BARI - Conferimento rifiuti pericolosi in territorio pugliese. Una dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in merito alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone.
“Anzitutto, è bene ricordare che stiamo parlando di dichiarazioni secretate, fino a pochi giorni fa, rese dal ‘pentito’ Carmine Schiavone innanzi alla Commissione parlamentare di indagine sul ciclo dei rifiuti nel 1997 e che alluderebbero a smaltimenti illeciti a loro volta risalenti a una decina di anni prima. Credo sia giusto che la comunità pugliese debba sapere se quelle dichiarazioni rendevano necessario un successivo approfondimento investigativo e se esso vi sia stato. E tuttavia la verifica di tali fatti va compiuta attraverso corretti canali istituzionali, dal momento che varie ed autorevoli istituzioni sono state via via competenti sul punto.
Nel frattempo, abbiamo tutti il dovere di non alimentare allarmismi o avvalorare sospetti di inerzie. Insomma, vorrei invitare tutti i rappresentanti della politica regionale alla responsabilità ed alla prudenza che vanno coniugate con la ‘massima allerta’ che giustamente è scattata in queste ore”.
“Anzitutto, è bene ricordare che stiamo parlando di dichiarazioni secretate, fino a pochi giorni fa, rese dal ‘pentito’ Carmine Schiavone innanzi alla Commissione parlamentare di indagine sul ciclo dei rifiuti nel 1997 e che alluderebbero a smaltimenti illeciti a loro volta risalenti a una decina di anni prima. Credo sia giusto che la comunità pugliese debba sapere se quelle dichiarazioni rendevano necessario un successivo approfondimento investigativo e se esso vi sia stato. E tuttavia la verifica di tali fatti va compiuta attraverso corretti canali istituzionali, dal momento che varie ed autorevoli istituzioni sono state via via competenti sul punto.
Nel frattempo, abbiamo tutti il dovere di non alimentare allarmismi o avvalorare sospetti di inerzie. Insomma, vorrei invitare tutti i rappresentanti della politica regionale alla responsabilità ed alla prudenza che vanno coniugate con la ‘massima allerta’ che giustamente è scattata in queste ore”.