MOSCA - Non più solo a Mosca, non più solo cultura: il Festival dell’Arte italiana, “Suggestioni di Puglia”, tocca anche altre città della Federazione Russa e apre la strada alle relazioni economiche tra i due Paesi, in particolare per quanto riguarda il turismo. Lo hanno confermato ieri a Serghiev Posad, città santa a 70 chilometri da Mosca, il direttore generale del Cesvir (Centro per lo sviluppo economico italo-russo) e consigliere delegato del sindaco di Bari per i rapporti con la Russia, Rocky Maletesta, il vicesindaco di Serghiev Posad, Yury Ermilov e la responsabile della direzione per i programmi internazionali della Federazione Russa, Tatiana Shumova.
Proprio a Serghiev Posad, infatti, si è tenuta ieri la seconda giornata del Festival, che ha aperto i battenti il 10 dicembre al collegio Chaikovskij di Mosca, con la mostra fotografica di Roberto Sibilano “Miraggi. Bari città di San Nicola”, e il concerto delle pianiste Gemma Di Battista e Marilena Liso.
A Serghiev Posad, invece, è stata la volta del gruppo di musica popolare pugliese “Terraross”, la cui esibizione è stata preceduta da una conferenza stampa. “È straordinario - ha dichiarato Malatesta - che la cultura sia il veicolo attraverso il quale i nostri due Paesi stanno intensificando i loro reciproci rapporti nel nome di San Nicola: a maggio - ha annunciato - quando a Bari ci sarà la fase estiva del Festival, organizzeremo un forum italo-russo che porterà nel capoluogo pugliese giornalisti e operatori economici russi dei settori agroalimentare, moda e turismo: in particolare questi ultimi potranno conoscere i tour operator pugliesi, al fine di incrementare l’arrivo e migliorare l’accoglienza dei turisti russi nella nostra regione ma anche di far conoscere la Russia ai pugliesi. Il 2014 è l’anno incrociato del turismo italo-russo, e non c'è migliore occasione per approfondire questo percorso con Mosca e con Serghiev Posad, città con cui il capoluogo pugliese è gemellato dal 2010”. Malatesta, che ha portato a Serghiev Posad i saluti del sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha infine ribadito l’importanza di ospitare “nella nostra regione anche operatori dei settori moda e agroalimentare, consentendo loro di toccare con mano le eccellenze delle nostre piccole e medie imprese”.
Tatiana Shumova ha confermato la propria “disponibilità a collaborare, anche sulla base dell’ottimo lavoro che si sta facendo in Puglia con la nascita del Club Amici della Russia, molto utile anche ai pugliesi che vogliono venire in Russia. Noi siamo molto interessati a rapporti economici reciproci - ha aggiunto - e per quanto riguarda gli eventi futuri del Festival, stiamo cercando di coinvolgere l’orchestra Filarmonica della Regione Russa, per migliorare sempre di più”.
Dal canto suo, il vicesindaco di Serghiev Posad ha detto che “farà il possibile perché le relazioni con la Puglia migliorino, e ha ironizzato sul coraggio dei baresi che ricalca quello dei marinai protagonisti della traslazione di San Nicola, venerato da entrambi i popoli: se oggi siete qui, con meno 15 gradi mentre nella vostra città c'è ne sono più di dieci, siete davvero un popolo di temerari”.
Dopo l’incontro istituzionale, i Terraross si sono esibiti nel teatro del Palazzo della Cultura, dipingendo con la musica scene di vita quotidiana della Puglia: il vocio della gente tra le vie e i mercati, l’affanno del duro lavoro nei campi, senza mai dimenticare il canto d’amore, la poesia e il fascino delle antiche serenate.
Proprio a Serghiev Posad, infatti, si è tenuta ieri la seconda giornata del Festival, che ha aperto i battenti il 10 dicembre al collegio Chaikovskij di Mosca, con la mostra fotografica di Roberto Sibilano “Miraggi. Bari città di San Nicola”, e il concerto delle pianiste Gemma Di Battista e Marilena Liso.
A Serghiev Posad, invece, è stata la volta del gruppo di musica popolare pugliese “Terraross”, la cui esibizione è stata preceduta da una conferenza stampa. “È straordinario - ha dichiarato Malatesta - che la cultura sia il veicolo attraverso il quale i nostri due Paesi stanno intensificando i loro reciproci rapporti nel nome di San Nicola: a maggio - ha annunciato - quando a Bari ci sarà la fase estiva del Festival, organizzeremo un forum italo-russo che porterà nel capoluogo pugliese giornalisti e operatori economici russi dei settori agroalimentare, moda e turismo: in particolare questi ultimi potranno conoscere i tour operator pugliesi, al fine di incrementare l’arrivo e migliorare l’accoglienza dei turisti russi nella nostra regione ma anche di far conoscere la Russia ai pugliesi. Il 2014 è l’anno incrociato del turismo italo-russo, e non c'è migliore occasione per approfondire questo percorso con Mosca e con Serghiev Posad, città con cui il capoluogo pugliese è gemellato dal 2010”. Malatesta, che ha portato a Serghiev Posad i saluti del sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha infine ribadito l’importanza di ospitare “nella nostra regione anche operatori dei settori moda e agroalimentare, consentendo loro di toccare con mano le eccellenze delle nostre piccole e medie imprese”.
Tatiana Shumova ha confermato la propria “disponibilità a collaborare, anche sulla base dell’ottimo lavoro che si sta facendo in Puglia con la nascita del Club Amici della Russia, molto utile anche ai pugliesi che vogliono venire in Russia. Noi siamo molto interessati a rapporti economici reciproci - ha aggiunto - e per quanto riguarda gli eventi futuri del Festival, stiamo cercando di coinvolgere l’orchestra Filarmonica della Regione Russa, per migliorare sempre di più”.
Dal canto suo, il vicesindaco di Serghiev Posad ha detto che “farà il possibile perché le relazioni con la Puglia migliorino, e ha ironizzato sul coraggio dei baresi che ricalca quello dei marinai protagonisti della traslazione di San Nicola, venerato da entrambi i popoli: se oggi siete qui, con meno 15 gradi mentre nella vostra città c'è ne sono più di dieci, siete davvero un popolo di temerari”.
Dopo l’incontro istituzionale, i Terraross si sono esibiti nel teatro del Palazzo della Cultura, dipingendo con la musica scene di vita quotidiana della Puglia: il vocio della gente tra le vie e i mercati, l’affanno del duro lavoro nei campi, senza mai dimenticare il canto d’amore, la poesia e il fascino delle antiche serenate.