BARI - Un nuovo check in III e V commissione riunite in seduta congiunta in merito alla stato di avanzamento dei nuovi ospedali da costruire in Puglia: Taranto, Monopoli-Fasano e Andria-Molfetta. In commissione sono stati auditi gli assessori regionali competenti, dirigenti dei servizi coinvolti unitamente ai sindaci dei comuni interessati.
+ Amati, passi in avanti. Continuerò a vigilare
I primi due nosocomi sono quelli che marciano più veloci essendo stati inseriti nel programma quadro rafforzato nazionale “benessere e salute” in fase avanzata di lavorazione. La dirigente del Servizio regionale di Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria Anna Maria Candela ha fatto presente, per quel che riguarda il nuovo ospedale di Taranto, che l’intera documentazione è stata trasmessa alle metà dell’ottobre scorso ai ministeri competenti. Entro la fine del mese dovrebbe avere luogo la stipula dell’accordo di programma rafforzato. Nel frattempo si sta procedendo alla definizione dei disciplinari con i soggetti beneficiari mentre la Cabina di regia regionale sta esaminando gli studi di fattibilità . Quello che riguarda Taranto è già concluso; quello che riguarda Monopoli-Fasano è stato avviato, ma trattandosi di una realizzazione più semplice rispetto al nosocomio di Taranto si prevede l’ultimazione dello stesso, con il conseguente invio alla Cabina di regia, entro la fine dell’anno.
L’ospedale di Taranto diventerà una sorta di prototipo rispetto agli altri nosocomi che si andranno a realizzare in termini di organizzazione dei servizi e dei percorsi clinici, fatte salve le dovute particolarità, “in funzione di un modello più innovativo e evoluto” come ha commentato l’assessore alla Politiche della salute Elena Gentile, che ha richiamato il vivace confronto in corso in sede di commissione tecnica per la definizione del nuovo Patto per la salute, dalla quale – ha aggiunto l’assessore – “non pervengono segnali molto incoraggianti rispetto al rifinanziamento dell’art. 20 per l’edilizia sanitaria”. Tant’è che ha paventato l’eventuale ricorso a un Piano B in cui la Regione dovrebbero attingere ad anticipazioni dal bilancio autonomo o alla stipula di un mutuo con la Cassa Depositi e prestiti.
E questa potrebbe essere la sorte che potrebbe riguardare il nuovo ospedale di Andria che non rientra ancora nelle priorità ammesse a finanziamento. Al riguardo l’assessore ha ricordato gli sforzi fatti dalla Regione “strizzando le risorse esigue dell’art. 20” per supportare le esigenze di questo nosocomio vetusto su cui “occorre fare una sforzo affinchè il Governo recepisca questo indirizzo e lo faccia rientrare nelle priorità”. Diversamente occorrerà lavorare sul Piano B.
In ultimo le due commissioni hanno audito i rappresentanti di ARPA, ASL TA e Comune in merito allo stato dell’arte per quel che riguarda l’attivazione del Centro salute e ambiente di Taranto. Un dato certo che è emerso, oltre all’assunzione di 17 delle 19 unità di personale previste, è quello che riguarda i lavori di ristrutturazione dell’ospedale Testa. Termineranno, secondo il crono programma definito, entro giugno 2015 e accorperanno tutti i laboratori. Si sta lavorando per arrivare a un Dipartimento misto ASL-ARPA che sfruttando le dovute sinergie consentirà un’ottimizzazione delle relative attività.
Il presidente della V commissione Donato Pentassuglia ha invitato il rappresentate del Comune di Taranto “ad agevolare il percorso di trasferimento delle aree interessate al fine di mettere la ASL TA nelle condizioni di poter operare”.
+ Amati, passi in avanti. Continuerò a vigilare
I primi due nosocomi sono quelli che marciano più veloci essendo stati inseriti nel programma quadro rafforzato nazionale “benessere e salute” in fase avanzata di lavorazione. La dirigente del Servizio regionale di Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria Anna Maria Candela ha fatto presente, per quel che riguarda il nuovo ospedale di Taranto, che l’intera documentazione è stata trasmessa alle metà dell’ottobre scorso ai ministeri competenti. Entro la fine del mese dovrebbe avere luogo la stipula dell’accordo di programma rafforzato. Nel frattempo si sta procedendo alla definizione dei disciplinari con i soggetti beneficiari mentre la Cabina di regia regionale sta esaminando gli studi di fattibilità . Quello che riguarda Taranto è già concluso; quello che riguarda Monopoli-Fasano è stato avviato, ma trattandosi di una realizzazione più semplice rispetto al nosocomio di Taranto si prevede l’ultimazione dello stesso, con il conseguente invio alla Cabina di regia, entro la fine dell’anno.
L’ospedale di Taranto diventerà una sorta di prototipo rispetto agli altri nosocomi che si andranno a realizzare in termini di organizzazione dei servizi e dei percorsi clinici, fatte salve le dovute particolarità, “in funzione di un modello più innovativo e evoluto” come ha commentato l’assessore alla Politiche della salute Elena Gentile, che ha richiamato il vivace confronto in corso in sede di commissione tecnica per la definizione del nuovo Patto per la salute, dalla quale – ha aggiunto l’assessore – “non pervengono segnali molto incoraggianti rispetto al rifinanziamento dell’art. 20 per l’edilizia sanitaria”. Tant’è che ha paventato l’eventuale ricorso a un Piano B in cui la Regione dovrebbero attingere ad anticipazioni dal bilancio autonomo o alla stipula di un mutuo con la Cassa Depositi e prestiti.
E questa potrebbe essere la sorte che potrebbe riguardare il nuovo ospedale di Andria che non rientra ancora nelle priorità ammesse a finanziamento. Al riguardo l’assessore ha ricordato gli sforzi fatti dalla Regione “strizzando le risorse esigue dell’art. 20” per supportare le esigenze di questo nosocomio vetusto su cui “occorre fare una sforzo affinchè il Governo recepisca questo indirizzo e lo faccia rientrare nelle priorità”. Diversamente occorrerà lavorare sul Piano B.
In ultimo le due commissioni hanno audito i rappresentanti di ARPA, ASL TA e Comune in merito allo stato dell’arte per quel che riguarda l’attivazione del Centro salute e ambiente di Taranto. Un dato certo che è emerso, oltre all’assunzione di 17 delle 19 unità di personale previste, è quello che riguarda i lavori di ristrutturazione dell’ospedale Testa. Termineranno, secondo il crono programma definito, entro giugno 2015 e accorperanno tutti i laboratori. Si sta lavorando per arrivare a un Dipartimento misto ASL-ARPA che sfruttando le dovute sinergie consentirà un’ottimizzazione delle relative attività.
Il presidente della V commissione Donato Pentassuglia ha invitato il rappresentate del Comune di Taranto “ad agevolare il percorso di trasferimento delle aree interessate al fine di mettere la ASL TA nelle condizioni di poter operare”.
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