Libri: presentato a Melpignano (Le) "La casa del sale. Storie di un altro Salento" di Wilma Vedruccio (Kurumuny)

LECCE - Venerdì 29 novembre (ore 18.00 - ingresso gratuito) nelle sale dell'ex Convento degli Agostiniani a Melpignano (Le) si terrà la presentazione ufficiale de "La casa del sale. Storie di un altro Salento", un'antologia di storie e racconti della scrittrice e operatrice culturale salentina Wilma Vedruccio, che narrano di un tempo sospeso nello spazio dell'anima, appena uscito per le edizioni Kurumuny. Dopo i saluti del sindaco del comune griko, Ivan Stomeo, interverranno, oltre all'autrice, Giuseppe Resta (operatore culturale) e Giovanni Chiriatti (Kurumuny). A seguire reading di Lucio Toma.

La casa del sale è un Salento fatto di tramonti infiniti, goduti fino al momento in cui anche l'ultima briciola di sole si spegne nel mare, nell'attesa di tornare a goderne ancora e ancora. I racconti si fanno trama e si intessono l'uno nell'altro in un finissimo ricamo di storie e di personaggi, come un corredo antico, di quelli lavorati al telaio. Sullo sfondo, una terra i cui contorni si sfumano fino a disegnare un paesaggio mitico o, forse, uno di quei luoghi irreali che appartengono all'anima. È difficile quanto inutile cercare il confine tra racconti e ricordi autobiografici ai quali l'autrice attinge come da uno scrigno segreto nel quale custodisce frammenti preziosi che diventano nella scrittura ricami di arazzi introvabili. Il libro è diviso in cinque sezioni: ritratti, fantasticherie, naturalia, istantanee, miscellanea. A ognuna corrisponde una raccolta di scritti su argomenti diversi e davvero dei più vari: dall'arte alla musica, dall'autobiografia al sogno. E così l'autrice ci accompagna in un Salento che a volte si fa paesaggio ben definito, territorio con tutte le sue delizie e le sue croci, a volte sfuma fino a diventare un anfratto nascosto dell'anima. Nell'ultima parte del libro, l'autrice ha voluto ospitare alcuni racconti di un caro e giovane amico, Lucio Toma, la cui scrittura ben si integra con il resto dell'opera. Senza nessuna frattura, gli ultimi tre racconti costituiscono una sorta di epilogo in bilico tra sogno e realtà.

Wilma Vedruccio è una scrittrice e operatrice culturale salentina. Donna colta, tenace, appassionata di tradizioni popolari e ferma sostenitrice del recupero della sua terra, ricca per natura, storia e cultura. Ama intensamente la vita cogliendone la bellezza nella natura, nella saggezza di chi opera per la salvaguardia delle cose semplici e vere. Attivissima sul web con lo pseudonimo di Mitilo Salentino.

Kurumuny, dal grico germoglio d’ulivo, ramo giovane, rappresenta una solida realtà che affonda le radici nel territorio, sospesa fra sedimenti di antichità e orizzonti futuri. Kurumuny edizioni nasce nel 2004, in un Sud animato da un fermento culturale che nel 2001 è stato linfa vitale dell’omonima rivista di cui la casa editrice è naturale proiezione. Abbiamo mosso i primi passi spinti dall’idea di restituire all’editoria un processo creativo e culturale: quest’idea è diventata la nostra vocazione consolidata nel tempo. Un percorso caratterizzato dalla cura artigianale nella costruzione del libro, dall'attenzione agli autori, dalla ricerca del particolare grafico, perché pensiamo che bisogna restituire l’editoria alla sua dimensione umana, al testo la bellezza tattile: il piacere del suo possesso. Il catalogo ha saputo conquistare segmenti di mercato inesplorati, proponendo titoli che spaziano tra etnomusicologia, saggistica e narrativa d’inchiesta. Siamo convinti, oggi più che mai, che sia importante conoscere le nostre radici, per guardare senza paura al futuro, ponendoci come obiettivo una più larga diffusione della cultura.

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