Pdl: Cav, scissione avvenuta per distanze personali. Poi si commuove

ROMA - "Siamo qui per la dipartita del Pdl un nome che potrà essere usato per la coalizione di centrodestra. Si ritorna a Forza Italia". Lo afferma Silvio Berlusconi al consiglio nazionale del Pdl. "Sono successe alcune cose che ci hanno spinto nella direzione di Forza Italia: nel 2007 avevamo deciso di adottare il nome del Pdl perché si era tentato di mettere insieme tutte le formazioni politiche che costituivano il centrodestra. Nel tempo alcuni sono venuti a mancare e abbiamo ritenuto che non fosse più il caso di avere un nome nuovo e non il nome con cui eravamo partiti, anche perché eravamo rimasti ancora noi, quelli del '94".

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L'ex premier ha concluso il suo intervento al Cn che ha sancito il ritorno a Forza Italia dopo aver parlato dal palco del palazzo dei congressi per un'ora e mezzo. Dopo un lieve malore, il Cavaliere e' tornato nuovamente a rivolgersi alla platea accompagnato dall'inno storico di Forza Italia e da una standing ovation.

Il Cavaliere, al fianco di Renato Brunetta, ha indossato la delega per votare il documento che sancisce il passaggio dal Popolo della libertà a Forza Italia. Il Cn ha approvato il documento uff. presidenza, nasce Forza Italia. Voto all'unanimita', nessun astenuto.

"Altri hanno preso un'altra direzione, abbiamo bisogno di un rinforzo, ci mancano personalità di peso e faccio un nuovo appello a tutti coloro che sono protagonisti della cultura, delle università, imprese e aziende per dedicarsi a decidere il nostro comune destino", ha detto il Cavaliere.

"Sono felice che noi siamo ritornati a questo nome che abbiamo ancora tutti nel cuore: Forza Italia": ha spiegato Berlusconi alla platea del Cn, che gli ha tributato un lungo applauso. "Cos'è successo? Ci sono state delle differenze non su programmi e valori, ma delle distanze tra singole persone, si è creata un'atmosfera grigia si sono ricorse le agenzie dell'uno e dell'altro schieramento, si è formata una situazione che non rendeva, a loro giudizio, di poter continuare pacificamente in un lavoro comune, ho passato del tempo per evitare questo. Eravamo arrivati ad accordo, ma hanno chiesto ieri sera la convocazione dell'ufficio di presidenza. Abbiamo opposto due ragionamenti - ha detto Berlusconi -, il primo che ci volevano 24 ore di anticipo per la presenza di tutti i componenti, per le modifiche da aggiungere non c'era bisogno di un passaggio all'ufficio di presidenza, ma farlo conoscere al Cn".

Un momento del Congresso Nazionale
Berlusconi legge la postilla che aveva proposto di aggiungere al documento dell'ufficio di presidenza per convincere Alfano e i suoi ad aderire: "'Per quanto riguarda la possibile decadenza del presidente Berlusconi dal Senato, mentre si chiede un rinvio del voto anche in esito alle procedure in corso, ogni decisione viene rimessa a un nuovo Consiglio nazionale previa convocazione dell'ufficio di presidenza'. Mi pare fosse cosa "assolutamente logica", commenta il Cav, lamentando che non si sia raggiunto un accordo. "E' molto difficile essere alleati in Parlamento e sedere allo stesso tavolo in Cdm con chi vuole uccidere politicamente il leader di un partito": così l'ex premier al consiglio nazionale del Pdl che ha applaudito tributandogli una standing ovation. "Dopo la decisione di 23 nostri senatori il 2 ottobre non eravamo e non siamo più in grado di far cadere il governo. Anche perché sono venuti fuori 20 nomi di componenti del M5S che hanno garantito il sostegno al governo. Noi al massimo ci saremmo messi fuori".

"Potete immaginare, visto che la missione dal 94 ad oggi era quella di unire, il dolore con cui ho appreso la comunicazione e questa notte non ho dormito", ha detto il Cav riferendosi alla decisione degli alfaniani di far nascere un nuovo gruppo. Con il Nuovo centrodestra "non dobbiamo scavare un solco che poi sarà difficile da rimuovere. Questo gruppo, anche se adesso apparirà come un sostegno alla sinistra, al Pd, dovrà poi necessariamente far parte della coalizione dei moderati, dobbiamo comportarci con loro come con Lega e Fdi". "Il nome Nuovo centrodestra mi sembra non particolarmente efficace, pensando a chi lo compone. Avevo suggerito per scherzo nei giorni passati un altro nome: visto che ci sono i Fratelli d'Italia, fate i Cugini d'Italia così siamo tutti una famiglia", ha detto Berlusconi.  "Vorrei raccomandarvi di non fare alcuna dichiarazione" contro il Nuovo centrodestra. "Questo gruppo anche se adesso apparirà come un sostegno alla sinistra, al Pd, dovrà poi necessariamente far parte della coalizione dei moderati: dobbiamo comportarci con loro come adesso facciamo con Lega e Fratelli d'Italia", ha detto infine Berlusconi parlando alla platea della nuova Forza Italia.

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