di Vittorio Polito - Per la collana “La Puglia nei documenti” la Levante Editori ha pubblicato il volume n. 29 di Donato Bagnardi «Inquieti testimoni. Storia dell’Azione Cattolica a Locorotondo».
La prefazione è del prof. don Salvatore Palese, storico della Chiesa e preside emerito della Facoltà Teologica Pugliese. Obiettivo del libro, la ricostruzione del cammino dell’Azione Cattolica in uno dei “Borghi più belli d’Italia”, nel cuore della Puglia, Locorotondo (BA). L’autore riprende con integrazioni la trattazione sulla storia di quell’organizzazione, limitata alle origini, edita con gli stessi tipi di Levante editori, “Una decina di scalmanati” (2008), e la prosegue fino ai giorni nostri. Si tratta di un ottantennio di storia non solo ecclesiale ma, sotto certi aspetti, anche locale, incrociandone i vissuti dell’infanzia e giovanili di tanti ex ragazzi ed ex ragazze di Azione Cattolica. Non a caso, anche per questo, l’autore non esita a definire questa storia come la “più bella del paese”.
L’indagine taglia trasversalmente diverse vicende storiche del posto, in concomitanza con certe importanti fasi evolutive della società italiana rigorosamente contestualizzate: dagli anni bui del fascismo alla prima Democrazia Cristiana, al boom economico, al Concilio Vaticano II, alla contestazione studentesca del ’68, alla crisi degli apparati istituzionali degli anni Settanta, al’accumularsi del tessuto sociale degli anni Ottanta e Novanta, sino alla crisi, anzitutto culturale, dei tempi
odierni. Un lavoro, dunque, ambizioso, complesso ed estenuante, di vasto interesse, oltre il locale, condotto con rigore scientifico.
Nell’assenza quasi assoluta di fonti scritte, l’autore si avvale di un numero considerevole di testimonianze orali, ricavate da interviste, colloqui e piste di riflessione. Viene così assicurato alla “memoria del cuore” il ricordo di assistenti eccle¬siastici, presidenti, delegati, “inquieti testimoni del Risorto”.
Il libro finisce con l’essere un compendio del modo di sentire, di pensare e di fare di una piccola e laboriosa comunità del Sud, nel tempo. Il tutto raccontato con grande passione e senso interpretativo, con uno stile linguistico chiaro ed argomentato.
Non va dimenticato l’impegno di cura e di raccolta, in appendice, di ben trentacinque testimonianze che vanno ad impreziosire il testo. Tutte pregevoli ed estremamente utili, in quanto, oltre a surrogare le vicende narrate dall’autore, offrono mediante il linguaggio diretto e immediato dei protagonisti i dettagli del come ci si è evoluti, anche culturalmente e democraticamente, con le inevitabili ricadute sui processi di trasformazione sociale e politica.
Con questo volume, l’autore, in definitiva, esalta un tratto importante del cammino di una comunità cittadina, quella di Locorotondo, che nella stragrande maggioranza da sempre è cresciuta e si è riconosciuta nell’attenzione a quei valori laici comuni che si radicano nella formazione cristiana. Al tempo stesso, ci regala un utile saggio di microstoria, unico e originale sul territorio e forse oltre, da cui d’ora in poi anche gli analoghi studi più ampi e più generali, afferenti alla macrostoria, non potranno affatto prescindere. È lo stesso prefatore ad evidenziarlo: “La narrazione ha giovato all'autore e sarà utile ai concittadini del terzo millennio, perché capiranno meglio il presente. Infine il lavoro di Donato Bagnardi sarà utile anche agli storici dell'età contemporanea che, in questo frammento, possono cogliere anche qui operanti le dinamiche di più ampio respiro, nei contesti generali del nostro tempo”.
La prefazione è del prof. don Salvatore Palese, storico della Chiesa e preside emerito della Facoltà Teologica Pugliese. Obiettivo del libro, la ricostruzione del cammino dell’Azione Cattolica in uno dei “Borghi più belli d’Italia”, nel cuore della Puglia, Locorotondo (BA). L’autore riprende con integrazioni la trattazione sulla storia di quell’organizzazione, limitata alle origini, edita con gli stessi tipi di Levante editori, “Una decina di scalmanati” (2008), e la prosegue fino ai giorni nostri. Si tratta di un ottantennio di storia non solo ecclesiale ma, sotto certi aspetti, anche locale, incrociandone i vissuti dell’infanzia e giovanili di tanti ex ragazzi ed ex ragazze di Azione Cattolica. Non a caso, anche per questo, l’autore non esita a definire questa storia come la “più bella del paese”.
L’indagine taglia trasversalmente diverse vicende storiche del posto, in concomitanza con certe importanti fasi evolutive della società italiana rigorosamente contestualizzate: dagli anni bui del fascismo alla prima Democrazia Cristiana, al boom economico, al Concilio Vaticano II, alla contestazione studentesca del ’68, alla crisi degli apparati istituzionali degli anni Settanta, al’accumularsi del tessuto sociale degli anni Ottanta e Novanta, sino alla crisi, anzitutto culturale, dei tempi
odierni. Un lavoro, dunque, ambizioso, complesso ed estenuante, di vasto interesse, oltre il locale, condotto con rigore scientifico.
Nell’assenza quasi assoluta di fonti scritte, l’autore si avvale di un numero considerevole di testimonianze orali, ricavate da interviste, colloqui e piste di riflessione. Viene così assicurato alla “memoria del cuore” il ricordo di assistenti eccle¬siastici, presidenti, delegati, “inquieti testimoni del Risorto”.
Il libro finisce con l’essere un compendio del modo di sentire, di pensare e di fare di una piccola e laboriosa comunità del Sud, nel tempo. Il tutto raccontato con grande passione e senso interpretativo, con uno stile linguistico chiaro ed argomentato.
Non va dimenticato l’impegno di cura e di raccolta, in appendice, di ben trentacinque testimonianze che vanno ad impreziosire il testo. Tutte pregevoli ed estremamente utili, in quanto, oltre a surrogare le vicende narrate dall’autore, offrono mediante il linguaggio diretto e immediato dei protagonisti i dettagli del come ci si è evoluti, anche culturalmente e democraticamente, con le inevitabili ricadute sui processi di trasformazione sociale e politica.
Con questo volume, l’autore, in definitiva, esalta un tratto importante del cammino di una comunità cittadina, quella di Locorotondo, che nella stragrande maggioranza da sempre è cresciuta e si è riconosciuta nell’attenzione a quei valori laici comuni che si radicano nella formazione cristiana. Al tempo stesso, ci regala un utile saggio di microstoria, unico e originale sul territorio e forse oltre, da cui d’ora in poi anche gli analoghi studi più ampi e più generali, afferenti alla macrostoria, non potranno affatto prescindere. È lo stesso prefatore ad evidenziarlo: “La narrazione ha giovato all'autore e sarà utile ai concittadini del terzo millennio, perché capiranno meglio il presente. Infine il lavoro di Donato Bagnardi sarà utile anche agli storici dell'età contemporanea che, in questo frammento, possono cogliere anche qui operanti le dinamiche di più ampio respiro, nei contesti generali del nostro tempo”.