Libri: In distribuzione «Nicolaus studi storici»
di Vittorio Polito - È in distribuzione il fascicolo 1/2, 2013, anno XXIV del periodico “Nicolaus – Studi storici”, diretta da padre Gerardo Cioffari o.p. (responsabile Giovanni Cavalli), edita dal Centro Studi Nicolaiani per i tipi di Levante Editori di Bari.
Nella voluminosa rivista si parla della storia della “Presenza domenicana a Bari nei conventi di S. Domenico e S. Francesco da Paola (1286-1982)”, firmata da Gerardo Cioffari, o.p., noto storico di San Nicola.
Michele Sforza, firma la corposa nota “La Controriforma in Puglia. Visita pastorale di Antonio Puteo di Noia nel 1570”. Massimiliano Monaco firma “La storiografia confraternale”, una rassegna storica delle Confraternite con riferimento a quelle pugliesi arricchita da notevoli riferimenti bibliografici.
Francesco Quarto tratta di “Carestia e mortalità a Bari nel XVII secolo. La narrazione di Scipione Cardassi in una sconosciuta edizione dell’antica tipografia barese”.
Vito Ricci ricostruisce, in una non facile impresa, lo studio del “Paesaggio agrario e vita rurale nella campagna barese tra X e XI secolo”. Ricci pur limitandosi nel territorio di Bari, le cui fonti nel primo periodo sono abbastanza scarse, si rifà a quelle provenienti dalla Cattedrale e dalla Basilica di San Nicola, estendendo la sua ricerca anche ai primi anni della dominazione normanna, dal momento che a Bari l’influsso bizantino continuò a persistere. Molti sono gli argomenti trattati dall’autore: le abitazioni e lo spazio agricolo, il valore della proprietà rurale, l’olivicoltura, la viticoltura, le cultura ortive e il seminativo, la gestione delle acque, gli impianti di trasformazione, ecc.
Chiude il fascicolo Pasquale Bruno Trizio con il capitolo dedicato al “Miracolo della Madonna della Madia e le vicissitudini del marinaio Nicolò Fiore di Capaccio”, il quale con le sue preghiere alla Madonna della Madia, ottenne la libertà dopo quasi dodici anni di schiavitù. Una complicata vicenda che non può non suscitare stupore.
La leggenda vuole che il quadro raffigurante la Madonna della Madia, giunse nella rada di Monopoli su una zattera il cui legno, ritenuto miracoloso ancor oggi, si conserva nella chiesa matrice della stessa città ove si venera l’icona miracolosa.
In copertina particolare di San Domenico e San Nicola ripreso dal polittico dipinto nel 1438 dal Beato Angelico per la Cappella di San Nicola nella chiesa di San Domenico in Perugia.
Nella voluminosa rivista si parla della storia della “Presenza domenicana a Bari nei conventi di S. Domenico e S. Francesco da Paola (1286-1982)”, firmata da Gerardo Cioffari, o.p., noto storico di San Nicola.
Michele Sforza, firma la corposa nota “La Controriforma in Puglia. Visita pastorale di Antonio Puteo di Noia nel 1570”. Massimiliano Monaco firma “La storiografia confraternale”, una rassegna storica delle Confraternite con riferimento a quelle pugliesi arricchita da notevoli riferimenti bibliografici.
Francesco Quarto tratta di “Carestia e mortalità a Bari nel XVII secolo. La narrazione di Scipione Cardassi in una sconosciuta edizione dell’antica tipografia barese”.
Vito Ricci ricostruisce, in una non facile impresa, lo studio del “Paesaggio agrario e vita rurale nella campagna barese tra X e XI secolo”. Ricci pur limitandosi nel territorio di Bari, le cui fonti nel primo periodo sono abbastanza scarse, si rifà a quelle provenienti dalla Cattedrale e dalla Basilica di San Nicola, estendendo la sua ricerca anche ai primi anni della dominazione normanna, dal momento che a Bari l’influsso bizantino continuò a persistere. Molti sono gli argomenti trattati dall’autore: le abitazioni e lo spazio agricolo, il valore della proprietà rurale, l’olivicoltura, la viticoltura, le cultura ortive e il seminativo, la gestione delle acque, gli impianti di trasformazione, ecc.
Chiude il fascicolo Pasquale Bruno Trizio con il capitolo dedicato al “Miracolo della Madonna della Madia e le vicissitudini del marinaio Nicolò Fiore di Capaccio”, il quale con le sue preghiere alla Madonna della Madia, ottenne la libertà dopo quasi dodici anni di schiavitù. Una complicata vicenda che non può non suscitare stupore.
La leggenda vuole che il quadro raffigurante la Madonna della Madia, giunse nella rada di Monopoli su una zattera il cui legno, ritenuto miracoloso ancor oggi, si conserva nella chiesa matrice della stessa città ove si venera l’icona miracolosa.
In copertina particolare di San Domenico e San Nicola ripreso dal polittico dipinto nel 1438 dal Beato Angelico per la Cappella di San Nicola nella chiesa di San Domenico in Perugia.