ROMA - Nel Belpeaese oltre 89mila soggetti sono gia' stati colpiti, nelle ultime tre settimane, dall'influenza.
Altri 499mila sono stati vittime delle cosiddette sindromi respiratorie acute.
E' soltanto l'inizio, perche' il picco dell'epidemia arrivera' tra circa un mese. "Tra i soggetti maggiormente a rischio - spiega Vittorio Cardaci, responsabile del reparto di Pneumologia riabilitativa dell'Irccs San Raffaele Pisana di Roma - vi e' il malato con patologie respiratorie croniche come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, Bpco, un'affezione cronica polmonare".
L'influenza rientra tra le cause della riacutizzazione della patologia. Necessario diventa pertanto riconoscerne i sintomi per evitare che si manifestino gravi episodi di insufficienza respiratoria acuta. "Aumento della tosse e dell'affanno, dell'espettorato che diventa di frequente purulento, della dispnea e del senso di costrizione toracica - aggiunge lo pneumologo - sono i campanelli d'allarme da considerare per ricorrere tempestivamente ad un'approfondita valutazione specialistica e ad accertamenti diagnostici specifici. In gruppi selezionati di pazienti, sempre sotto controllo specialistico, puo' essere opportuna una terapia preventiva attraverso il vaccino antinfluenzale, demandando la decisione a una scelta concordata tra il medico di medicina generale e lo specialista". (AGI) .
Altri 499mila sono stati vittime delle cosiddette sindromi respiratorie acute.
E' soltanto l'inizio, perche' il picco dell'epidemia arrivera' tra circa un mese. "Tra i soggetti maggiormente a rischio - spiega Vittorio Cardaci, responsabile del reparto di Pneumologia riabilitativa dell'Irccs San Raffaele Pisana di Roma - vi e' il malato con patologie respiratorie croniche come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, Bpco, un'affezione cronica polmonare".
L'influenza rientra tra le cause della riacutizzazione della patologia. Necessario diventa pertanto riconoscerne i sintomi per evitare che si manifestino gravi episodi di insufficienza respiratoria acuta. "Aumento della tosse e dell'affanno, dell'espettorato che diventa di frequente purulento, della dispnea e del senso di costrizione toracica - aggiunge lo pneumologo - sono i campanelli d'allarme da considerare per ricorrere tempestivamente ad un'approfondita valutazione specialistica e ad accertamenti diagnostici specifici. In gruppi selezionati di pazienti, sempre sotto controllo specialistico, puo' essere opportuna una terapia preventiva attraverso il vaccino antinfluenzale, demandando la decisione a una scelta concordata tra il medico di medicina generale e lo specialista". (AGI) .