"Vendola almeno si scusi con i tarantini"
BARI - Basta guardare i dati diffusi dallo studio Sentieri sulla mortalità per tumori a Taranto, o le perizie chimiche ed epidemiologiche della Procura di Taranto, per capire che di marcio ce n'è davvero tanto tra tutti coloro che in questi anni hanno avuto responsabilità nella gestione dell'ILVA.
Ad ogni livello qualcuno poteva fare qualcosa in più per tutelare la salute dei cittadini e non l'ha fatto, dal sindaco, ai dirigenti, fino al Presidente di Regione.
Oggi Vendola e tanti suoi consiglieri, amici e compagni d'affari sono indagati, personaggi come per esempio Girolamo Archinà, già agli arresti domiciliari, il braccio destro di Riva, proprietario dell'ILVA. Archinà con il quale proprio il governatore poeta si divertiva al telefono, con il quale si complimentava per la prontezza di riflessi avuta nello strappare di mano il microfono dallo scomodo giornalista che indagava, evitando che questi potesse ottenere da Riva qualche dichiarazione compromettente.
Noi del M5S ci siamo stati a Taranto e abbiamo parlato direttamente con i cittadini disperati per le condizioni in cui versa la loro città. Una città antica, con storia e cultura importantissime, una città a vocazione turistica trasformata dallo Stato in un polo industriale che di fatto l'ammazza ogni giorno.
A Taranto non è più possibile allevare, coltivare, giocare all'aria aperta e persino tumulare i defunti per via dell'inquinamento ambientale, a Taranto praticamente non si può più vivere.
Segue una nota a firma dei parlamentari pugliesi
La politica tradizionale, quella dei partiti, quella che non vede altro che gli interessi delle lobbies, il mercato, i flussi di denaro, quella che ci ha ridotti nello stato pietoso in cui siamo, non trova altre soluzioni che non decreti e supercommissari che non risolveranno un bel niente.
Noi invece abbiamo in mente soluzioni rivoluzionarie, vorremmo veder diventare Taranto la nuova Bilbao. Questa modesta città del nord della penisola iberica che ha avuto il coraggio di puntare sulla cultura e ha stravinto la scommessa diventando la terza meta turistica in Spagna dopo Barcellona e Madrid. È questo che vogliamo per Taranto, una vera e propria rinascita e lotteremo in tutte le sedi per ottenere questo risultato.
Per quanto riguarda i responsabili dello sfacelo auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso e che chi deve pagare paghi. Se Vendola ha la coscienza a posto sarebbe quantomeno opportuno che si scusasse con i cittadini di Taranto, altrimenti si dimetta subito e affronti le sue responsabilità. Le vittime di questa tragedia e le loro famiglie meritano rispetto e giustizia!
A riferirlo in una nota congiunta M5S Giuseppe Brescia, Daniela Donno, Emanuele Scagliusi, Giuseppe L'Abbate, Diego De Lorenzis.
Ad ogni livello qualcuno poteva fare qualcosa in più per tutelare la salute dei cittadini e non l'ha fatto, dal sindaco, ai dirigenti, fino al Presidente di Regione.
Oggi Vendola e tanti suoi consiglieri, amici e compagni d'affari sono indagati, personaggi come per esempio Girolamo Archinà, già agli arresti domiciliari, il braccio destro di Riva, proprietario dell'ILVA. Archinà con il quale proprio il governatore poeta si divertiva al telefono, con il quale si complimentava per la prontezza di riflessi avuta nello strappare di mano il microfono dallo scomodo giornalista che indagava, evitando che questi potesse ottenere da Riva qualche dichiarazione compromettente.
Noi del M5S ci siamo stati a Taranto e abbiamo parlato direttamente con i cittadini disperati per le condizioni in cui versa la loro città. Una città antica, con storia e cultura importantissime, una città a vocazione turistica trasformata dallo Stato in un polo industriale che di fatto l'ammazza ogni giorno.
A Taranto non è più possibile allevare, coltivare, giocare all'aria aperta e persino tumulare i defunti per via dell'inquinamento ambientale, a Taranto praticamente non si può più vivere.
Segue una nota a firma dei parlamentari pugliesi
La politica tradizionale, quella dei partiti, quella che non vede altro che gli interessi delle lobbies, il mercato, i flussi di denaro, quella che ci ha ridotti nello stato pietoso in cui siamo, non trova altre soluzioni che non decreti e supercommissari che non risolveranno un bel niente.
Noi invece abbiamo in mente soluzioni rivoluzionarie, vorremmo veder diventare Taranto la nuova Bilbao. Questa modesta città del nord della penisola iberica che ha avuto il coraggio di puntare sulla cultura e ha stravinto la scommessa diventando la terza meta turistica in Spagna dopo Barcellona e Madrid. È questo che vogliamo per Taranto, una vera e propria rinascita e lotteremo in tutte le sedi per ottenere questo risultato.
Per quanto riguarda i responsabili dello sfacelo auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso e che chi deve pagare paghi. Se Vendola ha la coscienza a posto sarebbe quantomeno opportuno che si scusasse con i cittadini di Taranto, altrimenti si dimetta subito e affronti le sue responsabilità. Le vittime di questa tragedia e le loro famiglie meritano rispetto e giustizia!
A riferirlo in una nota congiunta M5S Giuseppe Brescia, Daniela Donno, Emanuele Scagliusi, Giuseppe L'Abbate, Diego De Lorenzis.