Sparatoria L.A., aggressore é grave. Padre avvertì polizia

STATI UNITI - Aveva inviato un sms alla famiglia in cui diceva di volersi suicidare il 23enne Paul Ciancia che ieri ha aperto il fuoco nel Terminal 3 dell'aeroporto internazionale di Los Angeles uccidendo un agente della sicurezza e ferendo altre 7 persone. Lo riferiscono diversi media americani.

Il giovane, dato inizialmente per morto, e' stato colpito più volte al torace dai poliziotti nella sparatoria, ma é sopravvissuto anche se é tuttora ricoverato in gravi condizioni.

QUANDO PADRE KILLER AVVERTI' POLIZIA, MIO FIGLIO NON STA BENE - Con una maggiore celerita' si sarebbe forse potuto evitare l'attacco di ieri all'aeroporto di Los Angeles, dove il 23enne Paul Anthony Ciancia ha aperto il fuoco all'impazzata uccidendo un agente della Tsa, la Transporty Security Administration, ferendone un altro e provocando un drammatico fuggi fuggi durante il quale parecchie persone hanno riportato lesioni, almeno in un caso molto gravi. Prima che il giovane scatenasse la sua ira, al momento ancora inspiegabile, il padre aveva infatti contattato le forze dell'ordine, pregandole di individuare il figlio e di controllarne le condizioni, perche' temeva potesse succedere qualcosa di irreparabile: a riferirlo e' stato Allen Cummings, capo della polizia di Pennsville, cittadina del New Jersey situata una quarantina di chilometri a sud-ovest di Filadelfia, di cui il killer e' originario e dove la famiglia risiede tuttora. Secondo l'ufficiale, Ciancia senior era stato messo in allarme dalla lettura di un sms che Paul aveva inviato con il cellulare al fratello dalla California, dove si era trasferito circa un anno e mezzo fa.