TARANTO - Gli agenti della Squadra Mobile di Taranto hanno eseguito all'alba 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di persone ritenute responsabili a vario titolo di detenzione e cessione di ingenti quantitativi di stupefacenti, in particolare cocaina, nel comune di Lizzano, in provincia di Taranto, e comuni limitrofi.
Nel corso dell'indagine, coordinata dalla Procura di Taranto, sono stati sequestrati stupefacenti armi e munizioni di vario calibro ed identificati oltre un centinaio di acquirenti. Un ruolo rilevante nell'organizzazione era ricoperto da due donne che ricorrevano ai termini piu' disparati per indicare lo stupefacente. I particolari dell'operazione verranno resi nel corso di una conferenza stampa che si terra in Questura nella tarda mattinata.
LE INTERCETTAZIONI - Nelle intercettazioni la droga da spacciare veniva indicata con termini di comodo: moduli, fotocopie, prestampati, portiere, padelle, mortadella, 'boccacci' di carciofi, birra, spine, carne. Lo hanno accertato gli inquirenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto che, stamane, nell'operazione 'Little White Bird', hanno arrestato 14 persone residenti nel comune di Lizzano, alle porte del capoluogo jonico, e nei centri limitrofi (Pulsano, Carosino e San Giorgio Jonico) in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare.
Al blitz hanno collaborato 13 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Bari e Lecce. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno utilizzato numerose intercettazioni telefoniche. Particolarmente intenso lo spaccio di cocaina. Un ruolo dominante nell'attivita' illegale l'ha avuto G.P., 42 anni, che ha usufruito della piena collaborazione della moglie G.C., 31 anni, del fratello G.P., 30, e di una coppia di incensurati, che provvedevano a custodire nella propria abitazione lo stupefacente destinato allo spaccio.
LE INDAGINI - Nel corso delle indagini sono stati identificati oltre un centinaio di acquirenti di stupefacenti. La cessione dello stupefacente avveniva sia presso le abitazioni degli indagati, sia in alcuni locali nella disponibilita' degli stessi. A riscontro dell'attivita' di spaccio il 29 giugno 2012 A.M. fu arrestato all'interno del suo appartamento a Lizzano. Furono trovati 50 grammi in pietra di cocaina, una pistola Beretta 9x21, con matricola abrasa, munizionamento vario, un passamontagna e guanti in lattice. Alcuni degli indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. (Adnkronos)
Nel corso dell'indagine, coordinata dalla Procura di Taranto, sono stati sequestrati stupefacenti armi e munizioni di vario calibro ed identificati oltre un centinaio di acquirenti. Un ruolo rilevante nell'organizzazione era ricoperto da due donne che ricorrevano ai termini piu' disparati per indicare lo stupefacente. I particolari dell'operazione verranno resi nel corso di una conferenza stampa che si terra in Questura nella tarda mattinata.
LE INTERCETTAZIONI - Nelle intercettazioni la droga da spacciare veniva indicata con termini di comodo: moduli, fotocopie, prestampati, portiere, padelle, mortadella, 'boccacci' di carciofi, birra, spine, carne. Lo hanno accertato gli inquirenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto che, stamane, nell'operazione 'Little White Bird', hanno arrestato 14 persone residenti nel comune di Lizzano, alle porte del capoluogo jonico, e nei centri limitrofi (Pulsano, Carosino e San Giorgio Jonico) in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare.
Al blitz hanno collaborato 13 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Bari e Lecce. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno utilizzato numerose intercettazioni telefoniche. Particolarmente intenso lo spaccio di cocaina. Un ruolo dominante nell'attivita' illegale l'ha avuto G.P., 42 anni, che ha usufruito della piena collaborazione della moglie G.C., 31 anni, del fratello G.P., 30, e di una coppia di incensurati, che provvedevano a custodire nella propria abitazione lo stupefacente destinato allo spaccio.
LE INDAGINI - Nel corso delle indagini sono stati identificati oltre un centinaio di acquirenti di stupefacenti. La cessione dello stupefacente avveniva sia presso le abitazioni degli indagati, sia in alcuni locali nella disponibilita' degli stessi. A riscontro dell'attivita' di spaccio il 29 giugno 2012 A.M. fu arrestato all'interno del suo appartamento a Lizzano. Furono trovati 50 grammi in pietra di cocaina, una pistola Beretta 9x21, con matricola abrasa, munizionamento vario, un passamontagna e guanti in lattice. Alcuni degli indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. (Adnkronos)