Al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi Silvio Orlando in scena con 'Il Mercante di Venezia'
BRINDISI - Proseguono alla grande gli eventi culturali al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi: giovedì 5 dicembre, a partire dalle ore 20:30, l'attore Silvio Orlando vestirà i panni di Shylock, l’avido e vendicativo usuraio ebreo protagonista de «Il mercante di Venezia» di William Shakespeare.
Il testo, nella versione della Popular Shakespeare Kompany diretta da Valerio Binasco, vibra ancora oggi di straordinaria attualità, toccando temi come l’intolleranza, il razzismo, il senso dell’etica e la denuncia delle false apparenze.
La vicenda prende le mosse dal prestito concesso a un gentiluomo veneziano nel Cinquecento da un amico mercante che ha però necessità di farsi garantire da un usuraio ebreo, con cui stringe un accordo azzardato. Nella pièce si intrecciano conflitti sociali e culturali, valori come legalità e giustizia, passioni ed intrighi amorosi, ma su tutto domina il potere del denaro: tutto si compra e si vende, anche un brandello di carne umana, anche l’amore. È il denaro che determina i destini dei protagonisti, che connota la loro cifra morale.
Protagonista è Silvio Orlando, che interpreta il ruolo di Shylock, un vecchio, dice l’attore, che «si mette di traverso alla felicità dei giovani, facendo saltare il patto delle generazioni. Un po’ quello che succede oggi. Ma il regista lo vuole anche ferito e dolente. È un personaggio insidioso. È negativo, totalmente negativo, ma alla fine, trovandosi da solo contro tutti, suscita simpatia, o quanto meno pietà».
Valerio Binasco concepisce così il suo lavoro sul testo: «Dentro al Mercante c’è un mostro. Ma non è Shylock, è il denaro, è l’affaticarsi degli uomini contemporanei per amare e odiare, reinventare il denaro. La cattiveria di Shylock non è convenzionale, è evidentemente una persona ferita dalle circostanze della vita. La grande umanità di Silvio riesce a rileggere in chiave contemporanea i tratti che lo caratterizzano».
Per la forza di questo messaggio il regista ha voluto trasporre la storia dalla Venezia del 1500 al nord est dei giorni nostri, luogo di confine e luogo di affari, dove i mercanti prosperano e i giovani ricchi chiacchierano al bar, tra risate, pettegolezzi e battute.
E in questa ambientazione il personaggio di Shylock di Silvio Orlando è l’“outsider”, lo straniero, l’estraneo sempre serioso e cupo, un personaggio negativo ma in fondo non più cattivo di tanti altri. Colui a cui è stato permesso di fare commercio con le proprie ricchezze, ma a cui è stato impedito di entrare a far parte realmente della società.
Per ulteriori informazioni sullo spettacolo, è possibile consultare il sito del Nuovo Teatro Verdi www.fondazionenuovoteatroverdi.it oppure chiamare i numeri 0831229230 oppure 0831562554.
Daniele Martini
Il testo, nella versione della Popular Shakespeare Kompany diretta da Valerio Binasco, vibra ancora oggi di straordinaria attualità, toccando temi come l’intolleranza, il razzismo, il senso dell’etica e la denuncia delle false apparenze.
La vicenda prende le mosse dal prestito concesso a un gentiluomo veneziano nel Cinquecento da un amico mercante che ha però necessità di farsi garantire da un usuraio ebreo, con cui stringe un accordo azzardato. Nella pièce si intrecciano conflitti sociali e culturali, valori come legalità e giustizia, passioni ed intrighi amorosi, ma su tutto domina il potere del denaro: tutto si compra e si vende, anche un brandello di carne umana, anche l’amore. È il denaro che determina i destini dei protagonisti, che connota la loro cifra morale.
Protagonista è Silvio Orlando, che interpreta il ruolo di Shylock, un vecchio, dice l’attore, che «si mette di traverso alla felicità dei giovani, facendo saltare il patto delle generazioni. Un po’ quello che succede oggi. Ma il regista lo vuole anche ferito e dolente. È un personaggio insidioso. È negativo, totalmente negativo, ma alla fine, trovandosi da solo contro tutti, suscita simpatia, o quanto meno pietà».
Valerio Binasco concepisce così il suo lavoro sul testo: «Dentro al Mercante c’è un mostro. Ma non è Shylock, è il denaro, è l’affaticarsi degli uomini contemporanei per amare e odiare, reinventare il denaro. La cattiveria di Shylock non è convenzionale, è evidentemente una persona ferita dalle circostanze della vita. La grande umanità di Silvio riesce a rileggere in chiave contemporanea i tratti che lo caratterizzano».
Per la forza di questo messaggio il regista ha voluto trasporre la storia dalla Venezia del 1500 al nord est dei giorni nostri, luogo di confine e luogo di affari, dove i mercanti prosperano e i giovani ricchi chiacchierano al bar, tra risate, pettegolezzi e battute.
E in questa ambientazione il personaggio di Shylock di Silvio Orlando è l’“outsider”, lo straniero, l’estraneo sempre serioso e cupo, un personaggio negativo ma in fondo non più cattivo di tanti altri. Colui a cui è stato permesso di fare commercio con le proprie ricchezze, ma a cui è stato impedito di entrare a far parte realmente della società.
Per ulteriori informazioni sullo spettacolo, è possibile consultare il sito del Nuovo Teatro Verdi www.fondazionenuovoteatroverdi.it oppure chiamare i numeri 0831229230 oppure 0831562554.
Daniele Martini