di Nicola Zuccaro - Dalla quiete condizionata dal religioso ricordo dei propri cari allo strombazzare, imperterrito, dei clacson. E' il quadro contrastante riscontrato sin dalla prima mattinata di sabato 2 novembre dentro e fuori la Necropoli di Bari in occasione della commemorazione dei defunti. All'uscita del "Monumentale" la circolazione non destava problemi sia per la massiccia osservazione dei vigili urbani che per le aree destinate
al parcheggio nella vicina Via Scopelliti.
Dunque sin qui la circolazione procedeva con una fluidità non indifferente. Così non è stato risalendo in direzione di Via Crispi all'incrocio con Via Brigata Bari. Quì ha regnato un caos caratterizzato dall'imbottigliamento della circolazione anche nell'ultimo tratto della parallela Via Principe Amedeo.
E' la fotografia di quanto si prevedeva all'indomani della chiusura al traffico di Via Nazariantz per il completamento dei lavori relativi all'Asse Nord-Sud e che consegna ai cittadini un immagine non certo edificante per una città che assurge a essere metropolitana ma che, a partire dalla circolazione stradale è paragonabile ad un grande paese. Egregi lettori, anche questa è Bari.
Dunque sin qui la circolazione procedeva con una fluidità non indifferente. Così non è stato risalendo in direzione di Via Crispi all'incrocio con Via Brigata Bari. Quì ha regnato un caos caratterizzato dall'imbottigliamento della circolazione anche nell'ultimo tratto della parallela Via Principe Amedeo.
E' la fotografia di quanto si prevedeva all'indomani della chiusura al traffico di Via Nazariantz per il completamento dei lavori relativi all'Asse Nord-Sud e che consegna ai cittadini un immagine non certo edificante per una città che assurge a essere metropolitana ma che, a partire dalla circolazione stradale è paragonabile ad un grande paese. Egregi lettori, anche questa è Bari.