Inps: "Sui conti tranquillita' non e' totale". Poi la smentita

Il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, fa sapere di aver "scritto ai ministri Saccomanni e Giovannini", "invitando a fare un'attenta riflessione" sul bilancio dell'Istituto che ormai è "un bilancio unico, essendo il disavanzo patrimoniale ed economico qualcosa che, visto dall'esterno, può dare segnale di non totale tranquillità".

- Parlando davanti alla commissione bicamerale sul controllo degli enti previdenziali, Mastrapasqua ha spiegato come "la genesi della perdita dell'Inps" derivi da "uno squilibrio imputabile essenzialmente al deficit ex Inpdap, alla forte contrazione dei contributi per blocco del turnover del pubblico impiego e al continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali". L'Inps infatti ormai accorpa anche gli ex Inpdap ed Enpals.

LA SMENTITA - "C'è piena e totale sostenibilità dei conti della previdenza e dell'Inps. Nessun allarme e nessun allarmismo". Così il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua.

In commissione bicamerale, spiega, "mi sono limitato a ribadire" che "il disavanzo ereditato dall'ex Inpdap non deve trasformarsi in un sintomo di incertezza". E' "solo un problema contabile, che non mina la certezza dei flussi finanziari. Nessun rischio né per oggi né per domani. Le pensioni sono e saranno regolarmente pagate".
MELONI, TAGLIARE PENSIONI D'ORO - Fin dalla riforma Amato del 1992, il sistema pensionistico italiano è stato oggetto di una lunga serie di modifiche, tutte incentrate però a recuperare risorse dalle pensioni future senza intaccare i cosiddetti "diritti acquisiti" dei pensionati d'oro. All'appello del presidente Mastrapasqua non segua dunque l'ennesima riforma diretta a penalizzare ulteriormente i giovani". Lo dice la capogruppo Fdi alla Camera Giorgia Meloni.

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