Appalto pulizia scuole, Lemma “No a contratti di lavoro improponibili!”
TARANTO - Il Consigliere regionale, Anna Rita Lemma ha indirizzato la seguente lettera al Ministro all’Istruzione, Maria Chiara Carrozza per chiedere il suo intervento in merito al cambio appalto dei servizi di pulizia nelle scuole, una questione che coinvolgere 800 lavoratori, di cui 550 tarantini.
“Non sono bastate 10 ore di trattativa per arrivare ad un accordo sul cambio appalto dei servizi di pulizia nelle scuole. L’approvazione dell’emendamento alla legge di stabilità che aveva stanziato i fondi per garantire la prosecuzione, a parità di condizione per due mesi, aveva fatto sperare in un esito differente. Proprio per questo, la Regione Puglia ha aperto l’incontro odierno invitando le parti a raggiungere un accordo che potesse consentire, anche in attuazione delle disposizioni di legge in materia recentemente approvate dal Parlamento, il pieno mantenimento degli attuali assetti occupazionali e delle condizioni di lavoro in essere. Ho chiesto all’azienda di riflettere nelle prossime ore sulla possibilità di riaprire questo spiraglio riconsiderando la propria posizione. Confido in un positivo riscontro in assenza del quale il Ministero dovrà tornare a valutare l’ipotesi di revoca della gara.”. Queste le dichiarazioni rese a mezzo stampa dall’assessore alle politiche del lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli, in data 27 dicembre, al termine di una giornata evidentemente difficile.
Peraltro, quanto indicato in sintesi dall’assessore Caroli è stato condiviso da tutti i presidenti dei gruppi consiliari del Consiglio regionale pugliese nonché dai parlamentari presenti all’incontro con i lavoratori di una quindicina di giorni fa a Bari. I parlamentari presenti erano l’on. Teresa Bellanova, l’on. Donatella Duranti e l’on, Dario Stefàno.
Nella piena consapevolezza della oggettiva complessità La prego, signor ministro, di valutare, così come sono convinta Lei starà facendo in queste ore, qualsiasi strada reputi percorribile per impedire che di fatto i lavoratori siano costretti a sottoscrivere contratti di lavoro improponibili. Circa 550 dei lavoratori pugliesi sono impiegati nella provincia di Taranto e Lei potrà immaginare che cosa rappresenterebbe in questo momento un ulteriore taglio delle risorse per il lavoro nella nostra Città.
Le ragioni della presente sono peraltro determinate dal fatto che il tempo a disposizione non è ormai tanto. In attesa di nuove, voglia quindi accogliere la presente per esprimere la mia profonda preoccupazione anche per le possibili conseguenze che tale situazione potrebbe determinare”.
“Non sono bastate 10 ore di trattativa per arrivare ad un accordo sul cambio appalto dei servizi di pulizia nelle scuole. L’approvazione dell’emendamento alla legge di stabilità che aveva stanziato i fondi per garantire la prosecuzione, a parità di condizione per due mesi, aveva fatto sperare in un esito differente. Proprio per questo, la Regione Puglia ha aperto l’incontro odierno invitando le parti a raggiungere un accordo che potesse consentire, anche in attuazione delle disposizioni di legge in materia recentemente approvate dal Parlamento, il pieno mantenimento degli attuali assetti occupazionali e delle condizioni di lavoro in essere. Ho chiesto all’azienda di riflettere nelle prossime ore sulla possibilità di riaprire questo spiraglio riconsiderando la propria posizione. Confido in un positivo riscontro in assenza del quale il Ministero dovrà tornare a valutare l’ipotesi di revoca della gara.”. Queste le dichiarazioni rese a mezzo stampa dall’assessore alle politiche del lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli, in data 27 dicembre, al termine di una giornata evidentemente difficile.
Peraltro, quanto indicato in sintesi dall’assessore Caroli è stato condiviso da tutti i presidenti dei gruppi consiliari del Consiglio regionale pugliese nonché dai parlamentari presenti all’incontro con i lavoratori di una quindicina di giorni fa a Bari. I parlamentari presenti erano l’on. Teresa Bellanova, l’on. Donatella Duranti e l’on, Dario Stefàno.
Nella piena consapevolezza della oggettiva complessità La prego, signor ministro, di valutare, così come sono convinta Lei starà facendo in queste ore, qualsiasi strada reputi percorribile per impedire che di fatto i lavoratori siano costretti a sottoscrivere contratti di lavoro improponibili. Circa 550 dei lavoratori pugliesi sono impiegati nella provincia di Taranto e Lei potrà immaginare che cosa rappresenterebbe in questo momento un ulteriore taglio delle risorse per il lavoro nella nostra Città.
Le ragioni della presente sono peraltro determinate dal fatto che il tempo a disposizione non è ormai tanto. In attesa di nuove, voglia quindi accogliere la presente per esprimere la mia profonda preoccupazione anche per le possibili conseguenze che tale situazione potrebbe determinare”.