LECCE - La Puglia ha un sogno: celebrare a Lecce, nel 2019, il matrimonio dell’Europa con la storia e l’architettura della capitale del Barocco, con la cultura millenaria della nostra gente, con il sole e il mare del nostro straordinario Salento, con il fascino e la luce unica della nostra regione.
Lecce, con Cagliari, Matera, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena è tra le città italiane candidate a diventare la Capitale Europea della Cultura nel 2019, quando il ruolo di rappresentare il meglio dell’Europa toccherà ad uno dei centri più rappresentativi del Bel Paese.
Questa candidatura è già un successo. La selezione nel gruppo ristretto delle sei, dalle quali uscirà la città simbolo, è già un riconoscimento. Conseguirlo non è stato certamente facile e va riconosciuto all’Amministrazione leccese il merito di aver saputo presentare il più elegante e affascinante biglietto da visita, quel dossier che ha conquistato la giuria, presieduta da Steve Green, incaricata di scegliere le città italiane preselezionate per l'attribuzione del titolo.
Insieme a Lecce, al suo sindaco, agli amministratori e in particolare ai cittadini, accogliamo con soddisfazione questa prima importante affermazione, che porta l’intera Puglia sulla grande scena internazionale.
Ma non fermiamoci, non accontentiamoci, operiamo tutti. Si attivi l’intera comunità pugliese, di buon accordo, per trasformare una candidatura selettiva in una scelta prestigiosa. Facciamo in modo che l’impegno della comunità salentina venga premiato con un risultato da “sogno” per tutta la Puglia: venire indicata all’Europa e al mondo come la città delle città.
È un obiettivo sicuramente ambizioso, che Lecce ha però tutte le carte per raggiungere. Lecce, ma anche la Puglia, perché l’intera comunità deve mettere in campo uno sforzo comune, fare un passo avanti sulla ribalta mondiale e proporre il suo meglio, che è tanto.
Dobbiamo fare squadra. Per questa candidatura di Lecce deve battersi la Regione, che gli ultimi anni di Giunte di buon governo hanno reso il marchio Puglia un brand apprezzato da tutti, in Italia e all’estero. Facciamo vedere chi siamo e cosa abbiamo saputo fare. Oggi, la penisola della penisola, quella parte del Mezzogiorno dove ci sono il Gargano, il Tacco, i due mari, 700 chilometri e più di coste su acque cristalline, è meta di un turismo internazionale a misura di donna e di uomo. E questo grazie al NO alle trivelle, al SI’ all’energia pulita. La nostra è la regione che crede in uno sviluppo ecosostenibile, è la terra delle piane coltivate a vite, ulivo, mandorlo e grano, quella del Negramaro, dei Rosati e di tanti gioielli agroalimentari. Offriamo l’affresco dal vivo di un paesaggio punteggiato da castelli, cattedrali e trulli. Siamo il set naturale del cinema di qualità. Vantiamo borghi riconosciuti tra i più belli del Mediterraneo.
Ecco, alla soddisfazione per una nostra città, che si candida a diventare protagonista di un progetto così ambizioso, si aggiunge la consapevolezza che tutta la comunità regionale deve impegnarsi a sostegno della candidatura, per Lecce e con Lecce.
Valorizziamo quanto la Puglia è riuscita a fare. Tutte le Istituzioni, le realtà associative, le comunità, insomma, tutti i pugliesi concorrano a riempire la proposta di contenuti, di argomenti e di risultati collettivi.
Arriviamo insieme al traguardo di questo percorso impegnativo ma straordinario e contribuiamo a rendere il sogno bellissimo dei Leccesi una realtà.
Il Consiglio regionale, in tutte le sue articolazioni, è pronto a sostenere con convinzione un programma di iniziative e di realizzazioni. Sono certo che tutti i consiglieri, senza differenze politiche e territoriali, vorranno con orgoglio impegnarsi insieme a tutti i pugliesi. per garantire a Lecce di diventare nel 2019 la Capitale Europea della Cultura.
A riferirlo in una nota Onofrio Introna, Presidente del Consiglio regionale della Puglia.
Lecce, con Cagliari, Matera, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena è tra le città italiane candidate a diventare la Capitale Europea della Cultura nel 2019, quando il ruolo di rappresentare il meglio dell’Europa toccherà ad uno dei centri più rappresentativi del Bel Paese.
Questa candidatura è già un successo. La selezione nel gruppo ristretto delle sei, dalle quali uscirà la città simbolo, è già un riconoscimento. Conseguirlo non è stato certamente facile e va riconosciuto all’Amministrazione leccese il merito di aver saputo presentare il più elegante e affascinante biglietto da visita, quel dossier che ha conquistato la giuria, presieduta da Steve Green, incaricata di scegliere le città italiane preselezionate per l'attribuzione del titolo.
Insieme a Lecce, al suo sindaco, agli amministratori e in particolare ai cittadini, accogliamo con soddisfazione questa prima importante affermazione, che porta l’intera Puglia sulla grande scena internazionale.
Ma non fermiamoci, non accontentiamoci, operiamo tutti. Si attivi l’intera comunità pugliese, di buon accordo, per trasformare una candidatura selettiva in una scelta prestigiosa. Facciamo in modo che l’impegno della comunità salentina venga premiato con un risultato da “sogno” per tutta la Puglia: venire indicata all’Europa e al mondo come la città delle città.
È un obiettivo sicuramente ambizioso, che Lecce ha però tutte le carte per raggiungere. Lecce, ma anche la Puglia, perché l’intera comunità deve mettere in campo uno sforzo comune, fare un passo avanti sulla ribalta mondiale e proporre il suo meglio, che è tanto.
Dobbiamo fare squadra. Per questa candidatura di Lecce deve battersi la Regione, che gli ultimi anni di Giunte di buon governo hanno reso il marchio Puglia un brand apprezzato da tutti, in Italia e all’estero. Facciamo vedere chi siamo e cosa abbiamo saputo fare. Oggi, la penisola della penisola, quella parte del Mezzogiorno dove ci sono il Gargano, il Tacco, i due mari, 700 chilometri e più di coste su acque cristalline, è meta di un turismo internazionale a misura di donna e di uomo. E questo grazie al NO alle trivelle, al SI’ all’energia pulita. La nostra è la regione che crede in uno sviluppo ecosostenibile, è la terra delle piane coltivate a vite, ulivo, mandorlo e grano, quella del Negramaro, dei Rosati e di tanti gioielli agroalimentari. Offriamo l’affresco dal vivo di un paesaggio punteggiato da castelli, cattedrali e trulli. Siamo il set naturale del cinema di qualità. Vantiamo borghi riconosciuti tra i più belli del Mediterraneo.
Ecco, alla soddisfazione per una nostra città, che si candida a diventare protagonista di un progetto così ambizioso, si aggiunge la consapevolezza che tutta la comunità regionale deve impegnarsi a sostegno della candidatura, per Lecce e con Lecce.
Valorizziamo quanto la Puglia è riuscita a fare. Tutte le Istituzioni, le realtà associative, le comunità, insomma, tutti i pugliesi concorrano a riempire la proposta di contenuti, di argomenti e di risultati collettivi.
Arriviamo insieme al traguardo di questo percorso impegnativo ma straordinario e contribuiamo a rendere il sogno bellissimo dei Leccesi una realtà.
Il Consiglio regionale, in tutte le sue articolazioni, è pronto a sostenere con convinzione un programma di iniziative e di realizzazioni. Sono certo che tutti i consiglieri, senza differenze politiche e territoriali, vorranno con orgoglio impegnarsi insieme a tutti i pugliesi. per garantire a Lecce di diventare nel 2019 la Capitale Europea della Cultura.
A riferirlo in una nota Onofrio Introna, Presidente del Consiglio regionale della Puglia.