ROMA - Nell'ambito dei servizi di controllo nel settore vitivinicolo per la campagna vendemmiale 2013, i Carabinieri del NAS di Padova, nel corso di un'ispezione presso una cantina veronese, hanno sequestrato circa 80 tonnellate di uva rossa destinate all'appassimento per produrre il pregiato vino Recioto o Amarone della Valpolicella docg, e 35.000 litri di vino destinati a divenire Valpolicella doc, gia' pronti per la commercializzazione che avrebbero consentito un guadagno presunto di circa 600.000,00 euro.
Nell'ambito delle indagini e dalle stime eseguite, i militari del Nucleo - con l'ausilio di agronomi della Siquria spa di Soave (Organismo di certificazione autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) - hanno calcolato che i 14 ettari di vigneto di proprieta' dell'imprenditore agricolo e di due familiari compiacenti - titolari di altrettante aziende agricole - potevano produrre circa 40.000 kg di uva, in quanto i vigneti si presentavano trascurati, non avendo subito le dovute operazioni di potatura, diraspamento, diserbo e gli adeguati trattamenti per la difesa fitosanitaria. I tre titolari delle aziende sono stati denunciati all'A.G..
Inoltre, i Carabinieri del NAS hanno accertato che la frode veniva compiuta mediante l'emissione di documenti di trasporto (DDT) mendaci, al fine di giustificare il conferimento all'azienda produttrice di uva - di fatto acquistata - da aziende non appartenenti al territorio della Valpolicella e di qualita' non compatibile coi parametri richiesti dal disciplinare di produzione, il quale - tra l'altro - prevede le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti, nonche' la zona di produzione, le operazioni di appassimento, di vinificazione e di invecchiamento delle uve. (AGI)
Nell'ambito delle indagini e dalle stime eseguite, i militari del Nucleo - con l'ausilio di agronomi della Siquria spa di Soave (Organismo di certificazione autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) - hanno calcolato che i 14 ettari di vigneto di proprieta' dell'imprenditore agricolo e di due familiari compiacenti - titolari di altrettante aziende agricole - potevano produrre circa 40.000 kg di uva, in quanto i vigneti si presentavano trascurati, non avendo subito le dovute operazioni di potatura, diraspamento, diserbo e gli adeguati trattamenti per la difesa fitosanitaria. I tre titolari delle aziende sono stati denunciati all'A.G..
Inoltre, i Carabinieri del NAS hanno accertato che la frode veniva compiuta mediante l'emissione di documenti di trasporto (DDT) mendaci, al fine di giustificare il conferimento all'azienda produttrice di uva - di fatto acquistata - da aziende non appartenenti al territorio della Valpolicella e di qualita' non compatibile coi parametri richiesti dal disciplinare di produzione, il quale - tra l'altro - prevede le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti, nonche' la zona di produzione, le operazioni di appassimento, di vinificazione e di invecchiamento delle uve. (AGI)
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