ROMA - Un Natale caratterizzato dalla "crisi". E' questa, a un mese dalle festivita', la sensazione piu' diffusa tra le famiglie: a pensarla cosi' sono sette italiani su dieci (percentuale in crescita rispetto al 66,4 dell'anno scorso). E sono tanti - 2 su 3 - coloro per i quali l'attuale contesto durera' almeno altri due anni, cosi' come e' consistente la quota di chi si sente piu' povero rispetto al 2012 (oltre il 47%).
Questi i risultati di un'indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche sul 'sentiment' degli italiani. Risulta in leggero aumento la quota di chi quest'anno non fara' acquisti (dal 13,7% al 14,2%), sebbene l'appuntamento con i regali resti per la stragrande maggioranza dei consumatori (l'86%) un "rito" irrinunciabile. La quota di italiani secondo cui il prossimo Natale sara' vissuto in maniera "molto dimessa" e' del 69,3% contro il 66,4% registrato dodici mesi orsono.
Della crisi la maggior parte degli italiani non vede ancora la fine, o quantomeno non ne vede l'approssimarsi nel breve periodo. Quattro su dieci ritengono che perdurera' per oltre due anni, e nel complesso oltre il 60% non si aspetta che finisca prima. Meno del 5% e' dell'idea che terminera' entro pochi mesi e poco meno del 15% ritiene che si protrarra' un altro anno ancora.
In un contesto del genere - rileva ancora Confcommercio - non stupisce che aumenti la percentuale dei non intenzionati a fare acquisti per i regali di Natale: erano il 13,7%a novembre del 2012, sono oggi il 14,2%. La quasi totalita' delle famiglie (l'85,8%) resta comunque intenzionata a fare i regali (l'86,3% l'anno scorso). L'area di difficolta' cresce presso i consumatori piu' giovani, ossia coloro che hanno meno di 34 anni, presso i consumatori che risiedono nelle grandi aree metropolitane di Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Bari e nelle regioni del Nord-Est dal Friuli Venezia Giulia al Veneto.
Nel dettaglio, il 34,6% degli italiani ritiene che nel 2013 la situazione economica della propria famiglia e' diventata "un po' meno buona" rispetto al 2012, mentre il 9,8% ritiene sia diventata "assai meno buona" rispetto a quella dei dodici mesi precedenti. Per il 54,1% e' rimasta stazionaria.
Questi i risultati di un'indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche sul 'sentiment' degli italiani. Risulta in leggero aumento la quota di chi quest'anno non fara' acquisti (dal 13,7% al 14,2%), sebbene l'appuntamento con i regali resti per la stragrande maggioranza dei consumatori (l'86%) un "rito" irrinunciabile. La quota di italiani secondo cui il prossimo Natale sara' vissuto in maniera "molto dimessa" e' del 69,3% contro il 66,4% registrato dodici mesi orsono.
Della crisi la maggior parte degli italiani non vede ancora la fine, o quantomeno non ne vede l'approssimarsi nel breve periodo. Quattro su dieci ritengono che perdurera' per oltre due anni, e nel complesso oltre il 60% non si aspetta che finisca prima. Meno del 5% e' dell'idea che terminera' entro pochi mesi e poco meno del 15% ritiene che si protrarra' un altro anno ancora.
In un contesto del genere - rileva ancora Confcommercio - non stupisce che aumenti la percentuale dei non intenzionati a fare acquisti per i regali di Natale: erano il 13,7%a novembre del 2012, sono oggi il 14,2%. La quasi totalita' delle famiglie (l'85,8%) resta comunque intenzionata a fare i regali (l'86,3% l'anno scorso). L'area di difficolta' cresce presso i consumatori piu' giovani, ossia coloro che hanno meno di 34 anni, presso i consumatori che risiedono nelle grandi aree metropolitane di Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Bari e nelle regioni del Nord-Est dal Friuli Venezia Giulia al Veneto.
Nel dettaglio, il 34,6% degli italiani ritiene che nel 2013 la situazione economica della propria famiglia e' diventata "un po' meno buona" rispetto al 2012, mentre il 9,8% ritiene sia diventata "assai meno buona" rispetto a quella dei dodici mesi precedenti. Per il 54,1% e' rimasta stazionaria.