TARANTO - La multinazionale danese Vestas che un mese fa ha confermato la indisponibilita' a riaprire l'attivita' di produzione delle turbine eoliche nel sito di Taranto (Vestas Nacelles) e conseguentemente l'esubero di 120 unita' lavorative, ha annunciato oggi, nel corso di un incontro tenutosi nella sede del Ministero dello Sviluppo economico a Roma, di voler investire nell'altra sua attivita' nel territorio jonico, dove si assemblano pale eoliche, con conseguenti e possibili ricadute occupazionali positive. Lo annuncia l'assessore al Lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli.
Attraverso una proposta estremamente articolata, il gruppo Vestas ha prospettato alle parti sociali innanzitutto un investimento di quasi dieci milioni di euro per lo sviluppo della produzione di pale V112 sull'altro stabilimento tarantino, Vestas Blades, capace cosi' di ricollocare in breve temine una trentina di unita', oltre alla possibilita' nei prossimi mesi di una ricollocazione di alcuni lavoratori all'interno delle imprese del gruppo.
"Non possiamo che ritenerci soddisfatti - ha commentato Caroli - innanzitutto se si pensa a come questa vertenza era cominciata e al rischio della assenza di qualsiasi apertura. L'ulteriore investimento su un prodotto tecnologico che si colloca nella fascia piu' alta del mercato deve essere letto come sicura testimonianza dell'interesse di Vestas a restare nella nostra regione. Siamo tuttavia solo all'inizio di un percorso che non potra' considerarsi concluso se non alla ricollocazione di tutti i 120 dipendenti".
Nell'intesa sottoscritta al Ministero c'e' un preciso impegno della Regione a supportare il percorso di riqualificazione dei lavoratori: "La Regione si e' sin dal principio impegnata in tal senso - ha proseguito l'assessore - e tale impegno riguarda tutti i lavoratori potenzialmente ricollocabili. A tal fine e' pertanto necessario che in tempi strettissimi l'azienda presenti unitamente al piano formativo il piano strategico che consenta a tutte le parti di valutare le prospettive dell'investimento cui oggi la stessa formalmente si e' obbligata".
La prospettiva, per come indicata dall'assessore, e' quella della revoca della procedura di mobilita' e la conversione in cassa integrazione guadagni per cessazione di attivita'. Proseguiranno nei prossimi giorni gli approfondimenti tecnici necessari a mettere a punto gli aspetti connessi all'accordo.
Attraverso una proposta estremamente articolata, il gruppo Vestas ha prospettato alle parti sociali innanzitutto un investimento di quasi dieci milioni di euro per lo sviluppo della produzione di pale V112 sull'altro stabilimento tarantino, Vestas Blades, capace cosi' di ricollocare in breve temine una trentina di unita', oltre alla possibilita' nei prossimi mesi di una ricollocazione di alcuni lavoratori all'interno delle imprese del gruppo.
"Non possiamo che ritenerci soddisfatti - ha commentato Caroli - innanzitutto se si pensa a come questa vertenza era cominciata e al rischio della assenza di qualsiasi apertura. L'ulteriore investimento su un prodotto tecnologico che si colloca nella fascia piu' alta del mercato deve essere letto come sicura testimonianza dell'interesse di Vestas a restare nella nostra regione. Siamo tuttavia solo all'inizio di un percorso che non potra' considerarsi concluso se non alla ricollocazione di tutti i 120 dipendenti".
Nell'intesa sottoscritta al Ministero c'e' un preciso impegno della Regione a supportare il percorso di riqualificazione dei lavoratori: "La Regione si e' sin dal principio impegnata in tal senso - ha proseguito l'assessore - e tale impegno riguarda tutti i lavoratori potenzialmente ricollocabili. A tal fine e' pertanto necessario che in tempi strettissimi l'azienda presenti unitamente al piano formativo il piano strategico che consenta a tutte le parti di valutare le prospettive dell'investimento cui oggi la stessa formalmente si e' obbligata".
La prospettiva, per come indicata dall'assessore, e' quella della revoca della procedura di mobilita' e la conversione in cassa integrazione guadagni per cessazione di attivita'. Proseguiranno nei prossimi giorni gli approfondimenti tecnici necessari a mettere a punto gli aspetti connessi all'accordo.
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