'Romeo & Juliet', 2 secoli prima lo scrisse Bandello?

dal nostro inviato Francesco Greco.
ROMA - Quando il regista di "Romeo & Juliet" Carlo Carlei dice che forse un certo Giovanni Bandello la scrisse 2 secoli prima di Shakespeare, riprendendola dalla memoria popolare (come l'Odissea: la prima bozza risalirebbe intorno al 1200), i colleghi si scuotono dal torpore del pomeriggio in riva al Tevere. La collega dell'Ansa Francesca Pierleoni si precipita in sala-stampa e ci fa subito un lancio. E' una notizia con la enne maiuscola. Anche per la Puglia. Forse Giovanni Bandello è pugliese. Il cognome è molto diffuso al Sud (in Salento per dire): chiederemo a Google: loro sanno tutto. Carlei ha addirittura usato la parola "remake". Certo, non si può accusare William Shakespeare, il bardo, di plagio. L'avrebbe riscritta alla sua maniera, col suo tocco magico. Però...

  L'immortale storia d'amore fra i due ragazzini (per Shakespeare Giulietta avrebbe avuto 12 anni, Romeo 14) e la "guerra" fra Capuleti e Montecchi è stata ripresa più volte, dal teatro al cinema (basta pensare alla versione di Franco Zeffirelli). Perché è una love story con finale da tragedia greca divenuta un archetipo. L'amore adulto è filologicamente diverso. Girato a Mantova, la cripta però ricostruita ad Anagni, costumi sontuosissimi, il film è fuori concorso all'ottava edizione del Festival di Roma.

   E' stato prodotto, fra gli altri, da Nadja Swarovski per Swarovski Entertainment Ltd e da Rai Cinema. "Abbiamo lavorato molto per l'industria cinematografica fornendo pietre e diamanti - sorride la biondissima produttrice - da sempre sosteniamo la moda, il cinema, l'industria culturale. Siamo fieri di aver sostenuto questo bellissimo progetto  e continueremo a finanziare i progetti culturali che ci piacciono...". Fa eco Paolo De Brocco, Rai Cinema: "Anche noi siamo soddisfatti di aver sostenuto un classico rivisitato: un progetto internazionale in cui la Rai ha subito creduto".

   Incalzati dalle domande, si è poi scesi nello specifico. Carlei: "Questa storia mi intimidisce molto. Abbiamo cercato di esprimere l'innocenza di una storia d'amore senza tempo. Fare Shakespeare? E' un grande privilegio... Siamo stati rispettosi delle versioni precedenti, non volevamo essere spettacolari".

   Una faida tra famiglie, una liaison fra teen-ager al primo amore proposta a un pubblico giovane, e non solo: si è insistito molto sul fatto che è una storia raccontata a tutti, nata nel Medioevo italiano e scagliata nel tempo infinito, per un'emozione sempre viva. Giulietta è Hailee Steinfeld, Romeo Douglas Booth; da Damian Lewis (Lord Capuleti) a Paul Giamatti: un grande cast. Julian Fellowes, sceneggiatore del film che è ambientato nel Rinascimento: "E' stato un lavoro tremendo riportare dal testo teatrale al linguaggio per il cinema. Ogni generazione ha riscritto questa storia: pensi che nell'Ottocento cambiarono il finale con un happy end!".