di Nicola Zuccaro - Una mattinata dedicata al Piccinni. Il Teatro Comunale è stato oggetto di un sopralluogo effettuato dalla Commissione Cultura operante a Palazzo di Città e fortemente voluto da Marco Lacarra.
L'Assessore ai Lavori Pubblici sollecitato nei giorno scorsi nella rispettiva Commissione ad aggiornare sullo stato dei lavori di rifacimento di quello che potrebbe essere definito il secondo politeama dopo il rinato Petruzzelli, ha risposto organizzando questa visita. Una delegazione di consiglieri comunali oltre ai componenti la Commissione Cultura supportata dalle spiegazioni fornite dai tecnici impegnati sul cantiere ha appurato lo stato dei lavori.
In alcuni come per il nostro giornale ivi presente non è mancato lo scetticismo sulla chiusura dei lavori prevista per la fine del 2014 ovvero in concomitanza con il 160mo anniversario della sua fondazione. Manca la pavimentazione tanto da paragonare i corridoi del Piccinni a delle catacombe. Le decorazioni procedono a rilento.
L'unica nota che induce all'ottimismo tanto da rappresentare l'aspetto inedito di questo è il recupero del sottotetto. Quest'ultimo lo si vorrebbe "isolare" dal resto del Politeama Comunale creando una specifica pavimentazione anti-sonora tanto da convertirlo in sala prove o in un museo storico del Teatro a seguito del ritrovamento di macchinari in disuso. Non sarà utilizzato lo Scalone che collega una zona del Piccinni con l'attiguo Palazzo di Città .
L'altra novità è rappresentata dalla costruzione di 2 scale antincendio che, in caso di pericolo, consentiranno l'evacuazione del pubblico. Ma, gli aggiornamenti ricevuti, non eliminano gli interrogativi per i quali i lavori procedono a rilento. Una motivazione, per quanto poco esaustiva, potrebbe essere individuata nei tempi biblici dettati dalla Sovraintendenza dei Beni Culturali anche a seguito del ritrovamento nei mesi scorsi di resti umani e di altri reperti di archeologia industriale quali vecchie cisterne a tutt'oggi giacenti nel sottosuolo del Teatro.
Agli interrogativi emersi durante il sopralluogo in merito al periodo di conclusione dei lavori si aggiungono quelli relativi ai costi che puntualmente emergono alla vigilia di una calda seduta del Consiglio Comunale nel corso della quale l'Assessore al ramo Marco Lacarra presenterà il Piano Triennale delle Opere Pubbliche per la Città di Bari.
L'Assessore ai Lavori Pubblici sollecitato nei giorno scorsi nella rispettiva Commissione ad aggiornare sullo stato dei lavori di rifacimento di quello che potrebbe essere definito il secondo politeama dopo il rinato Petruzzelli, ha risposto organizzando questa visita. Una delegazione di consiglieri comunali oltre ai componenti la Commissione Cultura supportata dalle spiegazioni fornite dai tecnici impegnati sul cantiere ha appurato lo stato dei lavori.
In alcuni come per il nostro giornale ivi presente non è mancato lo scetticismo sulla chiusura dei lavori prevista per la fine del 2014 ovvero in concomitanza con il 160mo anniversario della sua fondazione. Manca la pavimentazione tanto da paragonare i corridoi del Piccinni a delle catacombe. Le decorazioni procedono a rilento.
L'unica nota che induce all'ottimismo tanto da rappresentare l'aspetto inedito di questo è il recupero del sottotetto. Quest'ultimo lo si vorrebbe "isolare" dal resto del Politeama Comunale creando una specifica pavimentazione anti-sonora tanto da convertirlo in sala prove o in un museo storico del Teatro a seguito del ritrovamento di macchinari in disuso. Non sarà utilizzato lo Scalone che collega una zona del Piccinni con l'attiguo Palazzo di Città .
L'altra novità è rappresentata dalla costruzione di 2 scale antincendio che, in caso di pericolo, consentiranno l'evacuazione del pubblico. Ma, gli aggiornamenti ricevuti, non eliminano gli interrogativi per i quali i lavori procedono a rilento. Una motivazione, per quanto poco esaustiva, potrebbe essere individuata nei tempi biblici dettati dalla Sovraintendenza dei Beni Culturali anche a seguito del ritrovamento nei mesi scorsi di resti umani e di altri reperti di archeologia industriale quali vecchie cisterne a tutt'oggi giacenti nel sottosuolo del Teatro.
Agli interrogativi emersi durante il sopralluogo in merito al periodo di conclusione dei lavori si aggiungono quelli relativi ai costi che puntualmente emergono alla vigilia di una calda seduta del Consiglio Comunale nel corso della quale l'Assessore al ramo Marco Lacarra presenterà il Piano Triennale delle Opere Pubbliche per la Città di Bari.