Respiratori staccati dinanzi a Ministero, la protesta choc dei malati Sla

Clamorosa protesta dei malati di Sla davanti al ministero dell'Economia nella Capitale: per sollecitare un incontro col governo, il componenti del Comitato 16 novembre hanno deciso di staccare i respiratori. Il primo malato, Salvatore Usala, il segretario del Comitato, ha staccato le batteria. "A partire da questo momento Salvatore ha poco meno di 4 ore di autonomia respiratoria", ha comunicato la vicepresidente del Comitato, Mariangela Lamanna.

"Meno di un mese fa - ha sottolineato Mariangela Lamanna, vice presidente del Comitato - i rappresentanti del Governo hanno sottolineato che non erano responsabili della morte del dottor Pennacchio. Ma allora perche' siamo qui da tre ore e non abbiamo avuto risposte? Chi non si sente responsabile di una morte - ha esortato - si attivi allora per ricevere queste persone che non possono essere lasciate qui fuori al freddo. La prima crisi respiratoria si e' gia' verificata - ha annunciato - e solo grazie al nostro impegno, ai mezzi di soccorso che abbiamo approntato, abbiamo potuto assistere questo malato. Se nel giro di un quarto d'ora non ci aprono il portone, passeremo a gesti seri - ha ribadito Lamanna.

E - ha continuato - se l'esito dell'incontro non sara' positivo, il presidio andra' avanti ad oltranza, resteremo qui anche di notte e ne saranno responsabili i rappresentanti delle istituzioni.

Noi chiediamo che non vengano reperite risorse solo nel caso di situazioni estreme ed eccezionali, come la catstrofe ambientale in Sardegna, perche' da anni chiediamo interventi coerenti e omogenei. Siamo stufi di sentirci dire che non ci sono soldi, se pensiamo che ogni anno vengono spesi 18 milioni per le Residenze sanitarie e, invece, ne basterebbe un quarto per garantire l'assistenza domiciliare indiretta".

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