Jennifer Lawrence (intervista): "Adesso basta parlare di diete"

dal nostro inviato Francesco Greco.
ROMA - Radiosa, diafana, bellissima: la "ragazza di fuoco" scivola leggera sul red carpet con la grazia di una farfalla. I body-guard la marcano stretta, le fans in delirio porgono pagine sgualcite per l'autografo. Sin dalla mattinata il Parco della Musica era stato preso d'assalto e le forze dell'ordine hanno dovuto sudare per contenere le falangi di adolescenti arrivate da tutta Italia (alcune con mamma e papà) per vedere Jennifer Lawrence. Qualcuna piange per l'emozione nella selva di flash, stordita dalle urla. "Sono stata in piedi per ben 13 ore - sorride Eleonora Tromba, studentessa 15enne romana - ma ne è valsa la pena... Ero vicinissima e Liam mi ha sorriso!". Sara, arrivata da Firenze, sul 217 che la porta a Termini, mostra orgogliosa le immagini della star ripresa col tablet.

   Con un incasso al botteghino Usa di 407 milioni, il colossal "The Hunger Games" (fuori concorso, regia di Francis Lawrence, con Liam Hemsworth e Josh Huthcerson), è il secondo film della saga fantasy che qualcuno accosta a "Guerre Stellari", e in quanto a effetti speciali non è da meno.

   "E' un film che parla della violenza del mondo - spiega la co-produttrice Nina Jacobsen (l'altro è John Kilik) elegantissima in t-shirt di seta nera - per questo secondo film sappiamo di avere addosso gli occhi di tutto il mondo. Non volevamo deludere chi ha letto il libro di Susan Collins, siamo stati fedeli alla sua idea che si potesse creare un nuovo mondo. Siamo felici del risultato, abbiamo assecondato la visione del regista...".
Jennifer con i due protagonisti maschili Hemsworth e Hutcherson e il regista Francis Lawrence (ANSA)
"Il premio Mastroianni per la recitazione alla Mostra del Cinema di Venezia è stata per me un'immensa emozione - sorride Jennifer Lawrence - ma devo dire che il Premio Oscar non m'ha cambiato la vita più di tanto... Vivo come prima, giorno dopo giorno...".

Domanda: Cosa pensa del personaggio che interpreta?
Risposta: "Vorrei essere più simile al mio personaggio. E' un modello per tutti i giovani che hanno bisogno di eroi positivi. Per cui mi sento addosso una grande responsabilità. Amo il cinema, è il mio lavoro".

D. Cosa la lega alla "ragazza di fuoco"?
R. "Crescere con i propri personaggi è un'esperienza molto interessante. Lei è stata costretta a uccidere, e ciò l'ha cambiata molto... Nel mio personaggio le ragazze trovano il coraggio, la forza, il desiderio di essere fedeli a un uomo".


D. Lei sente addosso la pressione di Hollywood ossessionata dalla magrezza delle star?
R. "In passato ho fatto molto sport, per cui non avevo bisogno di fare diete particolari. Da quando faccio questo lavoro, produttori e registi mi chiedono sempre di perdere peso. Per loro vive sempre il mito del corpo perfetto, irraggiungibile. Io credo che dobbiamo cambiare profondamente l'idea di bellezza. Non ne posso più delle diete...".


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