ROMA - Via libera definitivo della Commissione Bilancio della Camera alla legge di stabilita', il cui testo passa ora in Aula. Tra gli emendamenti approvati, l'aumento dell' imposta di bollo per i depositi titoli delle imprese, incentivi alla stabilizzazione dei precari dei call center, 50 milioni per i contratti di solidarietà.
Approvato il sostegno all'emittenza radiotelevisiva, ritirata la modifica della Tobin tax, riformulata la tassa sul web.
Il Movimento 5 Stelle e Forza Italia hanno abbandonato la commissione bilancio della Camera. I due gruppi hanno contestato i contenuti e le modalità di approvazione di un emendamento che, affermano i 5S, "salva Sorgenia e De Benedetti dal pagamento di oneri di urbanizzazione disposti da due sentenze del Tar".
WEB TAX - La commissione Bilancio della Camera riscrive e alleggerisce la web tax dopo la bocciatura arrivata da Matteo Renzi e chiude in nottata l'esame della legge di stabilità che approderà oggi pomeriggio in Aula con tutte le novità apportate a Montecitorio, a partire dal nuovo fondo per il cuneo fiscale.
Uno dei fiori all'occhiello del Pd, sponsorizzato in prima persona dal presidente della Commissione, Francesco Boccia, è stato dunque riformulato per non penalizzare eccessivamente i giganti e tutte le imprese che operano su internet. Dalla nuova versione della cosiddetta google tax è dunque scomparso l'obbligo di aprire partita Iva per tutti i soggetti che effettuano il servizio di commercio elettronico diretto o indiretto. Rimane invece in piedi la necessità di dotarsi della partita Iva per la pubblicità online e per il diritto d'autore.
Approvato il sostegno all'emittenza radiotelevisiva, ritirata la modifica della Tobin tax, riformulata la tassa sul web.
Il Movimento 5 Stelle e Forza Italia hanno abbandonato la commissione bilancio della Camera. I due gruppi hanno contestato i contenuti e le modalità di approvazione di un emendamento che, affermano i 5S, "salva Sorgenia e De Benedetti dal pagamento di oneri di urbanizzazione disposti da due sentenze del Tar".
WEB TAX - La commissione Bilancio della Camera riscrive e alleggerisce la web tax dopo la bocciatura arrivata da Matteo Renzi e chiude in nottata l'esame della legge di stabilità che approderà oggi pomeriggio in Aula con tutte le novità apportate a Montecitorio, a partire dal nuovo fondo per il cuneo fiscale.
Uno dei fiori all'occhiello del Pd, sponsorizzato in prima persona dal presidente della Commissione, Francesco Boccia, è stato dunque riformulato per non penalizzare eccessivamente i giganti e tutte le imprese che operano su internet. Dalla nuova versione della cosiddetta google tax è dunque scomparso l'obbligo di aprire partita Iva per tutti i soggetti che effettuano il servizio di commercio elettronico diretto o indiretto. Rimane invece in piedi la necessità di dotarsi della partita Iva per la pubblicità online e per il diritto d'autore.