Stefano Lazzerini, con gli Ahria dalle sagre al duetto con Mietta

di Alessandro Nardelli - Stefano Lazzerini, il cantante degli Ahria, intervistato dal Giornale di Puglia, racconta un po’ la storia del gruppo, delle loro collaborazioni eccellenti e dell’ultimo loro singolo, Io per Te, colonna sonora del film “Universitari molto più che amici” di Federico Moccia. Stefano racconta dell’amicizia tra i componenti del gruppo, essendo tutti coetanei, dello stesso paese e avendo studiato assieme.

Parla poi del rapporto che li lega a due importanti figure quali Gioacchino Rispoli e Roberto Casalino, e delle emozioni provate nel loro vero primo evento importante nel 2006, suonando alla notte bianca a Roma a Piazzale dei Cinquecento. Infine fa conoscere meglio l’ultimo loro brano Io per Te, una storia d’amore al capolinea.

D: Come vi siete incontrati per la prima volta?
R: Siamo cresciuti insieme perché veniamo tutti dallo stesso paese. Siamo coetanei, abbiamo frequentato tutti e tre la stessa scuola di musica, abbiamo studiato nella stessa scuola, quindi fin da piccoli ci siamo conosciuti e ci siamo frequentati. Poi ci siamo trovati così in amicizia che abbiamo deciso di costruire questo gruppo musicale.

D: Che cos’è per te la musica?
R: La musica rappresenta sicuramente uno stile di vita. E’molto difficile pensare, parlo a nome di tutti i componenti del gruppo, alla nostra vita senza la musica. Siamo cresciuti con la musica, praticamente è parte di noi stessi.

D: Che cosa rappresenta per te Gioacchino Rispoli?
R: Sicuramente un maestro, una persona che è un grandissimo professionista, e questo lo dice la sua storia, in cui abbiamo grandissima fiducia e rispetto. Un musicista da seguire e da cui si può imparare tanto.

D: Nel 2006 avete suonato alla Notte Bianca a Roma a Piazzale dei Cinquecento. Che emozioni hai provato a cantare davanti a così tanta gente?
R: Ne abbiamo parlato spesso di questo evento, perché noi veniamo dalla strada, abbiamo fatto sagre, piccole feste. Non è importante tanto il grande pubblico o il piccolo pubblico, bensì il fatto che quando uno fa un concerto mette l’anima al servizio del proprio pubblico, che siano 5 persone o che siano migliaia. Di differenza non ce n’è molta, anzi l’unica cosa è che più gente c’è più stimolo c’è a suonare, perché sai che ti ascoltano più persone e il gioco è più bello.

D: Il vostro primo singolo, Tu non sai, è scritto da Roberto Casalino, autore per artisti come Giusy Ferreri, Emma Marrone, Annalisa Scarrone… Un aggettivo per descrivere artisticamente Roberto Casalino?
R: Musicalmente è molto preparato, e dal punto di vista personale è una brava persona, devo dire che ci siamo trovati molto bene assieme. E’una persona interessante che conosce molte cose e ha tante cose da dire. La collaborazione è nata per la stima reciproca che abbiamo. E’ sicuramente un grandissimo artista in tutti i suoi lati.

D: Com’è nata la vostra collaborazione con Federico Moccia?
R: La nostra collaborazione con Federico Moccia è nata qualche anno fa quando ci ha fatto incontrare il nostro produttore. Ci siamo conosciuti con il tempo, quando piano piano gli abbiamo fatto ascoltare le nostre canzoni e lui è rimasto molto contento. Si è affezionato al gruppo, alla nostra musica, è venuto ad ascoltare un po’ di nostri concerti. Quindi la collaborazione è nata proprio per un rapporto in crescita fatto di stima reciproca. Non c’è stato nulla di combinato, è nato tutto perché a lui piaceva quello che facevamo noi, e a noi piaceva quello che faceva lui

D: Di cosa parla il vostro brano Io per Te, colonna sonora proprio di un film di Moccia, Universitari molto più che amici?
R: Il brano Io per Te racconta di una storia d’amore che è finita per delle incomprensioni tra uomo e donna abbastanza insormontabili. I due non si capivano molto, per cui non sono riusciti a salvare questo rapporto. Nonostante questo, continuano a volersi bene e sono coscienti di essersi lasciati comunque alle spalle un rapporto con dei bellissimi momenti. Malinconico, doloroso ma anche positivo per il futuro, un brano dove ci sono un po’ tutti i sentimenti secondo me.

D: Cosa rappresenta per te il duettare con una cantante di altissimo livello quale Mietta?
R: Rappresenta sicuramente un motivo per imparare, perché in questa passione, questo mestiere, è fondamentale avere la voglia di crescere, di imparare e di ascoltare gli altri, perché è ricco di talmente tante sfumature che è veramente importante considerare tutto quello che qualsiasi artista ti può dare. Poi ovviamente quando ti trovi a duettare con un’artista di questo tipo puoi solo essere felice, perché impari tante cose.

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