Intervista alla Wedding Planner Giorgia Matteucci: “Il meraviglioso piacere di realizzare sogni”

di Ilaria Potenza - Giorgia Matteucci è molto più che
una Wedding Planner. E’ titolare dell’agenzia “I tuoi sogni più belli” e ha una missione decisamente impegnativa: rendere possibili le favole!

Giorgia si laurea in Scienze della Comunicazione e subito si è messa all’opera, unendo grande competenza e preparazione, al desiderio di veder felici i suoi clienti.

Ma ora conosciamola meglio.

Giorgia è un’affermata Wedding Planner. Quali sono gli ingredienti necessari per primeggiare in questo settore sempre più diffuso in Italia?
Serietà, dolcezza, professionalità e guai se non si è sognatrici al punto giusto. Ma soprattutto bisogna studiare, perché non ci si può improvvisare Wedding Planner. C’è chi potrebbe pensare ad un lavoro in cui si è circondati da nastri e fiocchi. Ma così non è: hai nelle tu mani la responsabilità del giorno più importante per una donna, il momento che ha sempre sognato sin da bambina.

Vogliamo conoscerti un po’ meglio: quale aggettivo rappresenta al meglio la tua personalità?
Le mie amiche mi definiscono un’inguaribile romantica. Credo che sia sufficiente questo per fornirvi una descrizione esaustiva di me stessa.

C’è un oggetto di cui non potresti mai fare a meno nel tuo mestiere?
Non rinuncerei mai alle candele. Perché, immagina, sei in casa, non hai decori, non hai fiori, metti sulla tovaglia piatti e bicchieri, una bottiglia di vino, accendi le candele e attendi tuo marito. La candela è semplice, ma scenografica. La candela è l’emblema del romanticismo.

Quali sono le ultime tendenze nel settore?
Quest’anno fa molta tendenza il colore, dall’arancio al rosso, fino a finire al violetto. Molto di moda è il matrimonio “gitano”, “Gipsy”. Ma ogni sposa sogna il suo matrimonio, spesso discostandosi dal trend, perché vuole renderlo specchio della propria personalità e della sua vita di coppia. Io i matrimoni li cucio come un vestito interno alle persone, perché sono la rappresentazione massima della sposa e dello sposo, del loro amore.

Molto chiacchierato e al centro della cronaca è stato il matrimonio di Belen Rodriguez e Stafano De Martino. Come è stato aiutarli a realizzare il loro sogno?
E’ stata senza dubbio un’esperienza bellissima, come tutti i matrimoni che organizzo, perché ogni esperienza mi lascia qualcosa ed arricchisce il mio bagaglio professionale. E’ stato un po’ più difficile degli altri per la gestione della stampa. Non è stato facile. Ma ne è valsa la pena. Ho cercato di calcolare tutto nei minimi dettagli: Stefano, Belen e i loro amici sono stati benissimo. E’ stato un matrimonio sensazionale! Invitati che ancora oggi, a distanza di tempo, si complimentano per l’allestimento, i musicisti, l’atmosfera intima: ecco, in fin dei conti sono queste le soddisfazioni più grandi che ti danno la giusta carica per migliorarti. Certo, questo matrimonio è stato una sorta di arma a doppio taglio. I riflettori erano puntati sulla cerimonia, bastava un minimo errore per compromettere la mia carriera. Ma fortunatamente tutto è filato liscio. E’ sempre la professionalità ad avere la meglio sul resto, anche sulla paura di sbagliare. E per me, ogni matrimonio, è magico e prezioso come quello di Stefano e Belen.

Sappiamo che sei spesso chiamata ad organizzare matrimoni all’estero. Lo stile Made in Italy è particolarmente richiesto?
Tantissimo. La settimana scorsa sono stata a NY: sono stata ospite della pasticceria del talentuoso e simpaticissimo “Boss delle Torte” nel New Jersey e successivamente  ad un meeting con altri Wedding Planner e tutti mi pregavano di trasferirmi nella “Grande mela”. In America il ruolo del Wedding Planner è molto più avanti che in Italia, perché è uno status symbol già in voga da molti anni. L’Italia è amata perché viene affiancata sempre all’immagine della bellezza, del mangiar bene. Quindi lasciare organizzare un matrimonio Made in Italy ad una Wedding Planner italiana è un tocco di stile incredibile. Confesserò un progetto per il futuro: ora le mie sedi sono Padova e Lugano, ma credo proprio che prossimamente ne aprirò una o a New York, o a Miami.

Pochi giorni fa hai indetto un contest natalizio sul tuo blog. Qual è il suggerimento di Giorgia Matteucci per trascorrere un magico Natale?
Come già detto sono una grande sognatrice e molto attaccata ai valori. Quando parlo del Natale, lascio che sia la bambina che è in me a farlo. Vorrei allestire l’Albero di Natale già un mese prima, a volte faccio persino a gara con mio figlio. Io adoro il periodo del Natale, amo fare i regali, amo farli col cuore. Non importa che siano oggetti preziosi, amo vedere la sorpresa negli occhi degli altri. Amo organizzare le cene con i miei amici per il solo piacere di stare tutti insieme. Il Natale per me ha un’importanza suprema, sia dal punto di vista religioso, che da quello delle tradizioni. Quindi ho deciso di indire questo contest per capire cosa c’è nella fantasia degli italiani, e soprattutto dei miei followers.
Il suggerimento è dunque:  mandatemi una foto che rappresenti cosa è per voi il Natale, ma soprattutto sognate!

Sei una persona eclettica e dallo spiccato gusto estetico. Hai dei riferimenti artistici particolari quando progetti i tuoi lavori?
Io sono molto istintiva. Mi fido del mio intuito e del mio gusto.  E’ ovvio avere delle basi. Adoro l’arte, adoro il neoclassicismo e l’arte moderna. Talvolta, anche in maniera implicita riverso le mie conoscenze nei miei lavori. Non è una cosa che mi impongo, mi viene naturale perché è una cosa che ho dentro e che, tacitamente, mi guida.

Un vecchio proverbio dice che: “se ti piace il lavoro che fai, puoi dire di non aver lavorato neanche un giorno della tua vita”. Possiamo dire che sei una persona fortunata, allora?
Sì, fortunata. Io amo il mio lavoro. Quello che auguro ai giovani d’oggi, oltre al fatto di trovare un lavoro (visti i tempi duri in cui siamo costretti a vivere), è di riuscire a fare quello che desiderano. E non bisogna perdersi d’animo. Io ho fatto l’Università, mi sono laureata in Scienze della Comunicazione e sono stata per un po’ ferma, chiedendomi “ma cosa voglio fare da grande?”.  Poi ciò che sei viene fuori col tempo  e devi essere bravo ad ascoltarti. La molla decisiva che mi ha avvicinato al mio lavoro è stato il mio matrimonio, organizzato passo dopo passo insieme ad Angelo Garini, il mio maestro. E così mi sono innamorata del mio lavoro.

Auguriamo, dunque, tanta fortuna e buon lavoro a Giorgia Matteucci, perché possa continuare a salvare la bellezza e a tener viva la capacità di sognare.

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