FOGGIA - “La Statale 16 che collega Foggia a San Severo, nel corso degli anni, ha registrato una quantità notevolissima di morti e purtroppo dobbiamo registrare che la catena degli incidenti continua a comportare lutti e dolori nell’oramai cronico scaricabarile di istituzioni ed enti bloccati dai lacci della burocrazia e dai lacciuoli delle rigide procedure.
Pur non intendendo perseguire la facile strumentalizzazione, nonostante la mia pluriennale battaglia personale e funzionale per l’accelerazione di questa improcrastinabile opera pubblica, devo necessariamente fare chiarezza in ordine alle responsabilità dei vari soggetti istituzionali che hanno l’OBBLIGO GIURIDICO E MORALE di prestare attenzione al grido di dolore che da troppo tempo si alza dai nostri territori.
La necessità di “mettere tutte le carte a posto”, per usare una felice espressione coniata da Giovanni FALCONE per questa nostra martoriata ed ingessata Italia, hanno comportato il paradosso che nonostante le interrogazioni, le proteste, le suppliche quel tratto di strada non ha mai ricevuto attenzione da parte degli organismi preposti.
Ancora oggi, dopo aver continuato a piangere i nostri cari, dobbiamo prendere atto che – nonostante le rassicurazioni di facciata e le chiacchiere al vento – non risulta ancora elaborato il progetto per la realizzazione dell’opera stradale.
La politica, anche in questo caso, si scontra con uno dei poteri forti, autoreferenziato e irresponsabile: quello delle tecnostrutture che, nel chiuso delle loro stanze ed in forza di guarentigie e poteri sempre maggiori e subdoli, decide di restare indifferente rispetto alle legittime istanze che i rappresentanti dei cittadini, delle persone vere, degli interessi legittimi si affannano ad affermare.
Il problema vero, purtroppo, sta qui: non bastano le denunce, le battaglie, le veglie, gli articoli dei giornali e le pressioni mediatiche se non si acquista la consapevolezza che vi sono questioni vere ed urgenti da affrontare con serietà.
E’ ora di dire basta: bisogna che si diano tempi certi rispetto alla realizzazione dell’opera, mediante la immediata predisposizione del progetto e l’avvio della procedura per la sua esecuzione.
Sul tema non accetto ulteriori ritardi e rinvii, perche’ i cittadini che usano quotidianamente l’arteria della morte meritano risposte immediate.
Chiedo pertanto all’assessore Leo DI GIOIA, figlio della nostra terra, ed al Ministro Maurizio LUPI che ha sempre mostrato affetto e stima per la Capitanata di mettere in campo tutte le loro energie e le loro capacità, allocando le risorse e sciogliendo il nodo gordiano che blocca l’adeguamento infrastrutturale della Statale 16 nel tratto San Severo-Foggia.
Nelle more, inoltre, ritengo che possano essere analizzati e messi in campo tutti gli interventi tesi ad affievolire la tensione del traffico sulla tratta, con il coinvolgimento della Prefettura, della Società Autostrade, delle Forze dell’Ordine che dovrebbero istituire controlli fissi per il rispetto della segnaletica (che dovrebbe – come più volte segnalato – essere oggetto di idonea manutenzione).
Lavoriamo insieme per la qualità della vita e per la vita stessa dei nostri concittadini”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale Francesco Damone (Gruppo misto).
Pur non intendendo perseguire la facile strumentalizzazione, nonostante la mia pluriennale battaglia personale e funzionale per l’accelerazione di questa improcrastinabile opera pubblica, devo necessariamente fare chiarezza in ordine alle responsabilità dei vari soggetti istituzionali che hanno l’OBBLIGO GIURIDICO E MORALE di prestare attenzione al grido di dolore che da troppo tempo si alza dai nostri territori.
La necessità di “mettere tutte le carte a posto”, per usare una felice espressione coniata da Giovanni FALCONE per questa nostra martoriata ed ingessata Italia, hanno comportato il paradosso che nonostante le interrogazioni, le proteste, le suppliche quel tratto di strada non ha mai ricevuto attenzione da parte degli organismi preposti.
Ancora oggi, dopo aver continuato a piangere i nostri cari, dobbiamo prendere atto che – nonostante le rassicurazioni di facciata e le chiacchiere al vento – non risulta ancora elaborato il progetto per la realizzazione dell’opera stradale.
La politica, anche in questo caso, si scontra con uno dei poteri forti, autoreferenziato e irresponsabile: quello delle tecnostrutture che, nel chiuso delle loro stanze ed in forza di guarentigie e poteri sempre maggiori e subdoli, decide di restare indifferente rispetto alle legittime istanze che i rappresentanti dei cittadini, delle persone vere, degli interessi legittimi si affannano ad affermare.
Il problema vero, purtroppo, sta qui: non bastano le denunce, le battaglie, le veglie, gli articoli dei giornali e le pressioni mediatiche se non si acquista la consapevolezza che vi sono questioni vere ed urgenti da affrontare con serietà.
E’ ora di dire basta: bisogna che si diano tempi certi rispetto alla realizzazione dell’opera, mediante la immediata predisposizione del progetto e l’avvio della procedura per la sua esecuzione.
Sul tema non accetto ulteriori ritardi e rinvii, perche’ i cittadini che usano quotidianamente l’arteria della morte meritano risposte immediate.
Chiedo pertanto all’assessore Leo DI GIOIA, figlio della nostra terra, ed al Ministro Maurizio LUPI che ha sempre mostrato affetto e stima per la Capitanata di mettere in campo tutte le loro energie e le loro capacità, allocando le risorse e sciogliendo il nodo gordiano che blocca l’adeguamento infrastrutturale della Statale 16 nel tratto San Severo-Foggia.
Nelle more, inoltre, ritengo che possano essere analizzati e messi in campo tutti gli interventi tesi ad affievolire la tensione del traffico sulla tratta, con il coinvolgimento della Prefettura, della Società Autostrade, delle Forze dell’Ordine che dovrebbero istituire controlli fissi per il rispetto della segnaletica (che dovrebbe – come più volte segnalato – essere oggetto di idonea manutenzione).
Lavoriamo insieme per la qualità della vita e per la vita stessa dei nostri concittadini”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale Francesco Damone (Gruppo misto).