LECCE - “Ed ora tutti sul carro del vero vincitore, cioè su quello del sindaco Paolo Perrone. Secondo noi chi ha fermamente voluto e creduto nella candidatura della città di Lecce a Capitale Europea della Cultura per il 2019, è stato il sindaco ed il suo staff, anche se egli, dopo aver raggiunto questo primo successo, abbia affermato, senza alcuna retorica e molto diplomaticamente che “i meriti vanno ai leccesi, alla società civile, ai volontari, alle istituzioni ed ai brindisini”.Secondo me vanno a chi vi ha creduto fin dall’inizio e non a coloro che, mostrando finora indifferenza, soltanto oggi, a parziale risultato raggiunto, si vanno facendo avanti, come alcuni vecchi e nuovi amministratori, a certe Istituzioni che pure dovevano schierarsi a sostegno, a certi segmenti di stampa e di media, che sino ad ora si sono defilati, senza dare quel minimo di sostegno morale, a differenza di quanti, in altre e diverse realtà , hanno sostenuto coralmente la candidatura delle città del proprio territorio.
Personalmente non potrò essere tacciato di opportunismo, perché quando ho potuto, secondo il mio ruolo di consigliere comunale, o a suo tempo di Presidente della Commissione Cultura del Comune, ho sempre sostenuto anche pubblicamente questa magnifica iniziativa”.
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