ROMA - “In Puglia noi abbiamo avuto il coraggio dell’innovazione. E il Centro Nazionale delle Ricerche è stato uno dei principali attori della trasformazione del salvadanaio comunitario in investimenti concreti che implementano quelle politiche dell’innovazione che sono fondamentali per guadagnare futuro”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine della sottoscrizione, insieme al Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luigi Nicolais, all’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone e alla Presidente dell’Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione Eva Milella dell’Addendum al Protocollo d’Intesa (siglato con il Cnr il 15 marzo del 2010) per ampliare e integrare la collaborazione tra i due enti, alla luce dei nuovi scenari delle strategie regionali e comunitarie per la ricerca e l’innovazione, basate sulla smart specialisation.
“Noi in questi anni – ha proseguito Vendola – abbiamo lavorato perché fossero abbattute le barriere delle competenze, delle compartimentazioni che fanno di ciascun soggetto una sorta di monade incomunicante. Per noi è molto importante lavorare per mettere insieme il sistema pubblico dell’innovazione. Significa mettere intorno a un tavolo tutti gli attori e consentire al Cnr di essere veramente il valore aggiunto in termini di progettazione, qualificazione dei progetti e validazione della loro qualità”.
“La ricerca e l’innovazione – ha spiegato l’Assessore Capone – sono talmente importanti per noi che abbiamo costruito un logo “smart Puglia”, per intendere una strategia di smart specialisation. Vogliamo far emergere i settori più importanti in cui sono presenti le eccellenze e accompagnarle con attività di trasferimento tecnologico e con una diffusione della cultura dell’innovazione. È questo quello che chiediamo, attraverso questo protocollo, al Cnr: accompagnare la Regione Puglia in un’attività pervasiva presso le scuole e le Università e i centri di ricerca”.
Tra gli obiettivi dell’Addendum al Protocollo d’Intesa:
- favorire la definizione di progetti di ricerca e innovazione congiunti a cui partecipino strutture di ricerca del CNR e imprese da realizzare anche nell’ambito di programmi internazionali, comunitari, nazionali, e regionali, anche in riferimento a sfide sociali e fabbisogni espressi dalla Pubblica Amministrazione;
- promuovere la qualificazione del capitale umano attraverso lo sviluppo e potenziamento delle attività di formazione ed alta formazione anche con l'obiettivo di creare un sistema educativo integrato tra Regione, CNR e scuola al fine di facilitare la transizione tra il mondo dell'istruzione e quello dell'occupazione, sulla base delle specifiche esigenze territoriali;
- potenziare i servizi di trasferimento tecnologico anche promuovendo la creazione, la crescita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e di nuovi prodotti ad alto contenuto tecnologico, sostenendo la dinamicità dell’innovazione nei territori coinvolti;
- integrare il patrimonio delle nuove conoscenze che scaturiscono dalla ricerca pubblica con le priorità industriali favorendo lo sviluppo di reti innovative (cluster, distretti tecnologici e produttivi ect) nei settori in cui sono presenti contestualmente competenze scientifiche e tecnologiche e attività di ricerca di eccellenza;
- favorire il collegamento delle iniziative regionali di attività e infrastrutture per la ricerca con le iniziative promosse dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon 2020 e del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020;
- collaborare nell’analisi di tipo strategico e prospettico per l’elaborazione della politica regionale per la Ricerca e l’innovazione;
- promuovere azioni di diffusione della cultura scientifica a livello regionale;
- favorire la mobilità di personale tra le strutture del CNR, la Regione, gli enti, le strutture e le Agenzie regionali, sulla base degli ordinamenti interni delle Parti;
- favorire la realizzazione di nuovi insediamenti volti alla ricerca, alla didattica e al trasferimento
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine della sottoscrizione, insieme al Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luigi Nicolais, all’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone e alla Presidente dell’Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione Eva Milella dell’Addendum al Protocollo d’Intesa (siglato con il Cnr il 15 marzo del 2010) per ampliare e integrare la collaborazione tra i due enti, alla luce dei nuovi scenari delle strategie regionali e comunitarie per la ricerca e l’innovazione, basate sulla smart specialisation.
“Noi in questi anni – ha proseguito Vendola – abbiamo lavorato perché fossero abbattute le barriere delle competenze, delle compartimentazioni che fanno di ciascun soggetto una sorta di monade incomunicante. Per noi è molto importante lavorare per mettere insieme il sistema pubblico dell’innovazione. Significa mettere intorno a un tavolo tutti gli attori e consentire al Cnr di essere veramente il valore aggiunto in termini di progettazione, qualificazione dei progetti e validazione della loro qualità”.
“La ricerca e l’innovazione – ha spiegato l’Assessore Capone – sono talmente importanti per noi che abbiamo costruito un logo “smart Puglia”, per intendere una strategia di smart specialisation. Vogliamo far emergere i settori più importanti in cui sono presenti le eccellenze e accompagnarle con attività di trasferimento tecnologico e con una diffusione della cultura dell’innovazione. È questo quello che chiediamo, attraverso questo protocollo, al Cnr: accompagnare la Regione Puglia in un’attività pervasiva presso le scuole e le Università e i centri di ricerca”.
Tra gli obiettivi dell’Addendum al Protocollo d’Intesa:
- favorire la definizione di progetti di ricerca e innovazione congiunti a cui partecipino strutture di ricerca del CNR e imprese da realizzare anche nell’ambito di programmi internazionali, comunitari, nazionali, e regionali, anche in riferimento a sfide sociali e fabbisogni espressi dalla Pubblica Amministrazione;
- promuovere la qualificazione del capitale umano attraverso lo sviluppo e potenziamento delle attività di formazione ed alta formazione anche con l'obiettivo di creare un sistema educativo integrato tra Regione, CNR e scuola al fine di facilitare la transizione tra il mondo dell'istruzione e quello dell'occupazione, sulla base delle specifiche esigenze territoriali;
- potenziare i servizi di trasferimento tecnologico anche promuovendo la creazione, la crescita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e di nuovi prodotti ad alto contenuto tecnologico, sostenendo la dinamicità dell’innovazione nei territori coinvolti;
- integrare il patrimonio delle nuove conoscenze che scaturiscono dalla ricerca pubblica con le priorità industriali favorendo lo sviluppo di reti innovative (cluster, distretti tecnologici e produttivi ect) nei settori in cui sono presenti contestualmente competenze scientifiche e tecnologiche e attività di ricerca di eccellenza;
- favorire il collegamento delle iniziative regionali di attività e infrastrutture per la ricerca con le iniziative promosse dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon 2020 e del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020;
- collaborare nell’analisi di tipo strategico e prospettico per l’elaborazione della politica regionale per la Ricerca e l’innovazione;
- promuovere azioni di diffusione della cultura scientifica a livello regionale;
- favorire la mobilità di personale tra le strutture del CNR, la Regione, gli enti, le strutture e le Agenzie regionali, sulla base degli ordinamenti interni delle Parti;
- favorire la realizzazione di nuovi insediamenti volti alla ricerca, alla didattica e al trasferimento
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