Ad Ostuni l'autore Paolo Di Paolo presenta il suo libro "Mandami tanta vita"

OSTUNI (BR) - Continuano gli eventi culturali nella città di Ostuni: mercoledì 4 dicembre, a partire dalle ore 19, lo scrittore Paolo Di Paolo sarà ospite presso l’auditorium della Biblioteca comunale “F. Trinchera senior” per parlare del suo ultimo libro dal titolo "Mandami tanta vita”, edito dalla Feltrinelli editore, il romanzo con il quale è entrato nella cinquina finalista del “Premio Strega 2013”.

Per quanto riguarda l’iniziativa, è organizzata dal Comune in collaborazione con “La Bottega del Libro” e il “Casbah ArtCafe”, e vedrà gli interventi del sindaco Tanzarella, dell’avvocato Giusy Santomanco del “Presidio del libro” e dell’autore, Paolo Di Paolo.

“Attraverso la figura di Piero Gobetti" si legge nella presentazione del volume "la cui passione ardeva nonostante un destino ingrato, Paolo Di Paolo interroga se stesso, il suo rapporto con il presente, e sembra volerci ricordare che la forza per reagire ce la portiamo dentro. Vale la pena ricordare quello che Gobetti aveva scritto pochi mesi prima di morire, dopo essere stato picchiato nuovamente dagli squadristi: "le nostre malattie e le nostre crisi di coscienza non possiamo curarle che noi. Dobbiamo trovare da soli la nostra giustizia". Seguendo l'esempio di Gobetti, oggi Paolo Di Paolo si chiede e ci chiede se è ancora possibile l'impegno, se si può essere liberi senza andarsene. La risposta a tutte le domande di cui è pieno questo suo ultimo romanzo forse la troviamo già all'inizio, affidata ai pensieri di Ada, la moglie di Piero: "Basta volerle le cose, no?. Basta infinitamente volerle".

Nel nuovo romanzo di Paolo Di Paolo due giovinezze si intrecciano tra Torino e Parigi all'inizio del 1926: quella di Moraldo e quella di Piero. La vicenda narrata vede il protagonista, Moraldo, appena arrivato a Torino per una sessione di esami (nella pensione familiare in cui alloggia), “si accorge di aver scambiato la valigia con quella di uno sconosciuto. All'interno c'è una macchina fotografica, una copia de l'Illustrazione italiana, una boccetta di profumo. Grazie a un annuncio sul giornale, riesce a ritrovare la valigia smarrita e subito si infatua della proprietaria della valigia scambiata, Carlotta, una fotografa intraprendente che sta per partire per Parigi. Intanto Moraldo segue Piero, un coetaneo che a venticinque anni ha già fondato riviste, una casa editrice e scrive con passione contro il fascismo, espressione di tutti i mali dell'Italia, invocando una rivoluzione liberale che liberi il Paese. Moraldo ammira questo giovane e vorrebbe incontrarlo, ma tutti i tentativi che fa per avvicinarlo falliscono. In realtà Piero non è più a Torino. È già partito alla volta di Parigi, intenzionato a portare avanti il lavoro che in Italia gli è impedito. Ma a Parigi si ammalerà di nuovo e vi morirà a metà febbraio, lasciando in Italia la moglie tanto amata e il figlioletto di pochi mesi. Allo stesso tempo anche Moraldo sta per raggiungere la capitale francese sulle tracce di Carlotta...”.

Daniele Martini