di Mario Contino, fondatore dei GHP Ghost Hunters Puglia - Vie strette ed antiche mura per un antichissima cittadina di origine messapica immersa tra storia e leggenda.
Soleto è stato da sempre considerato uno dei luoghi più magici del Salento, un posto in cui la magia
ed il mistero facevano parte della vita quotidiana di tutti, integrandosi con quella cultura che
tutt'oggi ricorda ed esalta le proprie origini; chi non dimentica da dove arriva saprà sempre il luogo
in cui si sta recando e non rischierà di smarrire la via.
In questa cittadina, a pochi km da Lecce, sono famosi i riti delle “Masciare o Macare”, le streghe
salentine conosciute in tutto il territorio pugliese. Antiche epigrafi sparse qua e là in città ricordano
ancora oggi l'origine magica del luogo.
Il paese è noto anche per la presunta capacità dei suoi abitanti, soprattutto quelli di una certa età che
conservano i segreti di una tradizione millenaria tramandata oralmente di padre in figlio, di saper scacciare il malocchio.
In questa graziosa cittadina fu realizzato nel 1397 da Francesco Colaci di Surbo, per volere del Principe di Taranto, Raimondo Orsini Del Balzo, una stupenda torre campanaria, tanto bella e maestosa da riuscire a dar vita ad una delle più conosciute leggende popolari salentine.
La torre è interamente decorata da figure umane e bestiali scolpite nella bianca e pregiata pietra leccese; non mancano intagli arabeschi, capitelli ed ogni sorta di ghirigoro utile alla maestosità artistica del monumento.
La leggenda narra che la torre fu costruita in una notte di tempesta grazie all'opera di demoni evocati e controllati da un noto mago ed alchimista del posto, un certo Tafuri di Soleto, esperto di esoterismo ed occultismo: il suo scopo sarebbe stato quello di stupire il mondo intero con un opera maestosa.
L'incantesimo lanciato dal mago stabiliva che l'intera costruzione sarebbe dovuta essere terminata prima dell'alba e che demoni, insieme a spiriti e streghe chiamati alla realizzazione del progetto, sarebbero dovuti fuggir via prima del canto del gallo.
Così fu, ma non tutti gli esseri infernali riuscirono a scappare prima dell'alba; alcuni piccoli
demoni minori, che prestarono la loro opera al mago, furono colti alla sprovvista e si ritrovarono
pietrificati sulla cima della torre appena i primi raggi solari dettero vita allo spettacolo dell'alba
salentina.
Oggi sono ancora lì, sotto forma di statua, a completare l'addobbo artistico della torre, forse in
attesa del momento in cui poter ritornare alla vita liberando il loro antico potere.
Un altro luogo da visitare e studiare, un altro posto in cui magia e mistero convivono con la vivace
realtà odierna, forse troppo frenetica per alcuni ma necessaria per la maggior parte degli uomini.
Io riporto qui una leggenda molto popolare nel basso Salento ma che, a mio avviso, merita di essere
conosciuta su più larga scala.
Soleto è stato da sempre considerato uno dei luoghi più magici del Salento, un posto in cui la magia
ed il mistero facevano parte della vita quotidiana di tutti, integrandosi con quella cultura che
tutt'oggi ricorda ed esalta le proprie origini; chi non dimentica da dove arriva saprà sempre il luogo
in cui si sta recando e non rischierà di smarrire la via.
In questa cittadina, a pochi km da Lecce, sono famosi i riti delle “Masciare o Macare”, le streghe
salentine conosciute in tutto il territorio pugliese. Antiche epigrafi sparse qua e là in città ricordano
ancora oggi l'origine magica del luogo.
Il paese è noto anche per la presunta capacità dei suoi abitanti, soprattutto quelli di una certa età che
conservano i segreti di una tradizione millenaria tramandata oralmente di padre in figlio, di saper scacciare il malocchio.
La torre di Soleto, densa di misticismo nella sua costruzione |
La torre è interamente decorata da figure umane e bestiali scolpite nella bianca e pregiata pietra leccese; non mancano intagli arabeschi, capitelli ed ogni sorta di ghirigoro utile alla maestosità artistica del monumento.
La leggenda narra che la torre fu costruita in una notte di tempesta grazie all'opera di demoni evocati e controllati da un noto mago ed alchimista del posto, un certo Tafuri di Soleto, esperto di esoterismo ed occultismo: il suo scopo sarebbe stato quello di stupire il mondo intero con un opera maestosa.
L'incantesimo lanciato dal mago stabiliva che l'intera costruzione sarebbe dovuta essere terminata prima dell'alba e che demoni, insieme a spiriti e streghe chiamati alla realizzazione del progetto, sarebbero dovuti fuggir via prima del canto del gallo.
Così fu, ma non tutti gli esseri infernali riuscirono a scappare prima dell'alba; alcuni piccoli
demoni minori, che prestarono la loro opera al mago, furono colti alla sprovvista e si ritrovarono
pietrificati sulla cima della torre appena i primi raggi solari dettero vita allo spettacolo dell'alba
salentina.
Oggi sono ancora lì, sotto forma di statua, a completare l'addobbo artistico della torre, forse in
attesa del momento in cui poter ritornare alla vita liberando il loro antico potere.
Un altro luogo da visitare e studiare, un altro posto in cui magia e mistero convivono con la vivace
realtà odierna, forse troppo frenetica per alcuni ma necessaria per la maggior parte degli uomini.
Io riporto qui una leggenda molto popolare nel basso Salento ma che, a mio avviso, merita di essere
conosciuta su più larga scala.