BARI - Maggioranza trasversale oggi in 4° commissione che ha licenziato la proposta di legge sulla “Promozione del sistema golfistico regionale” (primo firmatario Nino Marmo, Pdl). Il provvedimento è passato con 7 voti favorevoli dei rappresentanti del centro destra, dell’Udc, del presidente della IV commissione Orazio Schiavone (Democratici autonomi) e di frange del PD. Hanno votato contro Giuseppe Lonigro (Sel) e Giovanni Epifani (PD). Si è astenuto il capogruppo della Puglia per Vendola, Antonio di Sabato.
+ Marmo, legge sul golf accrescerà l'attrattività del sistema-Puglia
L’esame del provvedimento (i cui articoli introduttivi erano stati già approvati nel corso della riunione precedente della commissione) si è sbloccato dopo l’approvazione (che ha fatto seguito ad una lunga discussione) dell’art. 5 con particolare riferimento al comma 6 che è stato emendato con la previsione in particolare del passaggio al patrimonio del comune interessato dell’impianto golfistico (campi a 18 buche con annessi alberghi e residenze) in caso di chiusura dello stesso entro 10 anni dal termine dei lavori, salvo il caso di fallimento.
Altro emendamento approvato (presentato da Marmo) riguarda il divieto il divieto di vendita totale o parziale delle strutture ricettive. Il termine temporale previsto inizialmente di 5 anni è stato portato ai 10 i successivi alla realizzazione del campo da golf, in virtu’ di un subemendamento presentato da Sel “fatto salvo il caso in cui l’acquirente compartecipi finanziariamente alla gestione e al buon mantenimento del campo medesimo”.
Il capogruppo Sel Miche Losappio ha riconosciuto che l’impianto della pdl è stata migliorato rispetto all’impostazione iniziale, tuttavia ha espresso anche le sue forti perplessità rispetto alla possibilità concreta che la legge possa creare spazi per speculazioni urbanistiche a danno del territorio, “drogando il mercato e violando i principi della libera concorrenza”.
Fabiano Amati (Pd, che ha votato a favore della pdl) ) ha, invece, subordinato il voto favorevole in aula all’approvazione di un emendamento che dovrà stabilire “l’altissima qualità delle modalità costruttive, che è la garanzia più di qualsiasi norma, che gli impianti si realizzino, entro in esercizio ed incrementino l’offerta turistica della Puglia, anche in stagioni diverse da quella estiva”.
Marmo ha chiesto anche che, prima dell’approdo in Consiglio regionale, la pdl venga nuovamente sottoposta ad un’ulteriore verifica da parte del Servizio legislativo del Consiglio regionale.
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L’esame del provvedimento (i cui articoli introduttivi erano stati già approvati nel corso della riunione precedente della commissione) si è sbloccato dopo l’approvazione (che ha fatto seguito ad una lunga discussione) dell’art. 5 con particolare riferimento al comma 6 che è stato emendato con la previsione in particolare del passaggio al patrimonio del comune interessato dell’impianto golfistico (campi a 18 buche con annessi alberghi e residenze) in caso di chiusura dello stesso entro 10 anni dal termine dei lavori, salvo il caso di fallimento.
Altro emendamento approvato (presentato da Marmo) riguarda il divieto il divieto di vendita totale o parziale delle strutture ricettive. Il termine temporale previsto inizialmente di 5 anni è stato portato ai 10 i successivi alla realizzazione del campo da golf, in virtu’ di un subemendamento presentato da Sel “fatto salvo il caso in cui l’acquirente compartecipi finanziariamente alla gestione e al buon mantenimento del campo medesimo”.
Il capogruppo Sel Miche Losappio ha riconosciuto che l’impianto della pdl è stata migliorato rispetto all’impostazione iniziale, tuttavia ha espresso anche le sue forti perplessità rispetto alla possibilità concreta che la legge possa creare spazi per speculazioni urbanistiche a danno del territorio, “drogando il mercato e violando i principi della libera concorrenza”.
Fabiano Amati (Pd, che ha votato a favore della pdl) ) ha, invece, subordinato il voto favorevole in aula all’approvazione di un emendamento che dovrà stabilire “l’altissima qualità delle modalità costruttive, che è la garanzia più di qualsiasi norma, che gli impianti si realizzino, entro in esercizio ed incrementino l’offerta turistica della Puglia, anche in stagioni diverse da quella estiva”.
Marmo ha chiesto anche che, prima dell’approdo in Consiglio regionale, la pdl venga nuovamente sottoposta ad un’ulteriore verifica da parte del Servizio legislativo del Consiglio regionale.
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