Russia: Greenpeace e Pussy Riot verso amnistia

MOSCA - Qualcosa finalmente si muove in Russia in tema di diritti. La Duma russa ha approvato all'unanimità in seconda e decisiva lettura il progetto di amnistia del presidente Vladimir Putin, sotto cui dovrebbero ricadere sia gli attivisti di Greenpeace sia le Pussy Riot. Il voto in terza lettura, considerato una pura formalità tecnica, si svolgerà alle 16 ora di Mosca, le 13 in Italia.

Il testo iniziale del provvedimento legislativo in discussione prevedeva che le persone sotto inchiesta con l'accusa di teppismo o reati di portata analoga potessero essere amnistiati solo dopo una sentenza. Ma l'emendamento votato oggi dalla Duma - e apparentemente pensato proprio per chiudere il contenzioso internazionale innescato dal fermo degli attivisti della nave Arctic30 impegnati in un tentativo di abbordaggio di protesta contro una piattaforma artica del colosso russo degli idrocarburi Gazprom - modifica il quadro. La legge dovrebbe essere approvata definitivamente oggi anche in seconda lettura.

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