BRINDISI - E' degenerata in rissa una discussione nata dalla contesa della migliore posizione davanti a un supermercato dove chiedere l'elemosina ai clienti dell'esercizio commerciale. E' successo ieri pomeriggio a Fasano, in provincia di Brindisi, dove quattro nigeriani, tre uomini e una donna, sono stati arrestati dai carabinieri intervenuti sul posto. Devono rispondere, a vario titolo, dei reati di rissa aggravata, rifiuto di indicazioni sull'identita' personale, porto d'armi e oggetti di offesa, esercizio abusivo dell'accattonaggio.
La lite si e' sviluppata nel parcheggio del supermercato, in via Roma. Durante la rissa e' stato utilizzato anche un bastone lungo 45 centimetri. La donna ha riportato un trauma contusivo al polso sinistro e alla spalla sinistra con prognosi di 7 giorni mentre uno degli uomini ha subito l'abrasione a un labbro con prognosi di un giorno.
Ai nigeriani e' stata contestata la violazione dell'ordinanza sindacale sull'esercizio abusivo dell'accattonaggio. Pertanto la somma complessiva incassata dalle offerte dei passanti, circa 1.600 euro, ritrovati in parti diverse nelle tasche dei quattro extracomunitari, e' stata sequestrata e sara' confiscata. Le eta' dei nigeriani vanno dai 29 ai 31 anni. Ora si trovano rinchiusi nei penitenziari di Brindisi e Lecce.
La lite si e' sviluppata nel parcheggio del supermercato, in via Roma. Durante la rissa e' stato utilizzato anche un bastone lungo 45 centimetri. La donna ha riportato un trauma contusivo al polso sinistro e alla spalla sinistra con prognosi di 7 giorni mentre uno degli uomini ha subito l'abrasione a un labbro con prognosi di un giorno.
Ai nigeriani e' stata contestata la violazione dell'ordinanza sindacale sull'esercizio abusivo dell'accattonaggio. Pertanto la somma complessiva incassata dalle offerte dei passanti, circa 1.600 euro, ritrovati in parti diverse nelle tasche dei quattro extracomunitari, e' stata sequestrata e sara' confiscata. Le eta' dei nigeriani vanno dai 29 ai 31 anni. Ora si trovano rinchiusi nei penitenziari di Brindisi e Lecce.
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