ROMA - Il vicepresidente di Casapound Simone Di Stefano è stato condannato a tre mesi di reclusione e al pagamento di una multa di cento euro in relazione al furto della bandiera dell'Ue avvenuto il 14 dicembre scorso nel corso di un blitz nella sede dell'Unione europea a Roma nell'ambito delle proteste di Forconi. Il giudice monocratico del tribunale di Roma, davanti al quale si è svolto il processo per direttissima al vicepresidente di Casapound Simone Di Stefano, ha convalidato l'arresto disponendo la scarcerazione del giovane e stabilendo l'obbligo di firma bisettimanale.
"La bandiera dell'Unione Europea - ha detto Di Stefano lasciando la città giudiziaria - non ha assolutamente alcun valore spirituale perché rappresenta una costruzione tecnico-finanziaria che si basa sullo schiavismo dei popoli europei".
Di Stefano sabato scorso aveva partecipato con un centinaio di manifestanti ad un blitz davanti alla sede di via IV Novembre, nel centro di Roma, vicino alla Prefettura. Armato di una scala prelevata da un'auto aveva tentato di sostituire la bandiera con un Tricolore. Il vicepresidente di Casapound era accusato di furto aggravato. L'auto e la scala erano state sequestrate. (ANSA)
"La bandiera dell'Unione Europea - ha detto Di Stefano lasciando la città giudiziaria - non ha assolutamente alcun valore spirituale perché rappresenta una costruzione tecnico-finanziaria che si basa sullo schiavismo dei popoli europei".
Di Stefano sabato scorso aveva partecipato con un centinaio di manifestanti ad un blitz davanti alla sede di via IV Novembre, nel centro di Roma, vicino alla Prefettura. Armato di una scala prelevata da un'auto aveva tentato di sostituire la bandiera con un Tricolore. Il vicepresidente di Casapound era accusato di furto aggravato. L'auto e la scala erano state sequestrate. (ANSA)