Il Cirolo della Vela Bari sposa il progetto di inclusione sociale 'Anche noi in barca a vela'

BARI - Vincenzo, Giuseppe, Francesco, Cristiano, Daniele e Gabriele: sono questi i nomi dei ragazzi che stanno partecipando al progetto «Anche noi in Barca a Vela», partito lunedì 9 Dicembre, promosso dal Dipartimento Giustizia Minorile - Centro Giustizia Minorile di Bari – finanziato dalla Regione Puglia-Ass.to allo Sport, e realizzato dal Circolo della Vela Bari e dall'Associazione di Promozione sociale Alba Mediterranea.

Sei ragazzi "difficili", dell’USSM – Ufficio per i Servizi Sociali per i Minori del Centro Giustizia Minorile di Bari, sono i diretti destinatari di un progetto di crescita e di responsabilizzazione incentrato sullo sport della vela e sul mare: un luogo alternativo, distante da quello abituale della strada, in cui sperimentare il lavoro di gruppo nel rispetto delle regole condivise.

«I movimenti del mare ci rilassano e ci piacciono» - dice Daniele -. «E - aggiunge Giuseppe - nonostante timonare una barca sia faticoso, abbiamo imparato a farlo, ascoltando i nostri istruttori, rispettandoci, fidandoci e collaborando.»
«Al momento sono sei, ma potrebbero arrivare a otto» - ha spiegato l'istruttore Giordano Bracciolini che, insieme a Luca Bergamasco, segue i ragazzi; il corso è organizzato in 10 lezioni, ognuna da 4 ore: «ci vediamo alle 9.30 - prosegue Giordano - e stiamo insieme fino alle 13, affiancando lezioni pratiche a uscite in mare. Abbiamo messo a disposizione dei ragazzi due FUN, dei mini altura da 7,5mt».

«Giordano è un istruttore bravissimo – esclamano i ragazzi all’unisono –. Spiega bene, interagisce con noi, ci sa coinvolgere e, soprattutto, ci sa prendere e insegnare il senso di quanto stiamo facendo».

La partecipazione a corsi di vela e alla vita di mare, come dichiarato da Mimmo Prisciano, Presidente di Alba Mediterranea, «comporta effetti positivi sia dal punto di vista fisico che sociale e psicologico, aiutando i destinatari del progetto a migliorare le proprie potenzialità, a scoprirne delle nuove oltre che ad aumentare la convinzione nei propri mezzi creando conseguenze positive nelle loro condizioni di vita. Il “terreno” su cui agisce questo percorso è il mare, il mezzo è la barca a vela. Insieme sono uno straordinario ed utile luogo dell’educare».

Questa è la grande potenzialità e risorsa della navigazione a vela, questa è la scommessa che lanciano Alba Mediterranea e il Circolo della Vela di Bari: promuovere a Bari ed in Puglia l’attività velica come momento di crescita personale, di apertura ad una maggiore conoscenza di sé, del proprio modo di relazionarsi agli altri, in altre parole come opportunità di cambiamento.

«Questa è un’esperienza emozionante, coinvolgente e impensabile per noi fino ad ora - ha concluso Daniele - Con questo progetto avremo la possibilità di dimostrare concretamente il nostro percorso di crescita».

L'iniziativa è stata subito sostenuta con grande entusiasmo dal Direttore del Centro giustizia Minorile per la Puglia, Francesca Perrini: «la collaborazione con l’Associazione Alba Mediterranea permette alla Giustizia Minorile di mettere in campo nuovi strumenti ed interessanti metodologie per l’inclusione sociale dei minori a rischio di devianza, vorrei ricordare che l’equipaggio di Alba Mediterranea che si è piazzato al 2° posto alla regata internazionale Brindisi-Corfù (2012 e 2013) era formato anche da un nostro utente seguito dall’USSM di Lecce».

L’Attività di vela promossa dal progetto «Anche noi in barca», rientra in un Protocollo di intesa sottoscritto dal Centro Giustizia Minorile di Bari con l’Assessorato regionale allo sport, finalizzato a garantire la pratica sportiva quale opportunità di sana socializzazione. Il progetto è riservato a ragazzi (14-21 anni), in carico all’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) di Bari.

Il progetto si concluderà il 21 dicembre con una regata finale: il punto di partenza per un nuovo inizio.

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