Ruvo di Puglia, salvato cucciolo di cane incastrato in un pozzo

BARI - Dopo tre giorni la cucciola sta bene ed è pronta per l’adozione. Questo l’esito di una brutta avventura dal lieto fine iniziata il 3 novembre scorso.

Un contadino nota una cagna di grossa taglia accovacciata nei pressi di un vecchio pozzo per l’acqua piovana. Non scorgendo alcunché si allontana ma udendo dei guaiti, e capendo che un animale doveva essere intrappolato in quella cavità buia e profonda, non esita a contattare la locale sezione di Ruvo di Puglia della Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

I volontari, giunti sul posto, notano la cagna intenta a cercare di spostare una grossa pietra dal buco da cui provenivano i lamenti. “Ci siamo allungati il più possibile attraverso l’ingresso del pozzo e grazie a una fotocamera e a una torcia siamo riusciti a localizzare il cane, una cucciola di pochi mesi” - spiega Enza Cantatore, volontaria storica della sezione di Ruvo di Puglia della Lega del Cane.

 Per il salvataggio della piccola, rintanata in un angolo inaccessibile e poco visibile, si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco i quali, giunti sul posto assieme alla Polizia Municipale, hanno legato un cavo d’acciaio al grosso masso che ostruiva la bocca del pozzo e, con l’ausilio del trattore di un contadino del posto, hanno liberato l’ingresso. Solo così uno dei pompieri è potuto scendere a diversi metri di profondità e salvare il cane.

 “La cucciola, chiamata Piera in onore del vigile del fuoco che l’ha materialmente liberata, era affamata e spaventata” - come spiegano Rossella Ulloa e Gaetano De Gregorio, gli altri due volontari LNDC che hanno preso parte al salvataggio -  “Era lì sicuramente da qualche giorno, mostrava segni visibili di rogna ma per fortuna nessun danno da caduta. Al più presto provvederemo a sterilizzare la mamma e a reimmetterla sul territorio. Piera invece è in cerca di una famiglia”.

La Legge 281 del 1991 stabilisce che siano le autorità locali, Comuni e Sindaci, Vigili Urbani, i responsabili della gestione del randagismo sul territorio. E la Legge Regionale 12 del 1995, agli artt. 6 e 8, identifica nella ASL l’organo competente al recupero dei cani vaganti sul territorio e alla successiva somministrazione della profilassi sanitaria all’interno dei canili.

La normativa viene purtroppo troppo spesso disattesa e in molti Comuni pugliesi gli adempimenti di legge sono ancora lontani dall’essere un’attività ordinaria e sistematica.

Auspichiamo che episodi di collaborazione come quello verificatosi a Ruvo di Puglia diventino una consuetudine e possano promuovere una sempre maggiore e proficua sinergia a supporto del lavoro degli Enti preposti.

Lega Nazionale per la Difesa del Cane ringrazia il Comando della Polizia Municipale di Ruvo e il Comando dei Vigili del Fuoco di Molfetta per il tempestivo intervento e per aver collaborato ancora una volta con la nostra associazione.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto