Atenei del Sud, Forza Italia insiste. "Il gruppo al Senato presenta compatto mozione contro il Decreto"

BARI - Università, le parole del ministro Carrozza non convincono e Forza Italia non demorde. Continua, quindi e intensifica la sua crociata contro il decreto punti organico che discrimina gli atenei del Sud a favore di alcuni noti poli universitari del Nord.  Tutto il gruppo del Senato, infatti, compatto, ha presentato una mozione, su iniziativa del senatore pugliese d’Ambrosio Lettieri, che impegna il Governo a intervenire con urgenza, nei modi e con i mezzi che riterrà più opportuni, al fine di eliminare gli effetti palesemente sperequativi derivanti dall'applicazione del modello di ripartizione previsto dal Decreto Ministeriale del 9 agosto 2012 n. 713. La mozione invita anche il ministro Carrozza a correggere, a valersi dall'anno 2013, il meccanismo di assegnazione dei punti organico, tenendo conto delle cessazioni dal servizio del personale, della sostenibilità e dell'equilibrio economico-finanziario e patrimoniale di ciascun ateneo, nonché del contesto economico e territoriale e infrastrutturale di ciascun ateneo, oltre a rivedere, nei modi e con i mezzi che riterrà più opportuni, il sistema di finanziamento delle università introducendo meccanismi che, assicurando la copertura delle spese di funzionamento di ciascun ateneo, ne valorizzino i risultati e favoriscano il miglioramento per gli atenei che ottengono risultati insufficienti.
“Le Università del Sud”, ironizza in una nota il sen. d’Ambrosio Lettieri, capogruppo FI-PdL della 12^ Commissione del Senato, “insieme ai giovani e ai precari ringraziano il Governo Alfetta in Carrozza. Da settimane ci siamo mobilitati, rispondendo ad un giustificato appello di tutti i rettori pugliesi, perché fossero cambiati i criteri di assegnazione dei punti organico. Abbiamo presentato anche un emendamento in questa direzione inusitatamente dichiarato inammissibile. La legge di stabilità arrivata in aula blindata e con la clausola della fiducia non ci ha consentito ulteriori interventi oltre ad un ordine del giorno sul quale abbiamo registrato un fronte unico trasversale all’inizio di novembre. Ora vogliamo i fatti. Non ci bastano le parole del ministro. Vogliamo il rispetto della volontà del Parlamento che oggi torna a far sentire chiara la propria voce attraverso i senatori di Forza Italia”.
Oltre quaranta firme, da quella del proponente d’Ambrosio Lettieri al capogruppo Romani, ai senatori forzisti pugliesi Tarquinio, Zizza, Amoruso, Perrone, Iurlaro, Bruni, Liuzzi e Bruno e a tutto il gruppo senatoriale del partito.

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