di Redazione - Cinquant'anni ed ancora poche risposte al giallo del Novecento. Difficile, se non impossibile, affidarsi a una ricostruzione "ufficiale": nel 1964 la Warren Commission, costituita per indagare sul delitto, arrivò a concludere che John Fitgerald Kennedy era stato ucciso da un "lone wolf", un lupo solitario, Lee Harvey Oswald, un ragazzo di 24 anni con un passato nei Marine e una diserzione in Urss, conclusasi con il rientro negli Stati Uniti nell'estate del 1962, accompagnato da una moglie e una figlia, Marina e June. Ma le incongruenze rimanevano troppe.
John Fitzgerald Kennedy "rimane con noi, nella nostra memoria non perché ci ha lasciato troppo presto, ma bensì perché lui ha incarnato il carattere del popolo che ha guidato, resistente, risoluto, senza paura e amante del divertimento, pronto a sfidare le sfide impossibili, e soprattutto determinato a rinnovare il mondo", ha affermato il presidente Barack Obama.
Nel corso di una cena in onore delle personalità che ha insignito della 'Presidential Medal of Freedom', la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti, Obama ha reso omaggio al suo predecessore assassinato il 22 novembre di 50 anni fa a Dallas, ricordando il suo "sobrio idealismo" e affermando che "non verrà ricordato solo per vittorie in battaglia e in politica, ma anche per le parole che pronunciò così tanti anni fa: 'Noi...saremo ricordati...per il nostro contributo allo spirito umano'".
Alla cena, tenuta al National Museum of American History di Washington anche in occasione del 50/mo anniversario della stessa Presidential Medal of Freedom, erano presenti i premiati di quest'anno, tra cui l'ex presidente Bill Clinton, la celebre star tv afroamericana Oprah Winfrey, l'attivista per i diritti delle donne Gloria Steinem, il grande ex giocatore di baseball Ernie Banks e la cantante country Loretta Lynn, oltre a diversi invitati, tra cui l'ex segretario di Stato Henry Kissinger e la star della musica soul Aretha Franklin.
John Fitzgerald Kennedy "rimane con noi, nella nostra memoria non perché ci ha lasciato troppo presto, ma bensì perché lui ha incarnato il carattere del popolo che ha guidato, resistente, risoluto, senza paura e amante del divertimento, pronto a sfidare le sfide impossibili, e soprattutto determinato a rinnovare il mondo", ha affermato il presidente Barack Obama.
Nel corso di una cena in onore delle personalità che ha insignito della 'Presidential Medal of Freedom', la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti, Obama ha reso omaggio al suo predecessore assassinato il 22 novembre di 50 anni fa a Dallas, ricordando il suo "sobrio idealismo" e affermando che "non verrà ricordato solo per vittorie in battaglia e in politica, ma anche per le parole che pronunciò così tanti anni fa: 'Noi...saremo ricordati...per il nostro contributo allo spirito umano'".
Alla cena, tenuta al National Museum of American History di Washington anche in occasione del 50/mo anniversario della stessa Presidential Medal of Freedom, erano presenti i premiati di quest'anno, tra cui l'ex presidente Bill Clinton, la celebre star tv afroamericana Oprah Winfrey, l'attivista per i diritti delle donne Gloria Steinem, il grande ex giocatore di baseball Ernie Banks e la cantante country Loretta Lynn, oltre a diversi invitati, tra cui l'ex segretario di Stato Henry Kissinger e la star della musica soul Aretha Franklin.