BARI - A Bari una Conferenza nazionale delle politiche per l’infanzia: è una prospettiva alla quale si sta lavorando, annunciata dalla Garante pugliese dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Rosy Paparella, nel corso della presentazione, nell’aula del Consiglio regionale, degli atti del convegno “La famiglia risorsa della società ”, organizzato a Bari, nel maggio scorso, dalla Consulta regionale femminile.
L’appuntamento sui problemi e sugli interventi a favore dei minori potrà rappresentare una delle nuove occasioni di confronto per la Consulta, un organismo di parità che punta ad aprirsi verso l’esterno, ad affrontare spunti di riflessione insieme alle associazioni e ad altri soggetti attivi nella società . “Il 2014 sia l’anno della famiglia – è la proposta della presidente Carbonelli – e la centralità dei bambini è senz’altro uno dei più rilevanti tra i temi posti dalla ‘famiglia’”.
L’istituto familiare sta cambiando, ma resta la cellula sociale fondamentale e merita l’attenzione , il rispetto e il sostegno delle istituzioni. Tanto più oggi, che le famiglie sono messe in gravi difficoltà dalla crisi economica e dal disorientamento dei valori del presente, ha fatto notare il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio. “Questo contesto chiama in causa anche la Regione, che non si tira indietro. La nostra Assemblea – ha assicurato– pur non avendo compiti gestionali, è determinata ad esercitare il suo ruolo legislativo cercando di incidere sui bisogni, garantendo il rispetto della dignità delle persone”.
Criticità e fragilità sono in aumento, toccano le famiglie e ancora più pesantemente i minori, in una fase storica che Rosy Paparella ha definito “inedita, nella quale gli anziani lavorano per i giovani e che sta rivelando l’incapacità degli adulti di consegnare ai bambini un futuro che sia una promessa e non una minaccia”.
Di fronte a bisogni sempre più complessi la Regione si batte. La Puglia si conferma all’avanguardia nelle politiche sociali e tra queste c’è il sostegno alla genitorialità , ha fatto presente Rosy Paparella. Un dato che illumina lo scenario di una realtà a tinte grigie tracciato dalla Garante. I problemi sono tanti e crescono, non ultima “l’emergenza educativa”, nei riguardi dei minori.
Per quanto riguarda il loro ruolo nella famiglia, occorre ricordare che i bambini “non sono oggetto ma soggetto di diritti,”, ha sottolineato il prof. Gaetano Filograno, docente di Diritto privato nell’Università di Bari, protagonista come la Garante del convegno di maggio. Quello della soggettività dei minori è uno dei due passaggi che ha indicato “centrali, oltre che base di riflessione ulteriore. Il secondo è quello della “nozione di libertà all’interno delle famiglie, da vivere – ha detto – come libertà responsabile e non in termini egoistici e individualistici”.
L’appuntamento sui problemi e sugli interventi a favore dei minori potrà rappresentare una delle nuove occasioni di confronto per la Consulta, un organismo di parità che punta ad aprirsi verso l’esterno, ad affrontare spunti di riflessione insieme alle associazioni e ad altri soggetti attivi nella società . “Il 2014 sia l’anno della famiglia – è la proposta della presidente Carbonelli – e la centralità dei bambini è senz’altro uno dei più rilevanti tra i temi posti dalla ‘famiglia’”.
L’istituto familiare sta cambiando, ma resta la cellula sociale fondamentale e merita l’attenzione , il rispetto e il sostegno delle istituzioni. Tanto più oggi, che le famiglie sono messe in gravi difficoltà dalla crisi economica e dal disorientamento dei valori del presente, ha fatto notare il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio. “Questo contesto chiama in causa anche la Regione, che non si tira indietro. La nostra Assemblea – ha assicurato– pur non avendo compiti gestionali, è determinata ad esercitare il suo ruolo legislativo cercando di incidere sui bisogni, garantendo il rispetto della dignità delle persone”.
Criticità e fragilità sono in aumento, toccano le famiglie e ancora più pesantemente i minori, in una fase storica che Rosy Paparella ha definito “inedita, nella quale gli anziani lavorano per i giovani e che sta rivelando l’incapacità degli adulti di consegnare ai bambini un futuro che sia una promessa e non una minaccia”.
Di fronte a bisogni sempre più complessi la Regione si batte. La Puglia si conferma all’avanguardia nelle politiche sociali e tra queste c’è il sostegno alla genitorialità , ha fatto presente Rosy Paparella. Un dato che illumina lo scenario di una realtà a tinte grigie tracciato dalla Garante. I problemi sono tanti e crescono, non ultima “l’emergenza educativa”, nei riguardi dei minori.
Per quanto riguarda il loro ruolo nella famiglia, occorre ricordare che i bambini “non sono oggetto ma soggetto di diritti,”, ha sottolineato il prof. Gaetano Filograno, docente di Diritto privato nell’Università di Bari, protagonista come la Garante del convegno di maggio. Quello della soggettività dei minori è uno dei due passaggi che ha indicato “centrali, oltre che base di riflessione ulteriore. Il secondo è quello della “nozione di libertà all’interno delle famiglie, da vivere – ha detto – come libertà responsabile e non in termini egoistici e individualistici”.
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