ROMA - ''Gli obiettivi ambientali dell'Aia restano tutti e saranno ulteriormente rafforzati con il piano ambientale''.
Così il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, parlando dell'Ilva di Taranto dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 136 che per alcune associazioni ambientaliste annullerebbe l'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Orlando ha anche ricordato che il Decreto prevede il funzionamento degli impianti a pieno regime se il livello di emissioni resterà quello attuale.
Il 2013 e' stato "un anno veramente difficile per l'Ilva e siamo molto preoccupati dai dati emersi dalla relazione del Commissario straordinario dell'azienda a tal proposito". Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, al Direttivo provinciale dei metalmeccanici Uil di Taranto .
"Per le responsabilità di cui si è fatto carico il sindacato, come Uilm siamo pronti a fare la nostra parte per ricostruire l'insieme dei rapporti tra le parti e la giusta sinergia tra produzione e risanamento ambientale. Ma da soli - ha aggiunto - possiamo essere utili, ma non bastare:mai come ora è necessario tornare ad essere comunità a Taranto".
Il leader della Uilm ha insistito molto sulle prospettive del sito siderurgico della città ionica: "Siamo impegnati a far sì che questo stabilimento ritorni ad essere il cuore produttivo dell'acciaio in Italia e il perno strutturale dell'intero settore manifatturiero a livello nazionale. Dobbiamo riprendere le quote di mercato perse a favore della concorrenza straniera e - ha proseguito - fare i conti con il drammatico calo delle vendite quantificabile in circa due milioni di tonnellate d'acciaio per l'anno in corso. Ci preoccupa il calo degli investimenti previsti scesi da 230 milioni di euro a 160" e infine, "non ci rasserena il dato sulla posizione finanziaria inalterata del Gruppo".Il sindacato "lavora per passare da una situazione di equilibrio ad una successiva che rappresenti la crescita produttiva. Ma perché ciò accada, dobbiamo stringere i denti almeno per un altro lustro", ha concluso.
Così il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, parlando dell'Ilva di Taranto dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 136 che per alcune associazioni ambientaliste annullerebbe l'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Orlando ha anche ricordato che il Decreto prevede il funzionamento degli impianti a pieno regime se il livello di emissioni resterà quello attuale.
Il 2013 e' stato "un anno veramente difficile per l'Ilva e siamo molto preoccupati dai dati emersi dalla relazione del Commissario straordinario dell'azienda a tal proposito". Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, al Direttivo provinciale dei metalmeccanici Uil di Taranto .
"Per le responsabilità di cui si è fatto carico il sindacato, come Uilm siamo pronti a fare la nostra parte per ricostruire l'insieme dei rapporti tra le parti e la giusta sinergia tra produzione e risanamento ambientale. Ma da soli - ha aggiunto - possiamo essere utili, ma non bastare:mai come ora è necessario tornare ad essere comunità a Taranto".
Il leader della Uilm ha insistito molto sulle prospettive del sito siderurgico della città ionica: "Siamo impegnati a far sì che questo stabilimento ritorni ad essere il cuore produttivo dell'acciaio in Italia e il perno strutturale dell'intero settore manifatturiero a livello nazionale. Dobbiamo riprendere le quote di mercato perse a favore della concorrenza straniera e - ha proseguito - fare i conti con il drammatico calo delle vendite quantificabile in circa due milioni di tonnellate d'acciaio per l'anno in corso. Ci preoccupa il calo degli investimenti previsti scesi da 230 milioni di euro a 160" e infine, "non ci rasserena il dato sulla posizione finanziaria inalterata del Gruppo".Il sindacato "lavora per passare da una situazione di equilibrio ad una successiva che rappresenti la crescita produttiva. Ma perché ciò accada, dobbiamo stringere i denti almeno per un altro lustro", ha concluso.