustizia che presto sarà chiamata a decidere sull’eventuale rinvio a giudizio, un’ipotesi che allo stato attuale mi sembra, assolutamente improbabile”.