Natalia Titova si racconta sul Giornale di Puglia: "Le mie giornate tra pannolini, amore e lavoro"
di Marco Masciopinto - Una vita sulla pista da ballo, un amore sbocciato all’interno del programma che l’ha fatta conoscere al grande pubblico e adesso le sue giornate trascorse tra pannolini, biberon e lavoro.
Natalia Titova è innamorata della sua professione di ballerina e, grazie al suo amore per la danza, ha conosciuto l’uomo che le ha regalato due meravigliose bimbe, Massimiliano Rosolino. Un incontro che le ha cambiato la vita e quando ne parla, i suoi occhi si commentano da soli.
Anche quest’anno la rivediamo nel cast di Ballando con le stelle. Il suo lavoro continua a regalarle tante soddisfazioni? . Un giudizio sul suo ‘ballerino’ Lorenzo Flaherty?
‘’Ognuno deve avere un obiettivo a Ballando e per me le soddisfazioni sono tante piccole vittorie che riesce a regalarti il tuo “allievo”.
Tutti partono da zero quando partecipano a Ballando con le stelle e la vera vittoria è riuscire a plasmare una persona, certo non farla diventare un ballerino, ma riuscire a fargli sorpassare i problemi iniziali con il ballo, la sua timidezza, la sua difficoltà. Per me è un vero e proprio compito, una sfida, riuscire ad aiutare la persona ad aprirsi contro le sue timidezze e complessi.
Quest’anno è stato tosto all’inizio, perché Lorenzo è un po’ chiuso come persona, è arrivato con il suo pensiero di Ballando con le stelle e ho lottato un po’ per fargli levare dalla testa che il palco di Ballando non può essere paragonato al set di una fiction. Per fare il tango non basta guardare come si comporta un tanguero, il ballo è un sentimento vero, è un’altra cosa e recitare sulla pista da ballo è sbagliato. Ci ho messo del tempo a fargli capire questo concetto, insegnargli i passi è stato facile perché lui si presta, prova ore e ore instancabilmente, il problema è che non è portato per il ballo fisicamente, al contrario di testa lo è molto perchè ci mette tanto impegno. Riuscire a sbloccarlo, farlo divertire, farlo sentire a suo agio, è stata una grande soddisfazione per me. Ha capito che il sabato sera non è un attore che sta entrando nel ruolo del ballerino, ma deve far uscire fuori il vero Lorenzo. Avevo paura che si sbloccasse un po’ troppo tardi, invece, dalla terza puntata, ha capito il modo di affrontare la trasmissione, dopo averne parlato seriamente insieme, sono riuscita a stimolarlo, a farlo reagire e fargli cambiare opinione. Ha funzionato, si è lasciato andare, si sta togliendo la maschera dell’uomo impostato, che è abituato a recitare nelle fiction e abbiamo fatto uscire fuori il vero Lorenzo, quello divertente. Al di la dei passi di danza per me è una vittoria perché ora si diverte e si affronta tutto con grande piacere’’.
Quando ha iniziato a ballare?
‘’Non avevo neanche 4 anni, ero piccolissima, mia madre mi ha portato a fare le prove e da lì è iniziata la mia fantastica avventura’’.
I suoi genitori l’hanno sempre sostenuta in questa sua passione?
‘’Mi hanno sostenuta in tanti sport che ho provato, io purtroppo avevo un problema fisico alla gamba e da piccola mi era praticamente vietato fare sport a livello agonistico, però i miei genitori mi portavano a fare pattinaggio artistico, a sciare, in piscina, a fare danza, pallavolo, ho fatto di tutto, ho provato anche pianoforte, ma è durato solo 5 gg perché stare ferma per me è impossibile. I miei genitori mi accompagnavano dappertutto e mi hanno sempre stimolato e aiutato a migliorarmi e ad andare avanti. Sono stati loro ad insegnarmi il mio spirito agonistico’’.
Adesso che è diventata mamma di due splendide bimbe, come riesce a dividersi tra lavoro, casa e famiglia?
‘’Non ci riesco, è come se per me il giorno fosse fatto da molte più ore. Passo dal pannolino, al ballo, da Flaherty al pannolino, vado ad insegnare a scuola, mentre tengo il biberon guardo su youtube i film e i balli perché domani devo montare la coreografia di tango pensando che devo andare anche al nido, devo fare la spesa e altro. E’ un mix, io non ho un momento in cui mangio o faccio la mamma o insegno il ballo, è tutto insieme’’.
Ha aperto una scuola di danza?
‘’Ho una scuola a Roma da 5 anni, la DanceLabStudio. E’ molto bella perché abbiamo 12 generi diversi di ballo per un target che va dai bambini di 3 anni e mezzo agli adulti di 65 anni. Le persone si divertono, ognuno può trovare quello che vuole. Ho sempre desiderato aprire questa scuola perché qui ognuno trova quello che cerca: dal classico, al moderno, al contemporaneo per poi passare alla breakdance, la danza acrobatica. Per gli adulti invece, ci sono i balli di coppia come la salsa, il tango, il latino americano, i balli standard, il liscio, ci sono anche i balli di cui hanno bisogno le donne “single” il flamenco, la danza del ventre, perfino il burlesque, che è molto richiesto. Mi reputo molto fortunata e contenta’’.
Ci racconta l’inizio della sua love story con Massimiliano Rosolino?
‘’Non è stato un colpo di fulmine, a me non piacciono le storie che iniziano da subito, io sono sempre molto prevenuta rispetto agli amori a prima vista perché sono spesso leggeri e di passaggio, specialmente a Ballando con le stelle. Quando due persone giocano e si divertono, creano una squadra, hanno un piacere reale a giocare insieme, come le persone che giocano con la playstation, mi viene spontaneo pormi la domanda “quando abbiamo finito di giocare che cosa abbiamo in comune? Solo questo gioco?”. Se nasce un amore o un’amicizia a Ballando, i rapporti veri e forti si vedono quando il gioco finisce. Ballando è stato un bel periodo per conoscerci, Massimiliano mi piaceva come sportivo, per me è stato un grande stimolo vedere la sua vita di quel momento in cui lui era impegnatissimo: faceva nuoto, le gare, andava in palestra, si allenava con me per imparare il ballo, tutto insieme. Mi piaceva il suo carattere, oltre alla sua forza fisica e mentale ero affascinata dal suo essere giocherellone, un po’ bambino. Lui è sempre sorridente, è napoletano e questo mi faceva ridere. Aspettavo la fine di Ballando per capire se qualcosa avrebbe potuto ancora unirci. Io avevo piacere a vedere i suoi allenamenti e lui veniva a vedere le mie esibizioni, piano piano abbiamo capito che oltre la trasmissione c’era altro ed eccoci ancora qui’’.
Che papà è?
‘’E’ molto affettuoso, ama tantissimo i suoi bambini. E’ un papà molto molto bravo’’.
E’ vero che faceva il farfallone con le altre?
‘’Ogni uomo è farfallone, in generale. Lo sguardo cade e una battuta parte però fa parte dell’essere uomo e sentirsi bello e importante. Le battute gliele lasciamo fare!"’’.
Natalia Titova è innamorata della sua professione di ballerina e, grazie al suo amore per la danza, ha conosciuto l’uomo che le ha regalato due meravigliose bimbe, Massimiliano Rosolino. Un incontro che le ha cambiato la vita e quando ne parla, i suoi occhi si commentano da soli.
Anche quest’anno la rivediamo nel cast di Ballando con le stelle. Il suo lavoro continua a regalarle tante soddisfazioni? . Un giudizio sul suo ‘ballerino’ Lorenzo Flaherty?
‘’Ognuno deve avere un obiettivo a Ballando e per me le soddisfazioni sono tante piccole vittorie che riesce a regalarti il tuo “allievo”.
Tutti partono da zero quando partecipano a Ballando con le stelle e la vera vittoria è riuscire a plasmare una persona, certo non farla diventare un ballerino, ma riuscire a fargli sorpassare i problemi iniziali con il ballo, la sua timidezza, la sua difficoltà. Per me è un vero e proprio compito, una sfida, riuscire ad aiutare la persona ad aprirsi contro le sue timidezze e complessi.
Quest’anno è stato tosto all’inizio, perché Lorenzo è un po’ chiuso come persona, è arrivato con il suo pensiero di Ballando con le stelle e ho lottato un po’ per fargli levare dalla testa che il palco di Ballando non può essere paragonato al set di una fiction. Per fare il tango non basta guardare come si comporta un tanguero, il ballo è un sentimento vero, è un’altra cosa e recitare sulla pista da ballo è sbagliato. Ci ho messo del tempo a fargli capire questo concetto, insegnargli i passi è stato facile perché lui si presta, prova ore e ore instancabilmente, il problema è che non è portato per il ballo fisicamente, al contrario di testa lo è molto perchè ci mette tanto impegno. Riuscire a sbloccarlo, farlo divertire, farlo sentire a suo agio, è stata una grande soddisfazione per me. Ha capito che il sabato sera non è un attore che sta entrando nel ruolo del ballerino, ma deve far uscire fuori il vero Lorenzo. Avevo paura che si sbloccasse un po’ troppo tardi, invece, dalla terza puntata, ha capito il modo di affrontare la trasmissione, dopo averne parlato seriamente insieme, sono riuscita a stimolarlo, a farlo reagire e fargli cambiare opinione. Ha funzionato, si è lasciato andare, si sta togliendo la maschera dell’uomo impostato, che è abituato a recitare nelle fiction e abbiamo fatto uscire fuori il vero Lorenzo, quello divertente. Al di la dei passi di danza per me è una vittoria perché ora si diverte e si affronta tutto con grande piacere’’.
Per Natalia una vita passata sulla pista da ballo tra successi e vittorie e poi, finalmente, l'amore |
‘’Non avevo neanche 4 anni, ero piccolissima, mia madre mi ha portato a fare le prove e da lì è iniziata la mia fantastica avventura’’.
I suoi genitori l’hanno sempre sostenuta in questa sua passione?
‘’Mi hanno sostenuta in tanti sport che ho provato, io purtroppo avevo un problema fisico alla gamba e da piccola mi era praticamente vietato fare sport a livello agonistico, però i miei genitori mi portavano a fare pattinaggio artistico, a sciare, in piscina, a fare danza, pallavolo, ho fatto di tutto, ho provato anche pianoforte, ma è durato solo 5 gg perché stare ferma per me è impossibile. I miei genitori mi accompagnavano dappertutto e mi hanno sempre stimolato e aiutato a migliorarmi e ad andare avanti. Sono stati loro ad insegnarmi il mio spirito agonistico’’.
‘’Non ci riesco, è come se per me il giorno fosse fatto da molte più ore. Passo dal pannolino, al ballo, da Flaherty al pannolino, vado ad insegnare a scuola, mentre tengo il biberon guardo su youtube i film e i balli perché domani devo montare la coreografia di tango pensando che devo andare anche al nido, devo fare la spesa e altro. E’ un mix, io non ho un momento in cui mangio o faccio la mamma o insegno il ballo, è tutto insieme’’.
Ha aperto una scuola di danza?
‘’Ho una scuola a Roma da 5 anni, la DanceLabStudio. E’ molto bella perché abbiamo 12 generi diversi di ballo per un target che va dai bambini di 3 anni e mezzo agli adulti di 65 anni. Le persone si divertono, ognuno può trovare quello che vuole. Ho sempre desiderato aprire questa scuola perché qui ognuno trova quello che cerca: dal classico, al moderno, al contemporaneo per poi passare alla breakdance, la danza acrobatica. Per gli adulti invece, ci sono i balli di coppia come la salsa, il tango, il latino americano, i balli standard, il liscio, ci sono anche i balli di cui hanno bisogno le donne “single” il flamenco, la danza del ventre, perfino il burlesque, che è molto richiesto. Mi reputo molto fortunata e contenta’’.
Ci racconta l’inizio della sua love story con Massimiliano Rosolino?
‘’Non è stato un colpo di fulmine, a me non piacciono le storie che iniziano da subito, io sono sempre molto prevenuta rispetto agli amori a prima vista perché sono spesso leggeri e di passaggio, specialmente a Ballando con le stelle. Quando due persone giocano e si divertono, creano una squadra, hanno un piacere reale a giocare insieme, come le persone che giocano con la playstation, mi viene spontaneo pormi la domanda “quando abbiamo finito di giocare che cosa abbiamo in comune? Solo questo gioco?”. Se nasce un amore o un’amicizia a Ballando, i rapporti veri e forti si vedono quando il gioco finisce. Ballando è stato un bel periodo per conoscerci, Massimiliano mi piaceva come sportivo, per me è stato un grande stimolo vedere la sua vita di quel momento in cui lui era impegnatissimo: faceva nuoto, le gare, andava in palestra, si allenava con me per imparare il ballo, tutto insieme. Mi piaceva il suo carattere, oltre alla sua forza fisica e mentale ero affascinata dal suo essere giocherellone, un po’ bambino. Lui è sempre sorridente, è napoletano e questo mi faceva ridere. Aspettavo la fine di Ballando per capire se qualcosa avrebbe potuto ancora unirci. Io avevo piacere a vedere i suoi allenamenti e lui veniva a vedere le mie esibizioni, piano piano abbiamo capito che oltre la trasmissione c’era altro ed eccoci ancora qui’’.
Che papà è?
‘’E’ molto affettuoso, ama tantissimo i suoi bambini. E’ un papà molto molto bravo’’.
E’ vero che faceva il farfallone con le altre?
‘’Ogni uomo è farfallone, in generale. Lo sguardo cade e una battuta parte però fa parte dell’essere uomo e sentirsi bello e importante. Le battute gliele lasciamo fare!"’’.