ROMA - "Complessivamente questa operazione" di cessione di quote societarie "dovrebbe far entrare tra i 10 e i 12 miliardi di euro" nelle casse dello Stato, di cui la metà andrà a ridurre il debito nel 2014 e il resto a "ricapitalizzazione della Cdp". Così il premier Enrico Letta. Le cessioni in programma da parte del governo vedono ''soggetti di non controllo come Stm, Fincantieri, Cdp Reti, Grandi stazioni'', ha aggiunto Letta. ''Abbiamo deciso di intervenire nelle partecipazioni dirette e indirette con la cessione di quote non di controllo, tranne il caso della Sace, per la quale la presenza privata, come per le consorelle eueopee, sarà maggiore''.
+ Imu, slitta varo decreto
LE SOCIETA' DA PRIVATIZZARE - Sono otto le societa' coinvolte nel primo pacchetto di privatizzazioni: Stm, Enav, Eni, Fincantieri, Cdp Reti, Cdp Tag, Grandi stazioni, Sace. Nel pacchetto c'e' anche un'operazione di buyback che riguarda Eni. Si tratta, ha spiegato il premier Enrico Letta, di "un'operazione che comportera' la cessione di un 3% ulteriore di Eni senza che questa cessione comporti la discesa sotto il 30%, che e' la soglia famosa dell'opa. Un'operazione di buyback - ha aggiunto Letta - che Eni ha gia' annunciato di voler fare e che l'anno prossimo consentira' di avere un 3% di azioni in sovrannumero rispetto alla quota del 30% e che venderemo al mercato". Il premier ha parlato anche dello slittamento dello stop alla seconda rata Imu: "Chiuderemo martedi' l'iter legato ai due decreti dell'Imu e sulle quote di Bankitalia", ha detto Letta. "La seconda rata dell'Imu non sara' pagata dai cittadini, questo impegno sara' rispettato", afferma il presidente del Consiglio. "Il rinvio" del via libera dei due decreti "e' esclusivamente dovuto ad un fatto formale, i due porvvedimento devono andare in parallelo. Le banche - dice il premier - saranno toccate da entrambi i provvedimenti e quindi" occorre, per quanto riguarda il tema della rivalutazione delle quote di Bankitalia, e' "necessario il parere della Bce che arrivera' nelle prossime ore", osserva Letta. Quanto agli incidenti di ieri a Roma provocati dagli attivisti No Tav, il premier ha spiegato: "Ho visto che gli scontri" di ieri "hanno prodotto devastazioni molto gravi". Si e' trattato di "fatti molto gravi". Ed ancora: "L'assalto alle sedi del partito e' grave, da stigmatizzare. L'assalto a sedi di partito va stigmatizzato tutti insieme a prescindere da quale partito si tratti".
"CREDITO D'IMPOSTA PER LA RICERCA" - La settimana prossima, nel cosiddetto collegato sviluppo alla legge di stabilità, ci sarà una significativa dotazione finanziaria per il credito d'imposta sulla ricerca". Lo afferma il premier Enrico Letta, in videoconferenza con gli 'Stati generali della cultura' organizzati a Milano dal 'Gruppo24Ore'.
PREMIER A SQUINZI, INVESTIMENTI INSIEME - "Possiamo decidere insieme le modalità di allocazione di queste risorse" che arriveranno dalla spending review: lo ha detto il premier Enrico Letta al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, confermando però "i tre grandi obiettivi" stabiliti dal governo a partire dalla riduzione delle tasse sul lavoro.
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LE SOCIETA' DA PRIVATIZZARE - Sono otto le societa' coinvolte nel primo pacchetto di privatizzazioni: Stm, Enav, Eni, Fincantieri, Cdp Reti, Cdp Tag, Grandi stazioni, Sace. Nel pacchetto c'e' anche un'operazione di buyback che riguarda Eni. Si tratta, ha spiegato il premier Enrico Letta, di "un'operazione che comportera' la cessione di un 3% ulteriore di Eni senza che questa cessione comporti la discesa sotto il 30%, che e' la soglia famosa dell'opa. Un'operazione di buyback - ha aggiunto Letta - che Eni ha gia' annunciato di voler fare e che l'anno prossimo consentira' di avere un 3% di azioni in sovrannumero rispetto alla quota del 30% e che venderemo al mercato". Il premier ha parlato anche dello slittamento dello stop alla seconda rata Imu: "Chiuderemo martedi' l'iter legato ai due decreti dell'Imu e sulle quote di Bankitalia", ha detto Letta. "La seconda rata dell'Imu non sara' pagata dai cittadini, questo impegno sara' rispettato", afferma il presidente del Consiglio. "Il rinvio" del via libera dei due decreti "e' esclusivamente dovuto ad un fatto formale, i due porvvedimento devono andare in parallelo. Le banche - dice il premier - saranno toccate da entrambi i provvedimenti e quindi" occorre, per quanto riguarda il tema della rivalutazione delle quote di Bankitalia, e' "necessario il parere della Bce che arrivera' nelle prossime ore", osserva Letta. Quanto agli incidenti di ieri a Roma provocati dagli attivisti No Tav, il premier ha spiegato: "Ho visto che gli scontri" di ieri "hanno prodotto devastazioni molto gravi". Si e' trattato di "fatti molto gravi". Ed ancora: "L'assalto alle sedi del partito e' grave, da stigmatizzare. L'assalto a sedi di partito va stigmatizzato tutti insieme a prescindere da quale partito si tratti".
"CREDITO D'IMPOSTA PER LA RICERCA" - La settimana prossima, nel cosiddetto collegato sviluppo alla legge di stabilità, ci sarà una significativa dotazione finanziaria per il credito d'imposta sulla ricerca". Lo afferma il premier Enrico Letta, in videoconferenza con gli 'Stati generali della cultura' organizzati a Milano dal 'Gruppo24Ore'.
"Con la cultura in Italia si deve mangiare": lo ha aggiunto il premier. Letta ha ricordato che il decreto Bray è stato "il primo passo che anzitutto ha salvato le fondazioni lirico-sinfoniche".