di Nicola Zuccaro - Un impulso politico per far seguire proposte di legge. E' questa l'azione che il Pd Puglia intende intraprendere al fine di far approvare entro la fine del 2013, in Consiglio regionale, un pacchetto di proposte teso a modernizzare la rete oncologica pugliese.
La concretezza e la progettualità evidenziate in un ampio documento presentato alla stampa fanno rima, purtroppo, con le criticità emerse dall'Osservatorio Epidemiologico Regionale che, nell'ultimo rapporto ha messo in evidenza la particolare situazione riferita ad aree vaste della popolazione pugliese. Il riferimento è a Taranto (Ilva) e a Brindisi con Cerano. Esse sono state definite con il DPR del 23-04-1988 due principali aree a rischio facendo emergere quel "Caso Puglia divenuto emblematico in Italia e non solo per diversi motivi. Sulla base di queste emergenze il Gruppo Pd alla Regione Puglia intende mettere in campo due azioni di politica sanitaria quali : prevenire il danno e fare in modo che ciò non accada e curare al meglio quando è certificato che sia accaduto.
Alla luce dell'attuale quadro legislativo piuttosto deficitario si dovrà intervenire per rafforzare - secondo quando dichiarato dal Presidente del Gruppo Pd, Giuseppe Romano - il dispositivo di legge attorno alla Valutazione del Danno Sanitario poichè gli attuali sistemi di controllo sono del tutto insufficienti a garantire la prevenzione dei rischi sia sull'ambiente di vita che su quello del lavoro. Per curare al meglio, le patologie, si dovrà modificare la rete oncologica che avrà ( trattasi di una conferma) come centro di riferimento regionale il Giovanni Paolo II di Bari con le sue eccellenze specialistiche.
Determinante, per far fronte ai relativi investimenti per l'acquisto di macchinari tecnologicamente avanzati per l'intervento radioterapico ed ematologico, sarà l'uscita (si auspica in tempi brevi) dal Piano di Rientro della Spesa Sanitaria Regionale.
La concretezza e la progettualità evidenziate in un ampio documento presentato alla stampa fanno rima, purtroppo, con le criticità emerse dall'Osservatorio Epidemiologico Regionale che, nell'ultimo rapporto ha messo in evidenza la particolare situazione riferita ad aree vaste della popolazione pugliese. Il riferimento è a Taranto (Ilva) e a Brindisi con Cerano. Esse sono state definite con il DPR del 23-04-1988 due principali aree a rischio facendo emergere quel "Caso Puglia divenuto emblematico in Italia e non solo per diversi motivi. Sulla base di queste emergenze il Gruppo Pd alla Regione Puglia intende mettere in campo due azioni di politica sanitaria quali : prevenire il danno e fare in modo che ciò non accada e curare al meglio quando è certificato che sia accaduto.
Alla luce dell'attuale quadro legislativo piuttosto deficitario si dovrà intervenire per rafforzare - secondo quando dichiarato dal Presidente del Gruppo Pd, Giuseppe Romano - il dispositivo di legge attorno alla Valutazione del Danno Sanitario poichè gli attuali sistemi di controllo sono del tutto insufficienti a garantire la prevenzione dei rischi sia sull'ambiente di vita che su quello del lavoro. Per curare al meglio, le patologie, si dovrà modificare la rete oncologica che avrà ( trattasi di una conferma) come centro di riferimento regionale il Giovanni Paolo II di Bari con le sue eccellenze specialistiche.
Determinante, per far fronte ai relativi investimenti per l'acquisto di macchinari tecnologicamente avanzati per l'intervento radioterapico ed ematologico, sarà l'uscita (si auspica in tempi brevi) dal Piano di Rientro della Spesa Sanitaria Regionale.