BARI - Interrogazione di Friolo (NCD) all’assessore regionale Gentile sull’emergenza nell’ospedale Perrino causata da troppi ascensori non funzionati e insicuri.
"E’ una vergogna per tutta la sanità pubblica regionale il caso, ancora non risolto, dei tanti ascensori non funzionanti nell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi. In quest’ospedale di dieci piani si è arrivati all’assurdo di far salire a piedi per le scale pazienti che dovevano recarsi in sala operatoria. E’ così paradossale e profondamente deprimente e scoraggiante questa situazione in cui le opere manutentorie sono talmente inadeguate, per cause che andrebbero accertate con sollecitudine, da rendere inutilizzabili o insicuri gli ascensori dell’importante presidio ospedaliero.
Con gli ascensori in tilt ci sono disagi per pazienti, medici, infermieri, ausiliari e parenti dei degenti ma ciò che rende assolutamente il tutto più grave è che in questa situazione si mettono a rischio anche delle vite umane per la mancanza di collegamenti diretti di alcuni ascensori tra il pronto soccorso e le sale operatorie e per il guasto tecnico degli ascensori adibiti al trasporto di barelle con pazienti allettati.
E’ necessario che si proceda ad un’immediata ricognizione dello stato di efficienza degli ascensori del “Perrino” al fine di garantire la sicurezza di operatori sanitari e degenti e al più presto si dovrebbe obbligatoriamente anche avviare un intervento radicale di ripristino e collaudo degli impianti. Nel frattempo c’è da chiedersi se la Direzione generale dell’ASL abbia provveduto ad incaricare lo Spesal, struttura specialistica interna dell’Asl preposta al controllo degli ambienti di lavoro, ad effettuare i controlli e le verifiche degli impianti e se sono state intraprese iniziative che facciano sperare in una rapida soluzione del problema e che quest’ultimo non debba più riproporsi in futuro.
E’ altrettanto assurdo che da giorni non funzioni la porta d’uscita dei mezzi di privati e ambulanze che entrano nella cosiddetta “area calda” del Pronto Soccorso adibito al trasferimento dei pazienti dagli automezzi all’ambulatorio medico. Al momento ci sono disagi e rischi concreti di incidenti ma la situazione potrebbe diventare addirittura più grave in caso di emergenze plurime. E’ davvero molto sconfortante vedere come l’ospedale “A. Perrino”, che una volta era definito un fiore all’occhiello della sanità pubblica regionale, ora fornisca ripetutamente esempi di pessima gestione e continue disfunzioni organizzative che solo l’alta professionalità del personale ospedaliero, a cui va tutta la mia gratitudine, ha reso meno evidente e meno disagevole.
Su questa situazione di assoluta gravità esigo risposte precise anche a livello di governo regionale e pertanto presenterò una specifica interrogazione all’assessore Elena Gentile".
"E’ una vergogna per tutta la sanità pubblica regionale il caso, ancora non risolto, dei tanti ascensori non funzionanti nell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi. In quest’ospedale di dieci piani si è arrivati all’assurdo di far salire a piedi per le scale pazienti che dovevano recarsi in sala operatoria. E’ così paradossale e profondamente deprimente e scoraggiante questa situazione in cui le opere manutentorie sono talmente inadeguate, per cause che andrebbero accertate con sollecitudine, da rendere inutilizzabili o insicuri gli ascensori dell’importante presidio ospedaliero.
Con gli ascensori in tilt ci sono disagi per pazienti, medici, infermieri, ausiliari e parenti dei degenti ma ciò che rende assolutamente il tutto più grave è che in questa situazione si mettono a rischio anche delle vite umane per la mancanza di collegamenti diretti di alcuni ascensori tra il pronto soccorso e le sale operatorie e per il guasto tecnico degli ascensori adibiti al trasporto di barelle con pazienti allettati.
E’ necessario che si proceda ad un’immediata ricognizione dello stato di efficienza degli ascensori del “Perrino” al fine di garantire la sicurezza di operatori sanitari e degenti e al più presto si dovrebbe obbligatoriamente anche avviare un intervento radicale di ripristino e collaudo degli impianti. Nel frattempo c’è da chiedersi se la Direzione generale dell’ASL abbia provveduto ad incaricare lo Spesal, struttura specialistica interna dell’Asl preposta al controllo degli ambienti di lavoro, ad effettuare i controlli e le verifiche degli impianti e se sono state intraprese iniziative che facciano sperare in una rapida soluzione del problema e che quest’ultimo non debba più riproporsi in futuro.
E’ altrettanto assurdo che da giorni non funzioni la porta d’uscita dei mezzi di privati e ambulanze che entrano nella cosiddetta “area calda” del Pronto Soccorso adibito al trasferimento dei pazienti dagli automezzi all’ambulatorio medico. Al momento ci sono disagi e rischi concreti di incidenti ma la situazione potrebbe diventare addirittura più grave in caso di emergenze plurime. E’ davvero molto sconfortante vedere come l’ospedale “A. Perrino”, che una volta era definito un fiore all’occhiello della sanità pubblica regionale, ora fornisca ripetutamente esempi di pessima gestione e continue disfunzioni organizzative che solo l’alta professionalità del personale ospedaliero, a cui va tutta la mia gratitudine, ha reso meno evidente e meno disagevole.
Su questa situazione di assoluta gravità esigo risposte precise anche a livello di governo regionale e pertanto presenterò una specifica interrogazione all’assessore Elena Gentile".