di Stella Dibenedetto - La Roma si salva al 90’ grazie al terzo gol in campionato di Kevin Strootman e conserva l’imbattibilità. L’olandese risponde al gol di Brivio sul quale ha molte responsabilità Morgan De Sanctis. I giallorossi raccolgono così il quarto pareggio consecutivo che vale un punto importante considerato che la squadra capitolina ha anche rischiato di perdere. Fanno discutere le scelte iniziali di Rudi Garcia che sceglie Bradley e Marquinho al posto di Pjanic e Ljajic. Proprio l’ingresso del bosniaco e del serbo cambia il match dando la scossa alla squadra che riesce così ad acciuffare il pareggio.
L’Atalanta, invece, è una squadra blindata e organizzata nonostante Colantuono sia stato costretto ad inventare la difesa a causa delle numerose assenze. Il gioco della Roma non è più fluido come quello che ha incantato gli addetti ai lavori nelle prime dieci giornate del campionato. Quella che va a Bergamo è una squadra lenta e povera di idee. Davanti, il solo Gervinho non basta e i giallorossi sono costretti a provare il tiro dalla distanza per cercare il gol del vantaggio.
Anche in mezzo al campo, il centrocampo manca di concentrazione. Soprattutto De Rossi dimostra di essere in una giornata negativa e non riesce a trascinare i compagni. Per tutto il primo tempo, c’è tanta grinta in mezzo al campo ma poche occasioni da gol. Nella ripresa, invece, la musica cambia. I bergamaschi trovano il gol del vantaggio con un calcio di punizione di Brivio con De Sanctis autore di una mezza papera. Garcia, poi, inserisce, Ljajic e Pjanic ed è la scossa per i giallorossi che cominciano a costruire palle gol importanti e a chiudere gli orobici nella propria metà campo. La Roma cerca in tutti i modi il gol del pareggio.
Bradley sembra riuscirci ma l’arbitro Damato annulla – per un fuorigioco che c’è ma sulla stessa azione c’è un calcio di rigore a favore della Roma per un fallo di mano di canini. E allora Ljajic prende sulle spalle la squadra e al termine di un’azione personale mette al centro una palla che Strootman, senza problemi, manda in rete. Un gol che arriva in tempo per salvare l’imbattibilità ma troppo tardi per tentare l’ultimo assalto.
L’Atalanta, invece, è una squadra blindata e organizzata nonostante Colantuono sia stato costretto ad inventare la difesa a causa delle numerose assenze. Il gioco della Roma non è più fluido come quello che ha incantato gli addetti ai lavori nelle prime dieci giornate del campionato. Quella che va a Bergamo è una squadra lenta e povera di idee. Davanti, il solo Gervinho non basta e i giallorossi sono costretti a provare il tiro dalla distanza per cercare il gol del vantaggio.
Anche in mezzo al campo, il centrocampo manca di concentrazione. Soprattutto De Rossi dimostra di essere in una giornata negativa e non riesce a trascinare i compagni. Per tutto il primo tempo, c’è tanta grinta in mezzo al campo ma poche occasioni da gol. Nella ripresa, invece, la musica cambia. I bergamaschi trovano il gol del vantaggio con un calcio di punizione di Brivio con De Sanctis autore di una mezza papera. Garcia, poi, inserisce, Ljajic e Pjanic ed è la scossa per i giallorossi che cominciano a costruire palle gol importanti e a chiudere gli orobici nella propria metà campo. La Roma cerca in tutti i modi il gol del pareggio.
Bradley sembra riuscirci ma l’arbitro Damato annulla – per un fuorigioco che c’è ma sulla stessa azione c’è un calcio di rigore a favore della Roma per un fallo di mano di canini. E allora Ljajic prende sulle spalle la squadra e al termine di un’azione personale mette al centro una palla che Strootman, senza problemi, manda in rete. Un gol che arriva in tempo per salvare l’imbattibilità ma troppo tardi per tentare l’ultimo assalto.
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