LECCE - Monta la preoccupazione degli agricoltori nell'attesa di conoscere i dettagli della strategia che sara' messa in campo per contrastare il disseccamento degli ulivi provocato dal batterio Xylella. Il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno, si e' detto preoccupato per il fatto che, al momento, non vi sia ancora una stima chiara dei danni e neppure dell'entita' del ristoro economico per gli agricoltori che dovranno mettere in pratica stringenti prescrizioni.
"Dovremo attuare operazioni estremamente costose - ravvisa Piccinno - e la cosa piu' preoccupante e' che, ad oggi, a epidemia conclamata, non c'e' nulla di concreto in termini di aiuti al comparto. I vivaisti salentini sono molto preoccupati perche' la quarantena imposta potrebbe produrre un embargo delle piante". L'area interessata dalla malattia degli ulivi e' vasta circa 8.000 ettari e s'irraggia dall'epicentro dell'epidemia, individuato nella zona di Gallipoli, in ogni direzione. Tra le azioni previste vi e' la ripulitura delle strade dalle piante infestanti con il coinvolgimento di Anas, Provincia di Lecce e singoli Comuni.
Intanto, c'e' apprensione soprattutto nelle numerose cooperative olivicole del Salento dove e' in corso la molitura delle olive. Le misure annunciate, soprattutto le piu' drastiche, come lo sradicamento degli ulivi infetti, vengono percepite come una grave minaccia per l'economia del Salento, ma anche come un danno incalcolabile al paesaggio.
"Dovremo attuare operazioni estremamente costose - ravvisa Piccinno - e la cosa piu' preoccupante e' che, ad oggi, a epidemia conclamata, non c'e' nulla di concreto in termini di aiuti al comparto. I vivaisti salentini sono molto preoccupati perche' la quarantena imposta potrebbe produrre un embargo delle piante". L'area interessata dalla malattia degli ulivi e' vasta circa 8.000 ettari e s'irraggia dall'epicentro dell'epidemia, individuato nella zona di Gallipoli, in ogni direzione. Tra le azioni previste vi e' la ripulitura delle strade dalle piante infestanti con il coinvolgimento di Anas, Provincia di Lecce e singoli Comuni.
Intanto, c'e' apprensione soprattutto nelle numerose cooperative olivicole del Salento dove e' in corso la molitura delle olive. Le misure annunciate, soprattutto le piu' drastiche, come lo sradicamento degli ulivi infetti, vengono percepite come una grave minaccia per l'economia del Salento, ma anche come un danno incalcolabile al paesaggio.