Bari, evento finale del III Corso di Alta Formazione per dirigenti ASl 'antispreco' promosso dalla FARE

BARI - Questa mattina, nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo di Bari, si è svolta la cerimonia conclusiva con la consegna dei 30 attestati della III edizione del corso di Alta formazione per funzionari e dirigenti ASL. Per Francesco De Nicolo, presidente della FARE: “Stiamo preparando una nuova classe di funzionari della Pubblica Amministrazione giovani e capaci”.

La Federazione delle associazioni regionali degli Economi e Provveditori della Sanità (FARE) ha formato 30 nuovi funzionari e dirigenti Asl dell’area patrimonio. “Una nuova classe giovane e capace”, ha spiegato il presidente, Francesco De Nicolo, nella cerimonia di consegna degli attestati che si è tenuta oggi nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo dell’Università degli Studi di Bari. E’ stata l’ultima tappa del corso di alta formazione avviato ad aprile con il supporto di GlaxoSmithKline, AstraZeneca e Johson&Johson.

Il master, che ha coinvolto le città di Napoli, Roma, Pescara, Matera e Bari, ha favorito il consolidamento professionale grazie ad una formazione strutturata in 5 moduli per complessive 80 ore. Prima della cerimonia c’è stata anche una breve discussione dei lavori elaborati dai partecipante che saranno pubblicati su “TEME” rivista di tecnica ed economia sanitaria.
“Le professionalità nel mondo della sanità ci sono e le Regioni – ha aggiunto De Nicolo -devono solo utilizzarle al meglio per riorganizzare questo settore. E’ formando professionisti di ottimo livello sul  piano burocratico ed etico che strutture come la “Centrale unica di acquisto” possono funzionare nel modo migliore, tenendo conto anche delle realtà locali”.

Con l’entrata in vigore delle norme sulla spendingreview – è emerso durante l’incontro - si è reso indispensabile formare, in questa direzione, anche i nuovi manager della sanità. Le Asl stanno cercando di recuperare le capacità professionali oggi indispensabili per una corretta gestione del servizio. Lo fanno mentre accorpamenti delle Aziende Sanitarie, centralizzazioni degli uffici acquisti, esternalizzazioni di alcune funzioni amministrative, hanno ormai ridotto numericamente le professionalità nel settore del ‘Provveditorato’.

“Il momento che stiamo vivendo  -  secondo GiangiuseppeConsole presidente del Si.Na.F.O (Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri)- non è dei più facili. Proprio per questo serve una sinergia fra tutti i soggetti coinvolti verso un unico scopo: risparmio e migliore assistenza per il cittadino”.

Il direttore scientifico del corso,Claudio Amoroso, si è poi soffermato sul percorso di questi tre anni nell’alta formazione: “Siamo partiti da un aggiornamento in tema di normativa sugli appalti, poi siamo passati alla diagnostica di laboratorio e al marketing di acquisto, approfondendo non  solo le procedure, ma mantenendo un occhio attento sul mercato. Per il futuro è importante un’aggregazione di Asl, o ancora meglio di regioni, almeno al Centro- Sud, per condividere un sistema di gare cercando una uniformità di sistema. Solo in questo modo si può raggiungere il traguardo del miglior prezzo”.

Di tagli e sovraesposizione normativa ha poi parlato Giuseppe Nuzzolese, direttore d’Area Patrimonio della Asl Bat. “Ci sono troppe norme che male impattano sulla sanità a fronte di tagli lineari e indiscriminati e dei blocchi nell’approvvigionamento di beni e servizi. In questo quadro già poco rassicurante, va aggiunta l’assenza dello spazio di negoziazione da parte dei Provveditori. In questo modo si crea una dicotomia insostenibile tra le norme che prevedono tagli ai tetti di spesa e i livelli essenziali di assistenza, che seppur previsti nella Costituzione, diventano una chimera. Nel mezzo ci sono i Provveditori che devo essere costantemente formati e aggiornati per fare al meglio il loro lavoro”.

“Tutto dovrebbe passare – ha detto Ignazio Zullo, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Puglia - da un maggior controllo nella gestione degli acquisti. Le Centrali uniche di spesa non devono avere requisiti così restrittivi da ridurre le gare a due soli soggetti, che possono quindi fare ‘cartello’ o comunque creare forti danni alle piccole e  medie imprese”.

Gli organizzatori hanno anticipato alcuni elementi della quarta edizione del corso, che dovrebbe iniziare a marzo 2014. Si chiamerà “Scuola permanete di formazione dei buyers pubblici nella sanità”, inizierà in parallelo anche al Centro-Nord e allargherà i confini italiani per analizzare la formazione manageriale europea, secondo il nuovo codice degli appalti e la nuova direttiva Ue in materia.
“In Europa dobbiamo andarci come nazione non come singole regioni – ha spiegatoFabrizio Muzio, manager di AstraZeneca – per questo è importante l’avvio del master anche al Nord. I particolarismi danneggiano il settore, serve uniformità”.

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