di Redazione - La Commissione Bilancio della Camera ha chiuso l'esame degli emendamenti segnalati dai gruppi e delle proposte delle commissioni parlamentari. Approvati una decina di emendamenti e tra questi quello per la mobilità del personale nelle società a partecipazione pubblica (escluse le quotate) e quello per l'abolizione del bollo fisso di 34,20 euro su conti correnti e conto titoli. Molti anche gli emendamenti accantonati. Restano da esaminare gli emendamenti del governo e quelli del relatore, che inoltre dovrebbe presentare una nuova proposta. La seduta riprende alle 12,30 di stamani, per chiudere i lavori in giornata e mandare la manovra domani, martedì, all'aula di Montecitorio.
Via libera della Commissione Bilancio della Camera ad un emendamento di Raffaele Calabro' (Ncd) che introduce ''processi di mobilità'' per il personale delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni. Sono escluse le società che emettono strumenti finanziari quotati. La mobilità e' prevista ''senza necessità di consenso del lavoratore'' e ''previa informativa alle rappresentanze sindacali''.
E sempre sul fronte del lavoro, arrivano 950 milioni di euro per tutelare 17.000 esodati fino al 2020.
Si delinea anche la norma sulle spiagge, con una sanatoria dei contenziosi sui canoni demaniali a favore di circa 300 aziende medio-piccole: con il 30% si chiude la vicenda, o con il 70% se rateizzato in 9 anni. Non proprio edificante se proposto da chi ha sempre stigmatizzato i condoni. Non è invece entrata la norma sul rientro dei capitali dall'estero, la cui bozza è circolata nei giorni scorsi: anche essa una sanatoria.
Spunta anche il nuovo "bonus bebè", voluto dal premier Letta. Destano invece malcontento i numerosi emendamenti che distribuiscono soldi "a pioggia", a causa delle rimostranze dei deputati che hanno visto escludere le loro proposte dai benefici.
Via, infine, anche il bollo fisso di 34,20 euro dal 2014 sui conti correnti e il conto titoli.
Via libera della Commissione Bilancio della Camera ad un emendamento di Raffaele Calabro' (Ncd) che introduce ''processi di mobilità'' per il personale delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni. Sono escluse le società che emettono strumenti finanziari quotati. La mobilità e' prevista ''senza necessità di consenso del lavoratore'' e ''previa informativa alle rappresentanze sindacali''.
E sempre sul fronte del lavoro, arrivano 950 milioni di euro per tutelare 17.000 esodati fino al 2020.
Si delinea anche la norma sulle spiagge, con una sanatoria dei contenziosi sui canoni demaniali a favore di circa 300 aziende medio-piccole: con il 30% si chiude la vicenda, o con il 70% se rateizzato in 9 anni. Non proprio edificante se proposto da chi ha sempre stigmatizzato i condoni. Non è invece entrata la norma sul rientro dei capitali dall'estero, la cui bozza è circolata nei giorni scorsi: anche essa una sanatoria.
Spunta anche il nuovo "bonus bebè", voluto dal premier Letta. Destano invece malcontento i numerosi emendamenti che distribuiscono soldi "a pioggia", a causa delle rimostranze dei deputati che hanno visto escludere le loro proposte dai benefici.
Via, infine, anche il bollo fisso di 34,20 euro dal 2014 sui conti correnti e il conto titoli.